Connettere persone e strumenti, esperienze e visioni: è questo il tema della 14° edizione di A&T, Automation & Testing , in programma all’Oval Lingotto dal 12 al 14 febbraio. Un tema pienamente in linea con la mission dichiarata di Universal Robots: riportare l’uomo al centro del processo produttivo e riconnetterlo al cuore pulsante della fabbrica per il tramite di uno strumento flessibile, intelligente e semplice da usare.
Su queste premesse, UR ha costruito un’intera piattaforma di robotica collaborativa che include non solo i quattro modelli di cobot disponibili, ma anche un ricco ecosistema di accessori, soluzioni, software, che rendono possibile l’applicazione dei robot stessi in quasi ogni tipo di ambiente produttivo.
Alcune di queste applicazioni collaborative vengono efficacemente illustrate dalle demo in mostra allo stand ufficiale D38-E37 dell’azienda. UR10e, il modello più grande della gamma robot UR, è applicato nella pallettizzazione con l’ausilio di un sistema modulare e flessibile che velocizza lo sviluppo di schemi per la gestione delle pedane. UR3e viene invece proposto in accoppiata a un singolarizzatore automatico che consente la gestione di pezzi sparsi alla rinfusa, semplificando l’alimentazione di una macchina.
Il modello UR16e, equipaggiato con un sistema di visione 3D che permette di automatizzare la manipolazione di oggetti in ordine sparso con forma e dimensione diverse, esegue invece un bin picking, mentre un secondo modello UR10e, equipaggiato con sistema di visione, svolge una pallettizzazione e depallettizzazione.
Si tratta di un’offerta in grado di illustrare con efficacia alcune delle più comuni applicazioni di fabbrica declinate in versione collaborativa: un’automazione leggera e flessibile alla portata di ogni azienda manifatturiera, ma in grado di imprimere aumenti di produttività a tutti i cicli produttivi.
“Ciò che vogliamo comunicare alle imprese”, spiega Alessio Cocchi, Country Manager Italia di UR, “è la versatilità della nostra soluzione, che è davvero in grado di rispondere a quasi ogni tipo di esigenza produttiva”.
“Nel giro di pochi mesi abbiamo introdotto infatti sia un nuovo modello di cobot (UR16e), con capacità di carico maggiore, sia un nuovo servizio di leasing e locazione dei cobot che semplifica per le imprese l’accesso all’automazione riducendo l’anticipo di capitali e tanto altro ancora sia in termini di servizi offerti che di soluzioni EOAT presenti nel nostro ecosistema UR+. Invitiamo dunque le imprese a venire a testare con mano le capacità dei cobot e la semplicità con cui è possibile inserirli in produzione”, conclude Cocchi.