Esiste un’ampia gamma di potenziali applicazioni per le nuove frese EPN-F, in quanto i materiali CFRP sono sempre più utilizzati nel settore aerospaziale ed aereonautico.
Nelle industrie aerospaziali è in deciso aumento l’utilizzo di materiali di difficile lavorazione come i materiali compositi, tra cui i CFRP, materiali polimerici rinforzati con fibre di carbonio. Questi materiali sono altamente abrasivi, a causa delle differenti proprietà fisiche dei differenti strati con cui sono composti, per renderli più duri, robusti e tenaci. Le severe condizioni di lavorazione generate riducono spesso in modo drastico la durata dei taglienti.
Lavorando i materiali compositi come i CFRP non si può parlare di taglio del materiale. La rimozione del materiale può essere meglio descritta con il termine “frantumazione”. L’impatto con il tagliente infatti non taglia le fibre di carbonio, ma le spezza: questo processo genera un’elevata abrasione del tagliente, sottoponendolo quindi a una rapida usura.
Nei materiali compositi, anche il materiale da taglio ha un impatto decisivo sui risultati complessivi. Infatti, l’utensile deve essere in grado di resistere alle abrasioni mantenendo l’affilatura dei taglienti, altrimenti l’usura potrebbe essere talmente rapida da modificare anche la geometria di taglio.
Per ottenere eccellenti prestazioni nelle lavorazioni dei CFRP, ISCAR (www.iscaritalia.it) ha sviluppato le frese integrali EPN-F, realizzate nel grado non rivestito IC02. Su richiesta sono disponibili anche frese con rivestimento diamantato (IC2018).
Le attrezzature per la lavorazione dei pezzi realizzati in composito sono un altro fattore critico per assicurarsi eccellenti risultati. Un taglio pulito senza vibrazioni, delaminazioni o separazione degli strati, necessita, infatti, di un serraggio rigido e stabile del pezzo in lavorazione. Le frese a candela EPN-F sono disponibili a passo stretto, con 10 e 12 eliche, nella gamma diametri da 3 a 12 mm.