Tebis ha presentato la nuova V3.5 R8 del proprio software che supporta tutte le frese con prestazioni elevate: dalla sgrossatura all’asportazione di materiale residuo. Foto Tebis AG
Tebis è una software house attiva sul mercato mondiale del CAD/CAM da oltre trent’anni. Le sue soluzioni si propongono di incrementare l’efficienza produttiva di ogni azienda manifatturiera. L’ultima versione del software V3.5 R8 promette qualità e convenienza ancora maggiori, come precisa Mario Pittatore, amministratore delegato di Tebis Italia.
di Giancarlo Giannangeli
Nuove funzionalità importanti sono state inglobate nell’ultima versione del software Tebis denominata V3.5 R8. La generazione automatica di percorsi di misura direttamente sulla macchina utensile è una di queste. Un’altra consente di aumentare sensibilmente i volumi di produzione e di velocizzare i processi di taglio grazie all’uso di frese ad alte prestazioni. E ancora, la funzione di correzione del raggio utensile su forme tridimensionali è in grado di compensare l’usura dell’utensile stesso, permettendo di ottenere costantemente una elevata qualità superficiale. Il risultato è una superficie accurata e di eccellente qualità, come precisa Mario Pittatore, amministratore delegato di Tebis Italia: “Si tratta di una funzionalità abbastanza unica sul mercato. Di solito i software CAM lavorano sul principio delle superfici approssimate; quindi, non avendo la nozione della superficie matematica dal momento che lavorano su triangoli, non hanno la nozione del vettore normale alla superficie. I triangoli rappresentano un’approssimazione, e quindi su quel concetto non è possibile la correzione precisa di un vettore normale. Il nostro CAM, al contrario, nel momento in cui viene calcolato il percorso utensile, elabora informazioni anche sui vettori normali per ogni punto campionato. Ne consegue che la precisione di lavorazione è molto più elevata”.
Grazie alla funzione di correzione del raggio 3D, l’operatore può determinare facilmente i valori per la correzione dell’usura dell’utensile, inserendoli nel controllore della macchina. Foto Tebis AG.
FRESE AD ALTE PRESTAZIONI
Grazie ad un’implementazione delle relative librerie utensili, la nuova versione R8 di Tebis supporta ora tutte le frese ad alte prestazioni che non hanno un profilo regolare. In questi utensili la forma dell’inserto non è assimilabile a una forma geometrica convenzionale fatta di archi, cerchi, linee, ma è una curva che il costruttore elabora secondo propri algoritmi speciali; si tratta in sostanza di “spline” che determinano prestazioni particolari. Tali profili vengono descritti accuratamente nella nuova versione del CAM Tebis, consentendo un calcolo preciso dei percorsi di lavorazione, dalla sgrossatura alla prefinitura, dalla rimozione del materiale residuo fino alla fresatura di piani e profili.
Anche in questo caso si tratta di una funzionalità esclusiva: “Tutti i sistemi CAM del mercato gestiscono vari tipi di utensili (sferici, piatti, toroidali), ma ben pochi sono quelli capaci di pilotare inserti ad alte prestazioni di forma variabile. Tebis R8, basandosi sulla documentazione fornita direttamente dal costruttore, permette di scegliere la giusta curva e di identificare il punto di contatto: senza un CAM dotato di questa possibilità, le maggiori prestazioni offerte da tali utensili non vengono affatto sfruttate. Importantissimo, dunque, è il calcolo del materiale residuo, che naturalmente dipende dal tipo di utensile; e se si usa il tipo a forma variabile, il CAM deve considerarlo, altrimenti il calcolo del sovrametallo non sarà accurato e la successiva passata di finitura non opererà con precisione. Tebis si rivela così sempre più utile per costruire stampi complessi e oggetti meccanici difficili mantenendo tolleranze eccezionalmente rigorose”.
Rappresentazione grafica in tebis dei risultati di una misura effettuata con una sonda su un percorso di misura completo. Foto Tebis AG.
RIPRESE SEMPRE PIÙ ACCURATE
Misure a bordo macchina per correzioni applicate in tempo reale: grazie alla nuova funzione QSURF, è possibile generare in modo rapido percorsi di misura che possono essere utilizzati per l’analisi delle variazioni dimensionali, subito dopo la lavorazione. È possibile visualizzare il risultato direttamente sul controllo numerico per adottare le misure correttive necessarie. La misura del componente a fine ciclo di lavoro consente di scoprire se il sovrametallo lasciato è congruo secondo i calcoli precedenti: “Generalmente è legato all'usura dell’utensile, ma un sovrametallo non atteso potrebbe essere dovuto più semplicemente a parametri errati, per esempio un diverso comportamento dell’acciaio rispetto alle previsioni. Tale evenienza può essere scoperta e corretta agevolmente solo misurando il pezzo a fine ciclo senza toglierlo dalla macchina. Il vantaggio consiste nell’evitare un ricalcolo dell’intero percorso di lavorazione; basta applicare l’offset e lanciare la lavorazione di ripresa mantenendo lo staffaggio iniziale”. Il valore comparativo tra il percorso utensile reale e quello teorico è quindi sufficiente per completare il programma CNC senza dover riprocessare i percorsi. Tra le altre novità della versione R8, sono da citare anche l’utilizzo di utensili speciali per le lavorazioni “inverse” nella foratura e fresatura 2.5 D.
Sul fronte della facilità d’uso, la nuova versione R8 mette a disposizione funzioni di ricerca in tutte le librerie con risultato mostrato già durante l’immissione, insieme a nuovi messaggi di sistema (Arresto, Avvertimento, Richiesta, Informazione). In conclusione, la produttività dell’officina viene così esaltata; tutte le fasi sono più efficienti e quindi economicamente convenienti. È possibile massimizzare i volumi di produzione anche in condizioni applicative difficili.
Mario Pittatore, amministratore delegato di Tebis Italia.