Sinta è presente sul mercato da oltre 30 anni con una gamma di soluzioni tale da permettere di risolvere efficacemente le molteplici esigenze d’automazione nei diversi settori industriali.
Distributore unico in Italia per conto di Epson, Techman e IAI, alla 31.BI-MU Sinta ha presentato alcuni interessanti prodotti. Andrea Casari, Direttore Generale dell’azienda ci descrive i punti di forza di un’offerta diversificata e mirata.
di Simona Recanatini
Specializzata nella distribuzione di soluzioni per l’automazione industriale, in particolare assi lineari, robot cartesiani, robot da tavolo, robot SCARA e robot antropomorfi, la milanese Sinta (www.sinta.it) è presente sul mercato da oltre 30 anni con una gamma di prodotti tale da permettere di risolvere efficacemente le molteplici problematiche dei processi di produzione manifatturiera. La sua offerta è rivolta a tutti i settori industriali (automotive, elettronica, meccanica, packaging, alimentare, cosmetica, medicale…), per l’esecuzione di funzioni elementari o per la realizzazione di apparecchiature specifiche, sia in nuove applicazioni che in ristrutturazioni di processi di lavorazioni già esistenti, nella messa a punto di macchine o di linee complete di produzione: pick & place, erogazione di guarnizioni liquide e collanti, avvitatura, macchine di collaudo, di misura, di saldatura, taglio, fresatura e così via. Qualità, semplicità di impiego e d’installazione, flessibilità e modularità sono i principi a cui si uniforma la gamma delle proposte di Sinta.
Nel corso della 31.BI-MU, l’azienda milanese ha presentato alcune interessanti novità nell’ambito dei robot.
L’INDUSTRIA 4.0 È UNA REALTÀ
Proprio in occasione della 31.BI-MU, Sinta ha messo in mostra alcune interessanti novità nell’ambito della robotica. “Siamo distributori unici in Italia di Epson, Techman Robot e IAI. Durante la biennale milanese della macchina utensile abbiamo presentato Epson VT6, robot antropomorfo a 6 assi, con sbraccio di 600 mm e carico utile fino a 6 kg, la cui prerogativa è quella di avere l’unità di controllo inglobata nel manipolatore. Questa combinazione rende la macchina più economica e semplifica l’integrazione sulla cella di montaggio che il cliente deve progettare: l’unità di controllo non deve essere montata all’interno di un quadro, non necessita delle parti di cablaggio e di conseguenza i tempi di installazione sono più rapidi. È ideale per l’assemblaggio, nostro settore di sbocco preferenziale: siamo particolarmente attivi nei processi di montaggio medio-leggeri, ovvero dove si devono manipolare pezzi da 1 a 20 kg (componentistica Automotive, medicale, elettromeccanico, meccanica…)”, spiega Andrea Casari, Direttore Generale di Sinta. Questa linea con il controller integrato amplia la proposta dell’azienda e la diversifica in modo interessante: a parità di progetto, la società può proporre tre tipi di robot e questo vale sia per i robot SCARA che per i 6 assi. In questo modo è possibile ottimizzare i costi e dare risposte precise al cliente: tempo ciclo, raggiungibilità punti, efficienza di installazione, e così via. Le medesime considerazioni fatte per il VT6 Epson antropomorfo valgono per la linea SCARA: si tratta di macchine compatte con unità di controllo integrata nel basamento, diminuzione dei prezzi con prestazioni un po’ inferiori rispetto alla gamma top.
