La prima necessità fondamentale per occuparsi di qualsiasi applicazione è che i robot siano in grado di vedere: solo così possono identificare e localizzare gli oggetti. Per questa attività vengono impiegati i sistemi ottici e a camera di SICK.
Robot e cobot sono sempre più chiamati a sostituire l’uomo in totale autonomia. Prima di arrivare a ciò, però, è necessario che vengano opportunamente programmati ed equipaggiati, al fine di lavorare con il personale umano senza provocare danni.
di Susanna Borghetti
In contesti di produzione e movimentazione, robot e cobot sono sempre più utilizzati per sostituire l’uomo in compiti gravosi e ripetitivi, agendo in totale autonomia. Prima di arrivare a essere operativi e indipendenti, però, è necessario che vengano opportunamente non solo programmati, ma anche equipaggiati con sensori performanti, efficienti e sicuri. Perché se è vero che i robot lavorano da soli, è anche vero che devono condividere tempi e spazi di lavoro con il personale umano, senza provocare danni.
ROBOT VISION
La prima necessità fondamentale per occuparsi di qualsiasi applicazione è che i robot siano in grado di vedere. Solo così, infatti, possono identificare e localizzare gli oggetti. Per questa attività vengono impiegati i sistemi ottici e a camera di SICK, che possono essere utilizzati con successo anche per altri scopi.
Le soluzioni a catalogo includono sia sensori per la visione 2D (come, ad esempio, la famiglia di camere programmabili Inspector), sia sensori per l’ispezione in 3D. Scanning Ruler, TriSpector1000 e Visionary-T sono tre esempi di soluzioni per la visione tridimensionale: essi sfruttano la triangolazione laser e la tecnologia snapshot, allo scopo di identificare gli oggetti ed effettuare controlli qualità e misurazione precise ed affidabili.
SAFE ROBOTICS
La sicurezza del personale è la prima preoccupazione di ogni datore di lavoro ed è anche la condizione indispensabile per una collaborazione uomo-robot. Attraverso opportuni dispositivi di sicurezza, è possibile creare degli ambienti che proteggono il personale da eventuali rischi derivanti dalla movimentazione delle macchine. La famiglia deTec di barriere di sicurezza è caratterizzata dall’assenza di zone cieche e da un’elevata altezza del campo protetto, diventando la soluzione ideale nelle aree di pallettizzazione e fine linea. Per la protezione di aree, accessi e punti pericolosi, invece, si può adottare un laser scanner della serie microScan3, che sfrutta un particolare principio di misurazione brevettato da SICK basato sul tempo di propagazione della luce.
L’offerta SICK si espande anche oltre, offrendo un pacchetto di consulenza per la messa in sicurezza e la manutenzione degli impianti, nonché per la formazione del personale.
TriSpector1000 è un esempio di soluzione per la visione tridimensionale: esso sfrutta la triangolazione laser e la tecnologia snapshot, allo scopo di identificare gli oggetti ed effettuare controlli qualità e misurazione precise ed affidabili.
END-OF-ARM TOOLING
Affidarsi a un robot significa avere la garanzia di un lavoro eseguito con estrema precisione. Pinze e bracci devono essere sufficientemente sensibili per poter monitorare la pressione delle pinze nei movimenti di presa di un oggetto, ma devono anche controllare la distanza dall’utensile e verificare che questo venga depositato nella posizione corretta. Per fare tutto ciò occorrono sensori che monitorino tutti i valori di aria compressa e vuoto, come il PAC50 che possiede un range di misura da -1 a 10 bar, fotocellule per rilevare la presenza del materiale e sensori insensibili al colore e alla luminosità dei materiali, quale ad esempio il sensore displacement OD Mini.
I sistemi motorfeedback di SICK integrati negli azionamenti, come gli encoder lineari TTK70, forniscono anche dati relativi a velocità e posizione, oltre che quelli sullo stato dell’azionamento del robot, in modo da garantirne la ripetitività dei movimenti.
POSITION FEEDBACK
La ripetitività dei movimenti dei robot deve essere garantita anche nei lunghi periodi. I sistemi motorfeedback di SICK, integrati negli azionamenti, vengono incontro proprio a questa esigenza, fornendo anche i dati relativi a velocità e posizione, oltre che quelli sullo stato dell’azionamento. Un esempio è dato dagli encoder lineari TTK70 che lavorano in HIPERFACE®, basato sullo standard RS485. Grazie alla testa di lettura compatta, responsabile del rilevamento dei valori di posizione, e alla bandella magnetica da applicare sul lato dei motori lineari, la misurazione di posizione e velocità avviene senza contatto.
L’assenza di parti mobili ne garantisce affidabilità e robustezza anche nel lungo periodo. Risoluzione inferiore a 1 µm, lunghezze di misura fino a 4 m, velocità di passaggio fino a 10 m/s, e affidabilità nel rilevamento anche con nastro magnetico sporco o in presenza di condensa rendono il TTK70 adatto a rilevare la posizione assoluta e la velocità anche in applicazioni pick & place e, in generale, in tutti i casi in cui sono richieste risoluzione e precisioni elevate. ©TECNeLaB
Risoluzione inferiore a 1 µm, lunghezze di misura fino a 4 m, velocità di passaggio fino a 10 m/s, e affidabilità nel rilevamento anche con nastro magnetico sporco o in presenza di condensa rendono il TTK70 adatto a rilevare la posizione assoluta e la velocità anche in applicazioni pick & place.