L’operatività della fabbrica del futuro-presente è ormai disegnata: i macchinari, prima entità singole a sé stanti, diventano sistemi; unità intelligenti interconnesse lavorano e prendono decisioni che influenzano la produzione, spingendosi anche oltre la vendita, fino a permeare la vita stessa dei singoli prodotti.
È Industry 4.0 (https://www.tecnelab.it/tecne4-6-industry_sfogliabile/), o Industrie 4.0 nella denominazione originale, dato che l’iniziativa arriva dalla Germania. Secondo una osmosi tipica della ferrea, organizzata e possente struttura tedesca, Università, Centri di ricerca, Associazioni di industria hanno raggruppato sotto questa etichetta tutta una serie di innovazioni tecnologiche con un denominatore comune.
Componenti, impianti, manifattura, stampa 3D, prototipi, controllo dei processi: tutto avviene nel dominio digitale e l’“intelligenza” è distribuita in ogni passo.
Negli Stati Uniti questo processo è più conosciuto come Smart Manufacturing. Come è noto, lì lo Stato ha una presenza molto leggera, le Università intervengono, ma sono private, l’industria ricopre quindi il ruolo maggiore.
Ma la sostanza non cambia. Il controllo del processo produttivo supera il punto di vista della semplice automazione e diventa granulare: la visibilità aumenta fase per fase, ciclo per ciclo, attività per attività. Le tecnologie IoT vengono utilizzate per massimizzare la produttività degli impianti.
(Giancarlo Giannangeli)