Lo stabilimento Sanofi di Scoppito, fondato nel 1972, conta oggi circa 290 dipendenti.
Sanofi, quinto Gruppo farmaceutico al mondo, fornisce un importante supporto all’economia del nostro Paese grazie all’intensa attività dei suoi quattro siti produttivi: quello di Scoppito, in provincia de L’Aquila, viene definito Fully Integrated Factory, con sistemi di gestione e processi integrati a livello operativo. Ci guida alla scoperta Annaletizia Baccante, Direttore dello stabilimento dal 2010.
di Simona Recanatini
La sfida è di quelle con la S maiuscola: sostenere il diritto alla salute e rispondere a speranze e bisogni di 7 miliardi di persone nel mondo. La strada per vincerla? Trasformare l’innovazione scientifica in soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita.
Benvenuti nel mondo Sanofi (www.sanofi.it), uno dei principali Gruppi farmaceutici al mondo, primo nei Paesi in via di sviluppo. Con un fatturato 2016 di circa 34 miliardi di euro, Sanofi è un’azienda francese che conta oltre 110.000 collaboratori in un centinaio di Paesi, più di 100 stabilimenti, oltre 16.000 addetti alla ricerca e sviluppo al servizio di un portafoglio completo, che copre tutta la filiera del farmaco: dal principio attivo ai farmaci innovativi, biotecnologici, ai vaccini e ai prodotti maturi.
In Italia Sanofi è una delle principali realtà industriali del settore farmaceutico, con una sede principale a Milano e una presenza fortemente radicata su tutto il territorio nazionale. La filiale italiana opera in tutte le cinque Business Unit in cui è organizzato il Gruppo: Diabetes & Cardiovascular, Consumer Healthcare, General Medicines, Sanofi Genzyme e Sanofi Pasteur. L’azienda fornisce un importante supporto all’economia del nostro Paese grazie all’intensa attività dei suoi quattro siti produttivi, ciascuno con una propria specializzazione: quello di Origgio, in provincia di Varese, di Anagni, in provincia di Frosinone, di Brindisi e di Scoppito, in provincia de L’Aquila.
Annaletizia Baccante, Direttore dello stabilimento Sanofi di Scoppito.
IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA
“Sanofi è una big del Pharma che genera ricchezza nel Paese e può essere portavoce dell’importanza della realtà farmaceutica italiana nel mondo”, conferma a ÈUREKA! Annaletizia Baccante, Direttore dello stabilimento di Scoppito dal 2010.
Lo stabilimento di Scoppito, radicato in una piccola frazione de L’Aquila, da oltre 40 anni è il fiore all’occhiello di questo territorio. Una realtà produttiva sana e di eccellenza, che occupa un ruolo di primo piano e di riferimento nell’ambito dell’innovazione e dell’integrazione tecnologica nel settore. “Quello di Scoppito non è solo uno dei 4 stabilimenti italiani, ma va visto in un’ottica allargata: la sua vera interfaccia è quella globale, un network industriale del Gruppo che conta più di 100 stabilimenti”, spiega Annaletizia Baccante. “Si tratta di un sito focalizzato sulla produzione di solidi orali (compresse e capsule molli, produzione di nicchia introdotta a Scoppito qualche anno fa e della quale siamo diventati molto esperti).
Produce più di 5 miliardi di compresse l’anno e circa 147 milioni di confezioni. Numeri importanti per volumi di produzione, che rendono l’idea della complessità che gestiamo: questi prodotti vengono infatti esportati in ben 90 mercati del mondo. Esiste una complessità a livello tecnologico data dalla produzione dell’astuccio, ma anche dalla necessità di soddisfare i requisiti di tanti mercati diversi non solo per il contenuto della confezione, ma anche in termini di packaging e di approvazione dai Ministeri di riferimento. E c’è un mondo di tecnologia dietro a questa complessità…”, sottolinea il Direttore.
