È dalle parole del CEO Alessio Lorusso che viene annunciato un nuovo momento storico e importante per Roboze, che ci avvicina sempre più all’obiettivo di riportare il valore della produzione al punto di utilizzo e di aumentare la consapevolezza nel mondo di un nuovo modo sostenibile di produrre le cose.
Questo ulteriore funddraising accelererà la crescita di Roboze sul mercato americano e potenzierà tutti gli investimenti in ricerca e sviluppo, specie sulla creazione di nuovi super materiali e nel centro R&D italiano della stessa Roboze, dove si sta realizzando un nuovo laboratorio chimico.
“Siamo onorati di avere un parterre di investitori di questa caratura che crede fortemente nella visione di questa azienda e nel cambio di paradigma produttivo che la nostra tecnologia sta offrendo alle imprese manifatturiere del mondo, sostituendo metalli e producendo parti senza spreco di materie prime”, dicono in Roboze.
L’azienda è tra l’altro lieta di condividere la notizia dell’avvenuto investimento nella società da parte di un pool di investitori internazionali di enorme prestigio.
Il parterre di investitori vede grandi nomi dell’imprenditoria, fondi VC e family office che si aggiungono all’incredibile pool già esistente costituito da: Alfredo Altavilla, Presidente di Ita Airways; Boris Collardi, ex CEO di Julius Baer; Diego Piacentini, Former Senior VP di Amazon; Federico Faggin, inventore del microprocessore; Equiter S.p.A., fondo d’investimento partecipato da Intesa San Paolo e Compagnia di San Paolo.
Tra i nuovi investitori figurano invece: Nova Capital, holding di partecipazioni finanziarie che fa capo a Paolo Merloni, Executive Chairman di Ariston; Lagfin, Campari Group Holding; Andrea Guerra, ex CEO di Luxottica, attualmente CEO of LVMH Hospitality Excellence; Luigi De Vecchi, Chairman of Continental Europe for Corporate and Investment Banking in Citibank; Roberto Ferraresi, CEO di The Equity Club; Luca Giacometti, CEO di Galileo SPAC; Denis Faccioli, CEO di Tecres S.p.A.; altri investitori.
“Miriamo a ridisegnare la supply chain globale attraverso la nostra tecnologia brevettata di stampa 3D ultra-precisa per super materiali: vogliamo creare un nuovo modello produttivo sostenibile e circolare, che riporta la produzione vicina al punto di utilizzo, riducendo i trasporti e le relative emissioni di CO2, consegnando parti just in time e on-demand ed evitando inutili sprechi”, sostengono in Roboze.