Monzesi e FANUC hanno sviluppato una soluzione efficiente, coniugando la tecnologia avanzata delle rettificatrici con la versatilità, l’affidabilità e l’ampia gamma di prodotti per l’automazione.
Per realizzare una cella automatizzata destinata a un importante costruttore di lame circolari, Monzesi ha attrezzato la rettificatrice a mole contrapposte Viotto con diversi componenti di automazione FANUC.
di Luigi Ortese
Un secolo di storia è un traguardo importante: un punto di arrivo che celebra l’affermazione di un’azienda, e che rappresenta anche un punto da cui partire per consolidare il presente e costruire i successi futuri.
Fondata nel 1918 nell’area industriale di Monza per eseguire lavorazioni meccaniche conto terzi, Monzesi si è presto imposta come sinonimo di eccellenza nel panorama dei costruttori di rettificatrici. Se fino agli anni 2000 Monzesi si proponeva principalmente come costruttore di prodotti standard, l’evoluzione del mercato l’ha portata, in anticipo sui tempi, a progettare e sviluppare soluzioni custom, chiavi in mano, che riuscissero a soddisfare le esigenze anche di grandi clienti ad alta produttività, complete di automazione sempre più evoluta.
Oggi l’azienda è una S.p.A. e vanta una solida presenza internazionale; accanto alla sede di Nova Milanese (MB), Monzesi conta filiali commerciali e di service e stabilimenti produttivi in Cina (a Guangzhou), negli Stati Uniti (in New Jersey e Florida), in Turchia e in Egitto, così da soddisfare in modo puntuale un mercato globale in continua trasformazione.
CAPACI D’INNOVARE
L’attitudine all’innovazione è evidente nel deposito di diversi brevetti tecnologici, nei continui investimenti in ricerca e sviluppo, nelle partnership con organizzazioni come il Politecnico di Milano, il CNR e l’Innovation Hub di ComoNext, e anche nell’età media degli oltre 80 dipendenti che è di soli 40 anni.
Anche la sostenibilità è un fondamento dell’azienda, che nella sua crescita rispetta i valori ESG, investendo nella riduzione dell’impatto ambientale della produzione, nel benessere del personale e nell’attenzione alle più moderne best practices per quanto riguarda la dimensione economica.
“Il nostro obiettivo è quello di creare non solo valore economico, ma anche un positivo e misurabile impatto sul nostro capitale umano, la nostra comunità e l’ambiente”, sottolinea Davide Falletto, Sales & Marketing Manager di Monzesi. L’alta tecnologia e l’elevata qualità unitamente a un preparato e veloce servizio di assistenza sono i punti di forza che contraddistinguono l’azienda dalla sua fondazione. Sono 5.000 le macchine di Monzesi installate nel mondo ad oggi, e rettificano ogni anno più di 8 miliardi di pezzi.
L’automazione della cella è completata da tre robot M-20 equipaggiati con pinze appositamente progettate per la manipolazione di lame.
PASSIONE PER LA RETTIFICA
Sono due le linee di produzione di Monzesi: le rettificatrici senza centri della serie Monza, e le rettificatrici per piani a mole contrapposte Viotto. Precisione, stabilità, robustezza, ergonomia e design modulare caratterizzano entrambe le linee, e consentono di soddisfare specifiche sempre più stringenti oltre che la lavorazione di profili complessi.
Le rettificatrici Monzesi costituiscono il punto di riferimento in termini di stabilità e affidabilità, senza rinunciare all’altissima precisione di rettifica. Inoltre, sono “Industry 4.0 Ready”, grazie alla disponibilità di un software che assiste il processo di rettifica e che permette di connettere la macchina al sistema di gestione dello stabilimento, così da attivare un efficace scambio dati tra il mondo della produzione (OT) e gli uffici preposti al corretto funzionamento della fabbrica (IT).
“Le aspettative dei clienti nei nostri confronti diventano sempre più alte, spinte dalle numerose innovazioni tecnologiche a diposizione sul mercato”, prosegue Falletto. “In questo contesto diventa quindi necessario mantenere i massimi livelli di competitività, offrendo la migliore tecnologia per cui Monzesi è rinomata ma scalata secondo le diverse necessità e budget dei nostri clienti”.