FULLY INTEGRATED FACTORY
Altamente automatizzato, il sito di Scoppito viene definito Fully Integrated Factory, con sistemi di gestione e processi integrati a livello operativo. “Attraverso l’automazione dello stabilimento riusciamo a garantire la completa tracciabilità del farmaco dall’ingresso delle materie prime fino alla spedizione del prodotto finito. L’automazione ci evita quasi completamente il trasporto dei materiali in maniera manuale”, precisa il Direttore. E questo in ambito farmaceutico ha una valenza ancora più importante che in altri tipi di produzione. “Quando si produce un farmaco, soprattutto oggi con la regolamentazione ancora più stringente rispetto al passato, bisogna garantire la qualità e la tracciabilità del farmaco stesso. È importante che il farmaco venga tenuto sotto controllo in ogni sua fase produttiva e anche oltre (trasporto) per evitare problematiche di contraffazione. Essere all’avanguardia nell’automazione, nella tracciabilità, nella registrazione degli step di processo permette di garantire la qualità del farmaco: in qualunque momento è possibile risalire a ciò che sta avvenendo nella filiera di produzione. E visto che lo scopo finale di un farmaco è arrivare al paziente, questa è la cosa più importante, che dà il valore etico del nostro mestiere”, aggiunge Annaletizia Baccante.
Il controllo qualità nel sito di Scoppito. È importante che il farmaco venga tenuto sotto controllo in ogni sua fase produttiva.
VANTAGGIO COMPETITIVO
Il vantaggio competitivo dello stabilimento di Scoppito è stato quello di aver introdotto l’automazione e l’informatica nella produzione in tempi precoci rispetto all’interesse di oggi verso questi temi. “Grazie alla lungimiranza di chi ha pensato 30 anni fa di fare investimenti in quest’ottica, quando ancora non si parlava di Industry 4.0, oggi abbiamo un enorme vantaggio competitivo. È chiaro che nel corso del tempo questo si è sposato con necessità e principi regolatori che sono tipici della produzione del farmaco, inclusa la tracciabilità e le norme di buona fabbricazione”, spiega Baccante.
Ma cosa potrebbe mancare, oggi, per migliorare ulteriormente lo status tecnologico dello stabilimento? “L’ottimizzazione dei flussi. Oggi nell’automazione, ma anche per un miglioramento continuo o in ottica Lean Manufacturing, abbiamo capito che anche un processo di automazione può e deve essere visto in ottica Lean. Nel momento in cui si installa, l’automazione genera un breakthrough e un enorme cambiamento rispetto a una modalità manuale”, ci spiega il Direttore. “Ma c’è un rovescio della medaglia: se si sovraccarica il sistema da un punto di vista dell’automazione, si rischia di subire la pesantezza del sistema stesso o dell’informatica, che può diventare un freno. Ecco perché devono essere fatti aggiustamenti continui, non bisogna mai adagiarsi sul sistema, ma rivederlo sempre nell’ottica di un miglioramento continuo dei flussi. In ottica Lean credo che questa sia un’altra chiave importante per tenere il sistema sempre all’avanguardia. Informatica e automazione rischiano di diventare obsoleti se non si mette in discussione il proprio sistema: questo è quello che facciamo qui a Scoppito ovvero cercare soluzioni e aggiustamenti continui che vadano a blindare ulteriormente la qualità del farmaco, rivedendo i flussi in ottica Lean. I flussi sono aperti, i requisiti cambiano continuamente e in produzione nulla deve essere ‘rigido’. Tutto deve essere affrontato quotidianamente con l’obiettivo di snellire flussi e procedure. Un requisito che si è aggiunto recentemente è quello della serializzazione: le richieste del mercato sono sempre nuove e in costante evoluzione, di conseguenza anche l’automazione e l’informatica vanno sempre aggiornate”, afferma Baccante.
