Sostenere la ricerca in ambito energetico, condividere soluzioni innovative, attrarre finanziamenti europei, nazionali e privati, affrontare il tema dell’energia sotto i suoi molteplici aspetti, compresi quelli della sostenibilità e della riduzione del consumo, stimolare l’innovazione: sono questi gli ambiziosi obiettivi dell’Energy Center Initiative del Politecnico di Torino (www.polito.it), che ha lo scopo di avviare azioni e progetti che forniranno supporto e consiglio strategico ad autorità locali, enti nazionali e transnazionali sulle politiche e le tecnologie energetiche.
L’Iniziativa ha una duplice valenza: da una parte, l’Energy Center House (EC-HOUSE), che ospiterà aziende, startup e pubbliche amministrazioni attive in campo energetico; dall’altra, l’Energy Center Lab (EC-LAB), il Centro Interdipartimentale del Politecnico dedicato allo sviluppo di modelli e scenari per la transizione energetica e la progettazione di tecnologie e sistemi energetici sempre più interconnessi.
L’Energy Center Initiative è ospitata nel nuovo edificio di 5.000 m2 di proprietà del Comune di Torino, concesso con diritto di superficie per 89 anni al Politecnico e realizzato grazie al contributo da 15 milioni di euro di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, che ha stanziato 4 milioni di euro e Fondazione Crt, che ha stanziato 1 milione di euro.
Il confronto sul futuro dell’energia ha indubbie valenze strategiche e si articola su diverse scale decisionali – europea, nazionale, locale – oltre a coinvolgere diversi ambiti di conoscenza, competenze e settori della società. Indicativa in questo senso la composizione dell’Advisory Board dell’Energy Center, al quale partecipano esponenti dei principali player del settore energia e delle istituzioni: Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Città di Torino , Compagnia di San Paolo, JRC, Politecnico di Torino, Regione Piemonte, EDF, Edison, ENEA, Enel, Eni, FCA e IREN, oltre ad esperti internazionali che afferiscono ad aziende e centri di ricerca quali ECLAC–United Nations, IPCC e CMCC, MITEI, State Grid Corporation of China e Terna.
La scelta tra modelli alternativi di produzione di energia comporta la scelta tra modelli alternativi di qualità della vita, condiziona lo sviluppo produttivo e la capacità di crescita di un sistema sociale. È un tema attorno al quale creare una strategia comune tra istituzioni, università e impresa, premendo con più forza l’acceleratore dello sviluppo e dell’innovazione, sia in ambito tecnologico sia nella società che è al centro di questo disegno collaborativo.
L’Energy Center coniuga quindi la capacità di fare rete, sia a livello nazionale sia europeo, con la capacità di promuovere la creazione di nuove attività imprenditoriali nel settore energia, con la crescita delle conoscenze nel settore e la conseguente produzione di innovazione grazie alla sinergia e allo scambio di informazioni tra i diversi attori che svolgeranno la loro attività all’interno della struttura. Sono già insediate nell’Energy Center House sei aziende e istituzioni: EDISON, Energy Security Lab (un laboratorio congiunto tra Politecnico e Presidenza del Consiglio dei Ministri), Eni con un Laboratorio insieme al Politecnico, Eurix s.r.l., FEV ITAIA s.r.l. e I3P – Incubatore di imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Pubbliche Amministrazioni, Enti di Ricerca e Imprese possono così trovare un ambiente per operare su tematiche anche diverse ma spinte a un’interazione collaborativa dall’azione del centro stesso e dal comune interesse di innovazione sociale, tecnologica e gestionale nei temi energetici.
In questa visione, la costituzione dell’Energy Center a Torino tende quindi a favorire e concepire lo sviluppo locale secondo un modello “a tre eliche”, i cui poli siano innovazione, formazione e industria, con una connessione stretta e diretta con le politiche energetiche (europea, nazionale e regionale) e i loro attori (Commissione Europea, Ministeri, Regione Piemonte).