Il settore “Aerospaziale” italiano è oggi settimo al mondo e quarto a livello europeo: per oltre l’80% è costituito da piccole e medie imprese a cui si affiancano i prime contractor che partecipano ai più importanti programmi europei e internazionali – come Leonardo, Agusta Westland, Avio Aero e Thales Alenia Space –, occupa oltre 50.000 addetti, che salgono a 200.000 se si considera l’intero indotto, e ha un fatturato medio annuo di oltre 15 miliardi di euro, di cui quasi 5,8 miliardi di export.
In questo contesto, il Piemonte riveste un ruolo di primo piano con 280 PMI, 14.800 addetti, 3.9 miliardi di fatturato e quasi 970 milioni di euro di export, pari al 17% del totale nazionale, soprattutto diretto verso gli USA e la Germania.
Il mercato globale aeronautico, secondo una recente ricerca condotta da (Airbus Global Market Forecast 2018-2037 https://www.airbus.com/aircraft/market/global-market-forecast.html), primo produttore di aerei civili al mondo per numero di consegne, registrerà nei prossimi 20 anni un incremento più che raddoppiato della flotta passeggeri mondiale e raggiungerà i 48.000 aeromobili, con un traffico in crescita del 4,4% annuo, determinando la necessità di 37.390 nuovi aeromobili per passeggeri e merci. Diversi sono i fattori che guideranno la crescita, dall’aumento dei consumi privati nelle economie emergenti al raddoppio della classe media nel mondo.
Per quanto riguarda il settore “Spazio”, invece, è un rapporto di Morgan Stanley a indicare il 2019 come l’anno della space economy, grazie a un tasso di crescita annuo del fatturato a livello mondiale, stimato da Bank of America Merrill Lynch in circa il 7%.
L’Ocse ritiene che siamo ormai entrati nella “quinta fase dello sviluppo spaziale” (2018-2033), ovvero un periodo di transizione da economia prevalentemente basata su ricerca e produzione manifatturiera (upstream) a un modello economico basato sui servizi (downstream), grazie al crescente utilizzo di nuove generazioni di infrastrutture satellitari: sistemi di lancio, satelliti e dati satellitari stanno infatti cambiando il modo in cui l’economia è concepita su scala internazionale. Questa quinta fase è preludio a una serie di innovazioni quali il turismo spaziale, i servizi in orbita e l’estrazione di materiale da altri corpi celesti.
L’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, ha calcolato che ogni euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio, se si considerano anche altri ambiti, che beneficiano delle tecnologie ideate e sviluppate dalle aziende aerospaziali, come quelli automotive, farmaceutico, tessile e del design.
In questo quadro economico, la 7° edizione di Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale e della difesa in Italia, in programma il 26 e il 27 novembre 2019 presso l’Oval Lingotto di Torino, rappresenta l’occasione per costruire relazioni di business e sviluppare nuovi progetti con imprese provenienti da tutto il mondo.
La business convention prevede quest’anno una conferenza internazionale sul tema della trasformazione della “Supply Chain 2020+”, che vedrà alternarsi le voci di grandi player internazionali nell’illustrare alle PMI come trasformare i propri processi produttivi per soddisfare le esigenze della committenza e quali siano i trend principali che la supply chain deve considerare per soddisfare le aspettative dei prime contractor. Inseriti in calendario anche focus specifici sul settore “Spazio”, grazie alla partecipazione significativa di top player nazionali e internazionali.
Nel pomeriggio del 27 novembre, in particolare, è in programma l’Assemblea Generale dell’EACP, European Aerospace Cluster Partnership, rete composta da 46 partner, che prevede la continuazione dei lavori al Centro Congressi Torino Incontra anche nei due giorni successivi, il 28 e il 29.
Sarà inoltre allestita una mostra tematica finalizzata a mettere in evidenza le competenze tecnologiche più innovative esistenti in Piemonte. Quest’area sarà la vetrina di tecnologie e prodotti utilizzabili in ambito aerospaziale sviluppati da aziende, fra cui molte PMI, che operano in settori non solo o non prevalentemente connessi all’aerospazio, come ad esempio i settori cleantech, automotive, meccatronica, health and wellness, tessile, abbigliamento e design.
Infine, è prevista un’area brevetti, dove il Politecnico e l’Università di Torino in primis potranno dare evidenza della capacità e del know-how del Piemonte in termini di ricerca, sviluppo e innovazione nel campo della progettazione, offrendo nuove idee e soluzioni all’avanguardia pronte per essere sviluppate e implementate nel settore aerospaziale. Per ulteriori informazioni sull’evento sono consultabili i link: http://torino.bciaerospace.com/, http://www.centroestero.org/it/settori-focus/aerospazio.html.