La confezione di VIC, Vodafone Industrial Connect, soluzione IoT per l’industria sviluppata in collaborazione con Cisco e Alleantia e integrata con tecnologia SAS per l’analisi dei dati.
Vodafone Industrial Connect, soluzione IoT chiavi in mano, unisce le competenze di varie realtà di primo piano: non soltanto Vodafone, che ci mette le tecnologie per la connessione e la sua rete, ma anche Cisco e Alleantia.
di Riccardo Oldani
È sul mercato da poco più di un anno e sta crescendo molto in termini di utenza e di servizi. Ma, soprattutto, VIC - acronimo di Vodafone Industrial Connect - cambia le carte nel mondo dell’IoT per l’industria, perché segna l’ingresso di una delle principali telco mondiali in un mercato estremamente promettente.
VIC, per chi non lo sapesse, è un servizio per le imprese che unisce le competenze di varie realtà di primo piano, non soltanto Vodafone, che ci mette le tecnologie per la connessione e la sua rete, ma anche Cisco e l’italiana Alleantia, da anni attiva nello sviluppo di soluzioni software per facilitare la connettività delle imprese manifatturiere.
UNO STREAMING DI VALORE
Proprio con il Fondatore e CEO di Alleantia, Stefano Linari, imprenditore ricco di idee e di talenti, abbiamo parlato di questa soluzione, da lui definita “il tassello che mancava per rendere l’Industria 4.0 alla portata di tutti”. VIC è un dispositivo simile a un router che funziona su un principio vicino a quello delle Vodafone Station, entrate nelle case di tanti italiani. “È venduta da Vodafone”, sintetizza Linari, “e tariffata a consumo sulla base del volume di dati trasmessi, con offerte differenti che l’utente può scegliere in base alle sue necessità. Permette di avere un servizio simile a quello di streaming, non per scaricare i film con Netflix, ma per trasferire i dati generati dai macchinari di un’azienda, come torni, fresatrici, centri di lavoro, verso una piattaforma che è in grado di valorizzarli in modo immediato”.
Stefano Linari, Fondatore e CEO di Alleantia. L’azienda italiana contribuisce con una parte software fondamentale alla connettività di VIC.
L’ITALIA PAESE PILOTA
Alleantia è entrata nella compagine di VIC in virtù del lungo impegno nello sviluppo di soluzioni per l’Industry 4.0. Sviluppa software di connettività tra macchine e applicazioni e occupa un ruolo importante nella catena dell’IoT, perché mette in connessione chi produce il dato con chi deve analizzarlo per estrarne valore.
L’azienda fondata da Linari è stata selezionata da Vodafone in seguito a una “vendor selection” condotta a livello globale. “Avevamo già molte competenze in fatto di servizi IoT”, dice Linari, “e collaborazioni importanti con grandi Gruppi, come SAS, Cisco o Microsoft. Potevamo inoltre offrire una soluzione già funzionante e certificata per la cybersecurity a livelli best-in-class. Alla fine, abbiamo svolto anche la funzione di ‘centro stella’, che ha messo in contatto tutte le grandi realtà che ora sono coinvolte nel progetto”. Vodafone poi ha scelto l’Italia come Paese pilota per lanciare VIC sul mercato, anche in virtù dei favorevoli incentivi fiscali per la transizione 4.0, e calibrare offerta e servizi in vista di una diffusione globale.
VIC consente di connettere fino a 15 macchine di cui, grazie ai driver Alleantia, è possibile controllare le performance su una dashboard consultabile in cloud.
TUTTE LE MACCHINE SOTTO CONTROLLO
In Italia questa soluzione colma un vuoto importante. “Gli incentivi per l’Industry 4.0”, spiega Linari, “hanno favorito la diffusione nelle nostre imprese manifatturiere di macchine pronte a comunicare e trasmettere i propri dati, ma poi ci si è accorti che non si sapeva con chi farle parlare, per cui in molti non hanno potuto godere dei benefici fiscali. VIC risolve il problema, perché trasferisce i dati su un’infrastruttura di base da cui è possibile ricavare interessanti riscontri economici”.
A beneficiarne sono innanzi tutto i clienti finali, le aziende manifatturiere. VIC, che è basato su un hardware Cisco, una volta connesso alle macchine, 15 al massimo per ogni dispositivo, le mette in comunicazione con una piattaforma cloud da cui, spiega Linari, “è possibile vedere una serie di parametri delle macchine collegate, come stato operativo, redditività, allarmi o storico. I dati sono visualizzati su un cruscotto operativo, a un costo di pochi euro per macchina al mese, che consentono di accedere a tecnologie di primo livello e, altrimenti, molto costose. Per esempio, il back-end su cui vengono analizzati i dati è fornito su tecnologia SAS, società USA leader nel settore dell’analitica”.
Il package di VIC. Il dispositivo è di semplice installazione, più o meno come un router domestico per la connessione a Internet.
VANTAGGI PER I COSTRUTTORI
Per un costruttore di macchine il valore aggiunto di VIC consiste nel poter attivare facilmente una serie di servizi, come la vendita di ricambi e materiali o la manutenzione. Il produttore definisce un accordo iniziale con l’utilizzatore delle sue macchine per ottenerne i dati che poi, anziché confluire su una dashboard, ci dice Linari, “vengono indirizzati a un sistema di visual machine learning, anch’esso sviluppato da SAS, che semplifica enormemente l’analisi e lo sviluppo di nuovi servizi. Un ingegnere progettista di un tornio, per esempio, può selezionare i grafici raccolti dal sistema, identificare i periodi in cui una macchina ha avuto problemi di funzionamento, individuarne le cause con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e definire infine gli interventi utili per evitare queste situazioni, per esempio con interventi preventivi. In questo modo, con una spesa di poche decine di euro al mese per macchina, si ha a disposizione un sistema di manutenzione preventiva perfettamente funzionante, accessibile anche a tutti i produttori di macchine che non possono permettersi di assumere specialisti di data analysis”.
IL SERVIZIO MACHINE CUSTOMER
Un altro servizio, introdotto da poco da Alleantia, è il Machine Customer, “un’app che può essere aggiunta a VIC”, spiega Linari, “capace di replicare a livello di macchinario industriale ciò a cui ci hanno abituato già da tempo le stampanti domestiche, che ricomprano automaticamente le cartucce di inchiostro quando ce n’è bisogno. Ora questo è possibile anche sulle macchine, senza costi aggiuntivi rispetto all’abbonamento a VIC. Si tratta, secondo noi, di un modo potente e immediato per rendere subito accessibile e a costo zero la servitizzazione ai produttori di macchine, senza impegnarsi in spesso complesse valutazioni per definire costi, ricavi e breakeven di questo tipo di business”. ©ÈUREKA!
Nuova funzione di VIC è il Machine Customer, in grado di indicare i componenti da acquistare per la manutenzione e il buon funzionamento dei macchinari connessi.