PARTNERSHIP VINCENTE
Con queste premesse, appare evidente come la scelta del giusto partner di automazione diventi quindi fondamentale per rimanere ai vertici nell’ambito della rettifica. Da 15 anni FANUC accompagna Monzesi fornendo le sue soluzioni di automazione ad entrambe le linee di macchine Monza e Viotto.
“Abbiamo scelto FANUC perché è uno dei migliori fornitori in grado di garantire una soluzione integrata che comprenda sia il controllo numerico sia i robot di asservimento macchina, e un costante supporto durante tutto il processo di progettazione e realizzazione dell’impianto”, riporta Falletto.
In particolare, l’estrema affidabilità dei controlli e il servizio di assistenza globale hanno fatto la differenza. “Si tratta di un fattore essenziale per la realizzazione dei progetti e dell’innovazione continua del Gruppo, assoluti punti di forza di Monzesi. I sistemi di automazione, il CNC e i robot forniti da FANUC ci permettono di concentrare tutte le nostre risorse e know-how sulla progettazione meccanica, elettrica e sul software delle rettificatrici”, dice Falletto.
Il primo robot preleva i pezzi da un pallet e li posiziona sul feed della macchina; il secondo carica la lama nella rettificatrice e il terzo la scarica a lavorazione conclusa, posizionandola su un nastro di asciugatura.
RETTIFICA DI LAME CIRCOLARI, TRA PRECISIONE E VELOCITÀ
Le rettificatrici Viotto offrono la possibilità di rettificare diverse tipologie di pezzi sulla stessa macchina grazie a sedi portapezzo velocemente intercambiabili, e alla presenza di un sistema automatico di ravvivatura integrato, per disco diamantato o diamante fisso.
Il design a doppia stazione con tempo di ciclo ottimizzato consente di migliorare la produttività, caratteristica fondamentale per le produzioni in serie che richiedono un’elevata qualità del pezzo finito.
Tra i clienti di Monzesi figura un importante costruttore di utensili da taglio, leader mondiale nel settore delle seghe circolari, per il quale l’azienda di Nova Milanese ha realizzato 6 celle automatizzate per la rettifica. In particolare, la più recente configurazione è composta da una rettificatrice Viotto RV2 610 MR a mole contrapposte, che esegue lavorazioni di particolari su superfici piane parallele. La macchina è attrezzata con controllo numerico FANUC 35i-B, amplificatori Alpha SV e motori Alpha e Beta, e asservita da 3 robot M20i-D/25. La precisione in questo caso è un must.
“Il target era quello di finire la superficie delle lame tagliate a laser, quindi ricche di bave, portando la qualità superficiale a spessori con tolleranze inferiori a un micron, rispettando tempi ciclo molto stretti, con carico/scarico rapido della macchina”, spiega l’Ing. Cristiano Tagliabue, Electronics & Software Engineering Dpt Coordinator di Monzesi. “Non solo dovevamo assicurare un livello di precisione elevato, ma farlo anche su grandi numeri”.
Il CNC 35i-B è un controllore di fascia medio-alta, che assicura elevate prestazioni e controllo assi molto preciso. Grazie al digital servo bus proprietario FANUC FSSB, al firmware HRV control e ai drive serie Alpha i-HV-B, gestisce gli assi con elevate precisioni e velocità, secondo le esigenze della macchina.
“La disponibilità a catalogo di diverse fasce di prodotto con prestazioni specifiche è un altro vantaggio di FANUC. Poter scegliere la soluzione migliore senza aggiungere funzioni che restano poi inutilizzate, ci permette di essere competitivi anche nel prezzo, a differenza di quanto accade con altri fornitori di sistemi CNC”, fa notare Falletto. “Possiamo scegliere esattamente quello di cui abbiamo bisogno”.
