RP2 è la risposta di Robox alle esigenze di Industry 4.0. A fianco alle sue prestazioni di PAC, Programmable Automation Controller, RP2 è caratterizzato da un’elevatissima connettività.
Robox progetta e produce apparecchiature elettroniche per il controllo del movimento dal 1975, anno della sua fondazione. Dapprima orientati al controllo dei robot, i prodotti dell’azienda sono stati via via sempre più utilizzati nel Motion Control.
di Alfonso Pinna
“L’innovazione e la cura maniacale per l’affidabilità, da sempre guida dei progettisti, ha fatto sì che Robox (www.robox.it), pur nelle sue piccole dimensioni aziendali, abbia via via potuto proporre sul mercato apparecchiature competitive, da ogni punto di vista, con quelle dei colossi del settore, citiamo ad esempio Siemens, Beckhoff…”, ci dicono in azienda.
La chiave del successo Robox è la totale padronanza dei suoi mezzi: progetta il suo hardware, sviluppa i suoi sistemi operativi hard real-time, sviluppa i suoi molteplici linguaggi di programmazione, sviluppa le utilità software a corredo.
“Dal punto di vista hardware, i prodotti fondamentali sono oggi RP1 e RP2, anche se il µRMC2 e µRMC3, grazie alla vastità delle loro applicazioni, sono duri a cedere il passo ai prodotti più attuali. Ci limiteremo a illustrare brevemente RP2, ultimo nato e attuale top della nostra produzione”.
ORIENTATI A INDUSTRY 4.0
RP2 è la risposta di Robox alle esigenze di Industry 4.0. A fianco alle sue prestazioni di PAC, Programmable Automation Controller, RP2 è caratterizzato da un’elevatissima connettività. Ecco alcune caratteristiche tecniche. Due porte EtherNet dedicate ai bus di campo Master, nel caso di Robox EtherCAT. Robox dal 2007 usa con piena soddisfazione il bus di campo EtherCAT per la connessione agli azionamenti e non solo. L’azienda ha anche sviluppato per conto di Siemens AG “Sinamics S120 Robox EtherCAT Interface Option Card for CU320-2”, che permette di interfacciare a master EtherCAT la famiglia degli azionamenti Siemens Sinamics S120. Due porte EtherNet dedicate ai bus di campo Slave (Profinet, Ethernet/IP, EtherCAT, PowerLink); due porte EtherNet più una connessione Wi-Fi facenti capo ad uno switch interno; una porta WAN con router interno per il collegamento a reti di fabbrica; a corredo sono disponibili i servizi di DHCP, DNS e roaming.
Grazie alla connessione Wi-Fi, RP2 si può presentare come un sito web a qualunque smartphone o tablet, rendendo in molti casi superflua la presenza di un’interfaccia operatore.
La sede di Robox S.p.A. a Castelletto sul Ticino (NO).
UNO SGUARDO AL FUTURO
RP2 può interfacciare direttamente in Axioline tutte le periferiche Phoenix Contact, incluso quelle relative alla sicurezza. Le sue eccezionali prestazioni come PAC, unite alle capacità di networking descritte sono possibili grazie ad una architettura hardware comprendente un SOC Cyclon 5 di Altera dotato di processore ARM Cortex A9 dual core a 800 MHz e FPGA, che conferisce all’RP2 le sue capacità di Motion Controller e un processore ausiliario che governa la connettività. Su RP2 sono stati portati tutti gli strumenti software disponibili. È da sempre cura costante di Robox garantire la completa compatibilità verso il passato. Oggi è più che mai evidente che il patrimonio tecnologico è nei software applicativi che via via nel corso degli anni sono stati sviluppati e che per nessuna ragione devono essere persi. Conseguentemente la politica Robox è fornire strumenti sempre più potenti dal punto di vista dell’hardware e con nuove prestazioni software, ma tuttavia sempre in grado di far ‘girare’ i software sviluppati nel passato.
Tra gli strumenti software citiamo, accanto a RTE Real Time Operating System, caratterizzato da alto sfruttamento delle risorse hardware e minimizzazione dei “jitter”, i linguaggi di programmazione: R3 “linguaggio strutturato” per scopi generali; Ladder, classico linguaggio grafico da PLC; Object Block in C/C++; RPE, Libreria Robotica; RPL, linguaggio interpretato per la programmazione dei robot; G-code, classico da controllo numerico, utilizzato in particolare per l’interfacciamento in sistemi CAD/CAM.
FOCUS: GLI AZIONAMENTI
Per quanto riguarda gli azionamenti, Robox, pur avendo sviluppato già alla fine degli anni ’80 un controllo full digital per motori brushless (processore Intel 386), da tempo non opera in questo settore con l’unica eccezione di IMD20, azionamento da 2 kW, che si caratterizza per la possibilità di essere installato direttamente sul motore, e controllato con temperature di funzionamento fino a 100 °C.
IMD20 colloquia con il centro mediante un unico cavo ibrido che convoglia sia la tensione di alimentazione (600 VDC) sia il bus di campo (EtherCAT). È inoltre caratterizzato da una realizzazione IP67. Sono in fase avanzata di progettazione gli IMD200 e 500, caratterizzati da una progettazione orientata alle “safety” e con potenza rispettivamente di 2 kW e 5 kW. ©ÈUREKA!
IMD20, azionamento da 2 kW, si caratterizza per la possibilità di essere installato direttamente sul motore, e controllato con temperature di funzionamento fino a 100 °C.