FILOSOFIA GIAPPONESE
La giapponese IAI, di recente, ha lanciato la linea Elecylinder incorporando la parte logica, di controllo e di gestione della potenza del motore, all’interno dell’asse elettrico del manipolatore. Anche qui si assiste a una riduzione dei tempi di installazione, a una riduzione dei costi (non si deve collegare un’unità di controllo remota) ed è stata semplificata la parte logica programmabile. “Industrialmente ci sono tante applicazioni di manipolazione semplice per cui questa serie è perfetta”, spiega Casari. “C’è una vasta serie di possibilità alle quali il progettista può attingere e trovare il suo prodotto ‘su misura’. La gamma dei prodotti è davvero ampia. Stiamo andando in una direzione precisa: offrire un catalogo di soluzioni standard, che i progettisti e i tecnici di fabbrica possono scegliere e installare in tempi ridotti. Tutto questo significa efficienza e processo mirato”, prosegue il Direttore Generale di Sinta. “In passato i costruttori realizzavano solo prodotti ‘top di gamma’; si distinguevano per le prestazioni massime a livello di velocità e precisione. Poi si è giunti ad un tale livello di performance per cui molte applicazioni rischiavano di diventare costose e non consone all’uso specifico, quando invece per alcune lavorazioni non occorrevano tanto la rapidità o l’esattezza estreme, quanto invece la flessibilità. Ecco perché sia Epson che IAI sono andati proprio in questa direzione, soddisfacendo al meglio le richieste più disparate d’automazione; la logica che sottende tale principio è quella per cui una volta raggiunto il grado tecnologicamente più alto, è diventato fondamentale anche proporre soluzioni più economiche, con caratteristiche mirate e che comunque rispondano a una fetta importante di mercato. È una filosofia decisamente giapponese perché in Europa prevale la tendenza alla ridondanza e alla standardizzazione”, spiega Andrea Casari.
VT6 di Epson è un robot antropomorfo a 6 assi, la cui prerogativa è quella di avere l’unità di controllo inglobata nel manipolatore.
IL FRONTE COLLABORATIVO
Oltra ai marchi IAI ed Epson nell’ambito dei sistemi lineari e della robotica SCARA e a 6 assi, Sinta ha mostrato in BI-MU i robot collaborativi di Techman, distribuiti da un anno.
Disponibili in 3 modelli, da 700 mm fino a 1.300 mm di raggio d’azione e portate dai 4 ai 14 kg, i cobot dell’azienda taiwanese sono smart, semplici e sicuri. Grazie al potente sistema di visione integrato e al software TM flowTM, realizzano le più diverse applicazioni d’automazione, imparando facilmente le posizioni di lavoro con il semplice accompagnamento manuale da parte dell’operatore, a cui non sono richieste particolari competenze. L’interfaccia utente, a diagramma di flusso, rende l’utilizzo del robot intuitiva e facile quanto uno smartphone.
“Tutto ciò è possibile grazie ad un software semplificato che consente al robot, muovendolo manualmente in totale sicurezza, di apprendere le posizioni, e grazie ad una serie di altri accorgimenti atti ad ottimizzare l’applicazione, riducendo i costi complessivi del processo di lavorazione. Particolarmente interessante a questo fine anche il sistema di visione integrato nel robot stesso a livello hardware e software”, spiega il manager di Sinta. “Tali peculiarità assicurano maggiore flessibilità e semplicità di utilizzo del robot, per applicazioni sia di guida robot, sia di riconoscimento di pattern di fiducia all’interno delle attrezzature delle macchine utensili e quindi di riposizionamento di tutti i punti di lavoro in modo dinamico”, aggiunge Casari.
Il sistema di visione che Techman propone è gestito dal software TM flowTM, in cui sono integrati diversi algoritmi di riconoscimento della posizione e dell’orientamento degli oggetti, identificazione di codici a barre, differenziazione per colore e modalità di filtraggio delle immagini. In soli 5 minuti è possibile realizzare semplici applicazioni che consentono, in sicurezza, la messa a punto del processo in collaborazione con l’operatore. I cobot TM rispettano i requisiti di sicurezza ISO 10218 nel design, nell’hardware, nel software e nell’operatività.
Con questi cobot Sinta non ha certo la pretesa di gestire tutti i casi che i clienti le sottopongono, “ma si possono tuttavia risolvere tante problematiche industriali con un’immediatezza di sviluppo che è la vera forza della macchina, proprio perché non è necessario calibrare il sistema di visione per farlo dialogare con il robot”, conclude Casari. In sostanza, anche la (piccola) parte di programmazione che deve essere svolta risulta realmente semplificata e snellita. A tutto vantaggio dell’efficienza del processo… ©TECN’È
La giapponese IAI ha lanciato la linea Elecylinder incorporando la parte logica, di controllo e di gestione della potenza del motore all’interno dell’asse elettrico del manipolatore.