AUMA Italiana nasce nel 1976 come filiale del gruppo tedesco AUMA Riester GmbH & Co. KG, un gruppo internazionale che da oltre 50 anni progetta, costruisce e vende – in ogni parte del mondo - attuatori elettrici, unità di controllo e riduttori per valvole industriali e organi di intercettazione in genere.
La filiale italiana ha sede a Cerro Maggiore, in provincia di Milano, e opera su tutto il territorio nazionale. Parliamo con Andrea Messeni, Service Team Leader di AUMA Italiana dell’attuale situazione e di come l’azienda ha saputo rispondere alle necessità dei clienti anche in un momento difficile qual è l’attuale.
“Nonostante le gravi difficoltà create dalla recente pandemia a tutto il comparto industriale, il Gruppo AUMA ha comunque investito sul futuro inaugurando, proprio lo scorso anno, due linee di produzione dedicate a due prodotti innovativi: PROFOX e TIGRON”, esordisce Andrea Messeni. “I due nuovi attuatori elettrici sono stati pensati e progettati appositamente per soddisfare rispettivamente le peculiari esigenze di due segmenti di mercato molto importanti nella strategia globale dell’azienda: il ciclo integrato delle acque e del settore Oil & Gas”.
“Ciò ha generato una rinnovata esigenza formativa, sia per i nostri tecnici di assistenza che per quelli dei reparti di manutenzione dei nostri clienti. Le restrizioni agli spostamenti e agli assembramenti dovuti alla pandemia, ci hanno costretto a ripensare le modalità di realizzazione dei corsi tecnici e degli interventi di assistenza. Un nuovo approccio alla formazione che già da alcuni anni avevamo, anche grazie a innovazioni tecnologiche introdotte nei nostri attuatori”, spiega Andrea Messeni
Quest’ultime, infatti, hanno consentito di realizzare nuovi strumenti di teleassistenza e trasmissione dati e comandi. In altre parole, la pandemia è diventata un’occasione per accelerare processi di innovazione tecnologica e gestionale già in corso, bilanciando la mancanza delle relazioni in presenza con il cliente”, continua Andrea Messeni.
Come la rete AUMA, presente in tutto il mondo, ha contribuito a rafforzare la visione e l’operatività degli operatori AUMA?
“Ritengo che la strategia di mercato AUMA sia riuscita a conciliare i pro della globalizzazione con i vantaggi del localismo. Infatti, AUMA Cloud permette all’utente finale di chiedere un service o ricambi con un clic, superando le barriere territoriali. Le richieste confluiscono in un unico centro in Germania che provvede a smistarle alle filiali locali; quest’ultime condividono i dati e pianificano le attività necessarie direttamente con il cliente, facilitando così la risoluzione delle pratiche grazie alla possibilità di selezionare la lingua di dialogo”, sottolinea Andrea Messeni.
In un periodo così difficile da gestire, qual è stata la risposta di AUMA? Quali le azioni con cui l’azienda ha risposto alle diverse richieste ed esigenze dei clienti?
“Ci siamo concentrati su due aspetti della nostra attività: la formazione e l’assistenza on site. Si è potenziata la capacità di produrre e fornire proposte su misura da parte di AUMA ACADEMY che, da piccola struttura di servizio, sta diventando sempre più una Business Unit autonoma che fornisce servizi di formazione permanente ad ampio spettro. Attualmente siamo impegnati nella realizzazione di un archivio di videocorsi dedicati principalmente alle singole attività di calibrazione, riparazione e modifica delle nostre apparecchiature”, racconta Andrea Messeni.
“I video, opportunamente scelti sulla base delle esigenze del cliente, saranno utilizzati dai nostri tecnici formatori durante i corsi tecnici eseguiti via web. Per quanto riguarda l’assistenza tecnica on site, sono stati implementati i servizi di teleassistenza con ottimi risultati, grazie ad AUMA Cloud, che è stato migliorato e ampliato, e al nuovo CDT (Commissioning and Diagnostic Tool), il programma utilizzato per la programmazione e la ricerca guasti”, evidenzia Andrea Messeni.
Parliamo ora della sua specializzazione: l’utilizzo di quantità importanti di dati richiede un’attenta strategia legata alla sicurezza. Quali sono gli strumenti e le attività che AUMA mette in campo?
“La gestione dei dati è un aspetto fondamentale per AUMA. Sono infatti diversi gli strumenti che i nostri clienti hanno a disposizione per poter autonomamente controllare le funzionalità dei prodotti installati. Un esempio? l’AUMA Cloud, che, basandosi su complessi algoritmi, consente al personale in impianto di visualizzare autonomamente degli indici di valutazione dei prodotti installati e i dati relativi alla funzionalità, oltre a fornire indicazioni per la ricerca di anomalie, in caso di problemi sul dispositivo, o di programmare attività manutentive”, spiega Andrea Messeni.
“Questo servizio, a cui è possibile accedere da qualsiasi browser, consente l’accesso a tutta la documentazione tecnica disponibile sull’apparecchio. La facilità di utilizzo di AUMA Cloud permette infine di chiedere direttamente assistenza o pezzi di ricambi oltre a poter inviare ai nostri tecnici lo snapshot della macchina per un’analisi più approfondita”, afferma Andrea Messeni.
“Quando si parla di dati è necessario considerare anche la sicurezza, infatti è facile intuire la preoccupazione del cliente sulla possibilità di ingressi non autorizzati, ed è per questo che tutti i prodotti AUMA sono stati progettati per garantire agli utenti un alto livello di sicurezza. In particolare, AUMA Cloud prevede la registrazione tramite un’autenticazione a due fattori, un processo di convalida a più livelli, e la comunicazione con il cloud tramite una connessione https sicura e criptata”, continua Andrea Messeni.
“In fase di accesso l’ID di sessione è generato all’inizio di una sessione da una funzione casuale sicura, assegnando ogni set di dati a un solo utente; in questo modo, l’analisi e la previsione dei singoli ID di sessione sono bloccate. Solo questo utente può accedere ai dati”, aggiunge Andrea Messeni.
“Per quanto riguarda i dati sensibili, invece, AUMA Cloud elabora solo i dati operativi del dispositivo memorizzati nei controlli dell'attuatore, e non altre informazioni su altri apparati (sensori di portata, viscosità). Questi dati, quindi, permettono di trarre conclusioni solo sull’attuatore e sulla valvola, evitando di avere accesso ai dati relativi alla sequenza e ai parametri di processo, consentendo al cliente di averne il controllo completo”, sottolinea Andrea Messeni.
Infine, può farci un esempio di un progetto o impianto in cui il lavoro AUMA ha comportato significativi sviluppi e migliorato l’efficacia?
“Tra gli altri, recentemente, abbiamo stabilito un protocollo di collaborazione tramite cloud con la Cartiera Giorgione di Castelfranco Veneto. In brevissimo tempo abbiamo riscontrato un miglioramento notevole nei parametri di Asset Management relativi agli attuatori, e individuato interessanti margini di miglioramento nella gestione delle apparecchiature sia dal punto di vista tecnico che economico, oltre alla gestione della manutenzione e della sostituzione degli attuatori obsoleti”, conclude Andrea Messeni.