UN MODELLO DI ECCELLENZA
Lo stabilimento di Scoppito rappresenta un vero e proprio modello di eccellenza tecnologica per l’intero comparto del Pharma. “Riceviamo continuamente ispezioni, ma anche visite da parte di altri stabilimenti: in Sanofi è un’abitudine la condivisione delle best practice tra tutti i siti, affinché diventino chiavi di successo per l’intero network industriale. L’azienda tende ad avere un approccio organico: fornisce linee guida in modo che tutti gli stabilimenti possano procedere in una stessa direzione. A proposito di Industry 4.0, Sanofi lavora a livello globale per definire quali debbano essere le applicazioni e gli strumenti comuni da applicare in tutti i siti. Vero che noi siamo partiti prima, ma il livello degli altri è il medesimo perché Sanofi lo rende requisito per la propria eccellenza industriale. Sanofi vuole essere una società all’avanguardia e fornisce delle indicazioni da seguire, in tutti gli ambiti, dalla qualità all’automazione”. “In ambito tecnologico c’è ancora molto da fare”, dice Annaletizia Baccante. “Per esempio, noi ci siamo concentrati sull’automazione della produzione e del magazzino, ma avremmo ancora molto da fare sui singoli step di processo: sì, abbiamo la tracciabilità del batch record in maniera elettronica, ma l’automazione del singolo step di processo potrebbe essere un passaggio ulteriore per migliorare”.
Un momento della produzione di Scoppito. Il sito rappresenta un vero e proprio modello di eccellenza tecnologica per l’intero comparto del Pharma.
INTELLIGENZA E “SAPER FARE”
Rispetto al tema di Industry 4.0 il Direttore dello stabilimento di Scoppito sottolinea come l’innovazione rappresenti un passaggio fondamentale. “L’intelligenza dei sistemi di produzione può essere un aiuto, ma la guida dell’uomo, per come sono ideati i sistemi oggi, è ancora importante per guidare l’intelligenza stessa dei sistemi di produzione. Questi ultimi, una volta installati, possono essere facilmente copiati anche da Paesi emergenti o più lontani dalla logica europea. La tecnologia è importante, ma non è l’unico fattore di successo proprio perché può essere comprata! Se penso alla realtà europea, un fattore indispensabile per vincere oggi è il ‘come si fa’, il ‘saper fare’ legato anche all’innovazione, per evidenziare una differenza rispetto a una modalità puramente tecnologica di produzione”. Quindi non solo know-how, ma anche applicazione di certi valori. “Quello che oggi ci dà ancora vantaggio competitivo è anche la qualità della produzione e l’etica che mettiamo nel nostro lavoro. Sanofi è una delle poche società che possono vantare un forte codice etico, che viene vissuto nell’operato quotidiano di ogni collaboratore dell’azienda” conclude Baccante. E anche questa è innovazione…
LO STABILIMENTO DI SCOPPITO
Lo stabilimento Sanofi di Scoppito, fondato nel 1972, conta oggi circa 290 dipendenti e si estende su una superficie di 233.000 m2. Rappresenta uno dei siti strategici del Gruppo per la produzione e il confezionamento di prodotti solidi orali. A dicembre 2014 Sanofi ha siglato un contratto di sviluppo con Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), che contempla un quadro di investimenti di circa 28 milioni di euro per questo stabilimento. I maggiori investimenti hanno riguardato l’ampliamento del sito produttivo per l’introduzione della produzione delle compresse masticabili Maalox, avviata nel 2013, e per la produzione di capsule molli. Sanofi ha deciso strategicamente di trasferire la produzione dell’antiacido a L’Aquila e il trasferimento è stato completato nel 2015, anno in cui a Scoppito sono stati prodotti 10 milioni di astucci di Maalox destinati ai Paesi di tutto il mondo.
LE CIFRE CHIAVE DI SANOFI ITALIA
Fatturato 2015: 1,6 miliardi di euro;
Export 2015: 316 milioni di euro;
Investimenti 2015: 55 milioni di euro, di cui:
- 40 milioni nei siti industriali
- 15 milioni nella ricerca clinica;
Dipendenti e collaboratori a gennaio 2017: oltre 2.600, di cui la metà nei siti produttivi. ©ÈUREKA!
Controllo qualità nello stabilimento Sanofi di Origgio: è un’abitudine la condivisione delle best practice tra tutti i siti, affinché diventino chiavi di successo per l’intero network industriale.