Con la tecnologia avanzata di Monzesi e il supporto di FANUC, la rettifica automatizzata richiesta è stata soddisfatta. La Viotto RV2 610 MR dispone di 6 assi controllati e due elettromandrini appositamente progettati per ottimizzare il processo di rettifica mantenendo contenuti gli ingombri, e pilotati da amplificatori αISP FANUC con flessibilità di parametrizzazione. La macchina è equipaggiata con servomotori brushless FANUC (assi Z, W, V, A, B, C), che assicurano un’ottima dinamica e un’elevata precisione di posizionamento. Gli assi V (posizionamento rulli di trascinamento) e A (posizionamento mandrino ravvivatore) scorrono su guide ad attrito volvente, mentre gli assi lineari verticali Z e W ottengono la massima precisione grazie a viti a ricircolo di sfere precaricate e righe ottiche e risoluzione al decimo di micron.
ATTENZIONE ALL’ERGONOMIA
Grazie al software dedicato, sviluppato da Monzesi nell’ambiente di sviluppo FANUC, la rettifica viene eseguita automaticamente con la massima semplicità. Tutti gli elementi e le sequenze di lavorazione, relativi sia ai robot che alla rettificatrice, vengono memorizzate nel CNC e possono essere richiamati dall’operatore attraverso l’HMI, su un ampio schermo touchscreen.
Il software FANUC Picture ha consentito a Monzesi di personalizzare completamente l’interfaccia grafica dell’HMI, cosicché la curva di apprendimento e l’interazione da parte degli operatori a bordo macchina fosse ottimizzata nel migliore dei modi.
“Non abbiamo avuto dubbi nell’intraprendere questo progetto insieme a FANUC”, prosegue Tagliabue, “perché è da sempre un partner affidabile con il quale affrontare sfide tecnologiche complesse, e siamo certi che il risultato finale non soltanto soddisferà i requisiti richiesti, ma lo farà in modo semplice, intuitivo e sicuro”.
I robot M-20 di FANUC costituiscono la scelta ideale quando è necessario coniugare payload e velocità.
L’AUTOMAZIONE CON I ROBOT
L’automazione della cella è completata da tre robot M-20 equipaggiati con pinze appositamente progettate per la manipolazione di lame. La forza di attrazione magnetica è calibrata per adattarsi a lame di diametro e peso differenti: in questo modo il cliente può processare lotti di prodotti differenti intervenendo unicamente su parametri dell’HMI.
Il primo robot preleva i pezzi da un pallet e li posiziona sul feed della macchina; il secondo carica la lama nella rettificatrice e il terzo la scarica a lavorazione conclusa, posizionandola su un nastro di asciugatura. Successivamente le lame vengono convogliate verso la stazione di scarico, dove vengono impilate ancora dal primo robot, che ha quindi la duplice funzionalità di carico e scarico. Con questa configurazione, la cella può arrivare a gestire fino 6 pezzi al minuto, su tre turni giornalieri, 6 giorni a settimana.
UNA SCELTA EFFICIENTE
I robot M-20 di FANUC costituiscono la scelta ideale quando è necessario coniugare payload e velocità. L’ecosistema ONE FANUC - che permette di controllare i robot direttamente dal controllo numerico rendendo l’interoperabilità di fatto trasparente - è un altro vantaggio che ha convinto Monzesi; il collegamento con la periferia decentrata è avvenuto tramite rete IO-Link.
L’attenzione all’efficienza energetica è un altro requisito importante. “Abbiamo ottimizzato il dimensionamento della macchina e dei motori in modo da non sprecare materiali o energia”, commenta Tagliabue. “In pratica, la macchina è stata progettata in modo da eseguire una lavorazione efficiente sul tipo di pezzo che il cliente andrà a lavorare”. Inoltre, i motori che non vengono coinvolti direttamente nella lavorazione del pezzo stesso vengono disattivati selettivamente in maniera automatica, così da ridurre ulteriormente l’utilizzo di energia.
“Il tema del risparmio energetico è sentito da tutte le officine che si occupano di lavorazioni meccaniche, ma nel caso di grandi aziende e gruppi diventa un fattore imprescindibile”, dice Falletto. Sviluppare soluzioni non soltanto performanti e affidabili, ma anche efficienti dal punto di vista dei consumi costituisce quindi uno dei punti di forza di Monzesi, una delle caratteristiche più apprezzate che ne hanno decretato il successo in oltre un secolo di storia e che ancora oggi continuano a fare la differenza. ©TECN’È
Con la tecnologia avanzata di Monzesi e il supporto di FANUC, la rettifica automatizzata richiesta è stata soddisfatta.