Tank.G 1600 “divisore” per fresatura e tornitura ad asse orizzontale. Nella foto di apertura: dodici centri di lavoro MCM TANK.G Multitasking organizzati in tre linee FMS.
MCM, specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di produzione integrati, soddisfa i requisiti più stringenti del settore aeronautico: tecnologia, flessibilità, affidabilità e inventiva sono le qualità messe in campo dall’azienda.
di Andrea Pagani
Pezzi ad alto valore aggiunto, zero scarti, materiali tenaci da lavorare e precisioni estreme da ottenere: si potrebbero riassumere così alcuni dei requisiti dell’aerospace, un settore capace di mettere in crisi tecnologica molte aziende manifatturiere.
Sfide complesse, che possono essere vinte. Occorre però affidarsi a fornitori e partner in grado di offrire gli strumenti migliori. MCM è tra questi: con 45 anni di esperienza alle spalle, l’azienda nasce nel 1978 come Machining Centers Manufacturing e nel corso degli anni ha sviluppato soluzioni pensate per i mercati più esigenti.
Il nome stesso (costruzione di centri di lavoro) dice molto sul passato dell’azienda, ma oggi una buona macchina utensile non basta più per primeggiare negli ambiti più competitivi, e infatti MCM è cresciuta insieme ai prodotti e ai servizi che offre.
Lavorazione multitasking di fresatura e tornitura per un case aeronautico.
DALL’ESPERIENZA AL SETTORE AERONAUTICO
Per MCM l’apertura al mondo aerospace è arrivata a metà anni ’90, forti delle conoscenze accumulate in oltre un decennio di operatività, in particolare nella meccanica generale e nell’Automotive. L’azienda si è affacciata a questo settore ben consapevole di trovarsi di fronte a sfide tecnologiche importanti, da vincere grazie a macchine con qualità di eccellenza per la precisione, la rigidità e la flessibilità. Quali, dunque, le strategie per consentire ai clienti di ottenere i migliori risultati possibili? Innanzitutto, massimizzando la profittabilità della lavorazione.
Può apparire ovvio, ma chi si occupa della produzione di particolari come Gearboxes, parti strutturali e componentistica per motori aeronautici sa bene quale sia il divario tra teoria e pratica.
Occorre innanzitutto stabilizzare il processo, basandolo su macchine e tecnologie che siano affidabili ed efficienti, con un’elevata disponibilità funzionale (prossima al 100%). Per questo motivo, i centri di lavoro di MCM sono dotati di sensoristica avanzata; sensoristica che, se opportunamente coordinata e interpretata algoritmicamente, diventa in grado di rilevare potenziali anomalie e di segnalare per tempo possibili problemi. A tal proposito MCE, divisione informatica di MCM, ha sviluppato software come jFRX, che si occupa della raccolta, dell’aggregazione e dell’analisi dei dati macchina.
Magazzino utensili “Mirror” condiviso tra due centri di lavoro.
L’IMPORTANZA DELL’AUTOMAZIONE
Un altro importante tassello, altrettanto indispensabile per ottimizzare i risultati in officina, è legato alla presenza dell’automazione per l’asservimento delle macchine.
Che si tratti di un centro di lavoro multipallet o di un complesso impianto FMS, poter contare su un sistema affidabile, in grado di ridurre al minimo i tempi morti, l’intervento umano e massimizzare la produttività delle macchine, è un altro requisito chiave.
MCM Intelligent Automation (MIA) è la nuova denominazione nata per definire l’insieme di soluzioni che MCM ha progettato e realizzato in ambito di automazione nel corso della sua storia, capaci di rendere ancora più affidabili e di semplice gestione i processi. MIA fornisce, inoltre, una risposta concreta a un altro problema che inizia a colpire in tutto il mondo le aziende manifatturiere, ovvero la difficoltà nel reperire personale specializzato.
Attraverso un sistema hardware e software semplice e dall’interfaccia intuitiva, un singolo operatore può gestire impianti anche molto complessi, composti da una o più macchine utensili demandando all’automazione le operazioni più semplici e concentrando l’attenzione umana solo sulla parte più pregiata dei processi, dove l’intelletto dell’operatore è ancora essenziale per risolvere determinate criticità.
MIA (MCM Intelligent Automation) multipallet per Tank 1000 EVO.
A PROVA DI FUTURO
Le macchine utensili ben progettate e costruite hanno vita lunga nelle officine meccaniche. Gran parte delle soluzioni di MCM sono ancora oggi operative, anche a distanza di decenni dalla loro installazione. Merito, come detto, di una lungimiranza progettuale e costruttiva che permette all’investimento di rivalutarsi nel tempo.
Le macchine sono infatti pensate per essere aggiornate meccanicamente e a livello informatico con facilità anche successivamente conferendo, quindi una certa flessibilità temporale al sistema. Una macchina stand-alone è predisposta, in futuro, a diventare parte di un FMS, aggiungendo ulteriori macchine. Ad esempio, un modello nato bipallet, sufficiente per rispondere alle necessità di uno specifico momento, può essere ampliato affiancandogli una seconda macchina e collegando il tutto attraverso una adeguata automazione, trasformandolo in un FMS.
Questo concetto può essere applicato anche per il magazzino utensili, il quale può essere ampliato. Aumentare il numero di utensili gestibili, o inserire un magazzino condiviso tra più macchine, è una modifica che può essere effettuata anche in un secondo momento.
Sono anche questi i dettagli che permettono a MCM di fidelizzare i propri clienti, che, dunque, non si limitano ad acquistare una combinazione di macchine, automazione e software, ma, soprattutto, fanno riferimento all’esperienza, alla professionalità e alla competenza del personale. Ed ecco, quindi, l’ultimo tassello. La “chiave di volta” che rende possibile il tutto è il fattore umano. Tecnici, progettisti, sviluppatori, impiegati e operatori che quotidianamente contribuiscono all’analisi delle esigenze dei clienti per tramutarle in macchine singole o FMS capaci di fare la differenza in questo settore così competitivo. ©TECN’È
Centro di lavoro TANK.G in configurazione FMS (MIA LP).