Walter FP4 per lavorazione di finitura (Finishing), MP4 per lavorazione intermedia (Medium) e RP4 per lavorazione di sgrossatura (Roughing) con inserti positivi. Foto Walter AG.
Walter AG (www.walter-tools-com) ha introdotto nuovi inserti a fissaggio meccanico a geometria positiva ISO P, espandendo il proprio programma Tiger·tec Silver® con tre efficienti rappresentanti di questa geometria, spesso sottovalutata, che si esprime al meglio nelle applicazioni con pressioni di taglio ridotte e nei piccoli diametri.
FP4, MP4 e RP4: questi i nomi delle tre nuove geometrie ISO P con forma base positiva che Walter, lo specialista in utensili di precisione di Tübingen, ha introdotto dal mese di marzo 2014 nel proprio programma. Gli inserti a fissaggio meccanico per la lavorazione dell’acciaio sono disponibili nei collaudati materiali da taglio Tiger·tec Silver® WPP10S, WPP20S e WPP30S.
FP4 (F sta per “Finishing”), ottimizzato per la lavorazione di finitura dell’acciaio, offre qualità di finitura superficiale e controllo del truciolo ai massimi livelli, per una lavorazione di assoluta precisione. MP4 (M sta per “Medium”), per la lavorazione intermedia dell’acciaio, è il più versatile dei tre nuovi inserti ed è ideale per la lavorazione di materiali a truciolo lungo, quali ad esempio acciaio da costruzione St37 o altri acciai a basso contenuto di carbonio. La geometria è disponibile con due angoli di spoglia inferiore (7° e 11°), nonché in una versione con sinterizzazione di precisione e una con rettifica di precisione. L’angolo di spoglia inferiore da 11° consente la lavorazione di piccoli diametri. Rispetto alla sinterizzazione, la rettifica di precisione offre una precisione di sostituzione doppia, pari ad appena ± 25 µm. RP4 (R sta per “Roughing”) ha un tagliente più stabile, concepito per la lavorazione di sgrossatura di componenti fucinati in acciaio o di croste di fusione. Questo inserto rappresenta la soluzione migliore laddove occorra il massimo volume di asportazione. Soprattutto le geometrie FP4 e MP4 sono state ottimizzate per creare trucioli corti, anche in caso di materiali a truciolo lungo come gli acciai da costruzione.
Gerd Kussmaul, Senior Product Manager Turning di Walter AG a Tübingen.
Per comprendere meglio dove si celano le sottovalutate potenzialità di questi “campioni” ecco quattro risposte di Gerd Kussmaul, Senior Product Manager Turning di Walter AG a Tübingen.
1. soluzione ai problemi: un inserto positivo ha da due a quattro taglienti, mentre uno negativo ne presenta il doppio. A prima vista, si potrebbe pensare ad una minore economicità; invece, la forma base positiva offre molti vantaggi: ad esempio, minori pressioni di taglio e un taglio più dolce, per la lavorazione di piccoli diametri o di componenti molto lunghi e delicati. Tutto considerato, quindi, è una scelta che conviene: sulle macchine multimandrino, ad esempio, le minori pressioni di taglio consentono avanzamenti superiori, oltre ad un eccellente controllo del truciolo. In molti casi, gli inserti positivi sono perfino la soluzione al problema, ad esempio per piccoli diametri interni: in tale ambito, sono utilizzabili già a partire da 8,5 mm.
2. incrementi di prestazioni: l’abbinamento fra Tiger·tec Silver® e le nuove geometrie consente incrementi di prestazioni fino al 75%. Presso un cliente del settore automobilistico statunitense, in una prova sul campo con un inserto MP4 nel materiale da taglio WPP10S Tiger·tec Silver®, abbiamo potuto lavorare simultaneamente 60 componenti, rispetto ai 35 di un prodotto concorrente. Inoltre, nella tornitura dell’accoppiamento interno, si è resa necessaria una sola correzione dimensionale anziché cinque.
3. ricchezza di informazioni: le informazioni che prima si trovavano solo sulle confezioni degli inserti a fissaggio meccanico, ora sono applicate su ogni singolo inserto positivo, come già avveniva per le geometrie negative. Materiale da taglio, raggio e geometria sono riportati al laser lateralmente sull’inserto, riducendo al minimo il rischio di confusione per l’operatore di macchina e, quindi, anche i pezzi di scarto.
4. elevate prestazioni di taglio: i convenzionali cristalli in ossido di alluminio, data la struttura grossolana, si distaccano facilmente dal composto. Nel rivestimento Tiger·tec Silver®, i cristalli presentano invece un orientamento preciso, che ne rende più difficile l’asportazione. L’operazione decisiva, in fase di rivestimento CVD, è influire in modo mirato sull’accrescimento dei cristalli, in modo che aumentino parallelamente al piano di tranciatura. Successivamente, un post-trattamento meccanico converte in sollecitazione da compressione le sollecitazioni da trazione, causate dai diversi coefficienti di dilatazione in fase di raffreddamento. Gli inserti durano quindi più a lungo, soprattutto nelle lavorazioni con tagli interrotti.
I dati su materiale da taglio, raggio e geometria, riportati al laser, riducono il rischio di confusione fra i vari inserti. Foto Walter AG.