A Cibus Tec Forum è stato fatto il punto sullo stato dell’arte degli scambi internazionali agricoli e del food & beverage dell’UE e dei Paesi membri e dei trend in atto. Nella foto di anteprima: un successo per la due giorni dedicata alle tendenze delle tecnologie per il food & beverage e il packaging, organizzata da Koeln Parma Exhibitions.
Si è conclusa la prima edizione di Cibus Tec Forum, la due giorni dedicata alle tendenze delle tecnologie per il food & beverage e il packaging, organizzata da Koeln Parma Exhibitions, dal 2016 joint venture tra Fiere di Parma e Koelnmesse.
Al primo convegno della giornata, dal titolo “Globalizzazione e transizione ecologica: dove vanno le politiche europee?” ci si è interrogati sul futuro della globalizzazione e sugli obiettivi di transizione ecologica prefissati dall’Unione Europea.
È stato fatto il punto sullo stato dell’arte degli scambi internazionali agricoli e del food & beverage dell’UE e dei Paesi membri (con focus sull’Italia) e dei trend in atto alla luce dei continui cambiamenti nello scenario geopolitico di riferimento.
A parlarne, interlocutori di prestigio Paolo De Castro, Europarlamentare-Commissione Agricoltura, Michael Scannell, Vicedirettore Generale DG Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea, Denis Pantini, Responsabile Business Unit Agricoltura e Industria Alimentare di Nomisma e Antonella Rossetti, Senior Advisor di Farm Europe.
Denis Pantini ha presentato una ricerca Nomisma in cui ha analizzato il ruolo dell’Unione Europea nel commercio mondiale di prodotti agroalimentari e macchine per il food & beverage: l’UE si conferma top player globale e l’Italia si trova nella top ten, con 50,1 miliardi di euro di export e 46,8 miliardi di euro di import (dati 2021).
Il 70% dell’export italiano si concentra in Europa, raggiungendo l’85% se si considera il Nord America, mentre per l’import di prodotti agricoli UE e Sud America rappresentano le due top aree di fornitura (70%).
Per quanto riguarda il tema della globalizzazione, Pantini ha dichiarato: “a oggi la globalizzazione non è solo necessaria per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica (materie prime per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per esempio), ma potrebbe essere utilizzata dall’UE per orientare i comportamenti dei partner commerciali verso obiettivi di sostenibilità”.
L’onorevole De Castro, più volte Ministro delle Politiche Agricole e punto di riferimento per il settore in Europa, ha osservato che: “il settore agroalimentare, con tutto l’indotto che ne consegue, non è solo parte del problema, ma anche parte attiva della soluzione”.
“La battaglia per la transizione ecologica per fare fronte al cambiamento climatico su cui lavoriamo al Parlamento europeo poggia sull’equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’agroalimentare non può prescindere da questi tre pilastri, che sono l’architrave della Politica agricola comune che entrerà in vigore dal 2023”, ha aggiunto De Castro.
A seguire, si è svolta la tavola rotonda in cui si sono confrontati Gianmarco Laviola, AD di Princes Industrie Alimentari, Antonio Auricchio, Vicepresidente Assolatte, Pierluigi Bolla, Presidente Valdo Spumanti e Federico Marino di Mulino Marino.
Nel pomeriggio è stata la volta del convegno “Materiali innovativi per un’economia circolare”. Gaia Giussani, Partner Associato PwC Italia-ESG Services ha affrontato il tema della sostenibilità come leva strategica per le imprese; Francesco Vinelli, Direttore di PwC Italia, Technology-Emerging Technologies ha parlato dei fondi del PNRR, con un focus su digitalizzazione e innovazione sostenibile.
Sono poi intervenuti Simona Fontana, Responsabile Centro Studi per l’Economia Circolare, CONAI-Consorzio Nazionale Imballaggi, Giorgio Santambrogio, Vicepresidente Vicario di Federdistribuzione, che ha portato il punto di vista della distribuzione, e Michaël Nieuwesteeg, DG di NVC Netherlands Packaging Centre.
Luca Ruini, Presidente CONAI, in un messaggio inviato tramite la Dott.ssa Fontana, ha sottolineato come l’attenzione delle imprese italiane alla sostenibilità continui a crescere: “Lo vediamo ogni anno anche attraverso le iscrizioni al Bando CONAI per l’ecodesign, che premia le migliori soluzioni per rivedere gli imballaggi in chiave sostenibile. I casi presentati sono in costante aumento, nonostante la pandemia”.
“Le crisi, del resto, accelerano il cambiamento e spesso aprono la strada a nuove opportunità. Le aziende, infatti, continuano a promuovere ricerca e sviluppo e a fare innovazione: sia nella ricerca di nuovi materiali e di nuove combinazioni di materiali per i loro pack, sia nel fornire sempre più informazioni in etichetta per aiutare i consumatori a gestire la raccolta differenziata”, spiega Ruini.
A seguire, è stato organizzato un panel di discussione con alcuni rappresentanti delle industrie alimentari, che ha visto la partecipazione di Enrico Pucci, Engineering Project Manager di The Kraft Heinz Company, Rodolfo Quagliuolo, Direttore Marketing di Acqua Vera, e Michele Foglio, AD di MANIVA.
Grande interesse ha suscitato il progetto Cibus Tec Industry-Forum Edition in collaborazione con Risco, azienda specializzata nella produzione di macchine e sistemi per la lavorazione della carne.
Dal 2011, infatti, Cibus Tec presenta al settore food & beverage delle linee innovative altamente automatizzate, funzionanti a ciclo completo, dedicate alla produzione e al confezionamento di prodotti alimentari, dalla lavorazione del formaggio ai salumi fino al confezionamento del prodotto finito. Quest’anno è stata la volta delle proteine animali e vegetali (https://www.cibustecforum.it/it/programma/dimostrazioni-dal-vivo/).
Per il food & beverage, l’UE si conferma top player globale e l’Italia si trova nella top ten, con 50,1 miliardi di euro di export e 46,8 miliardi di euro di import (dati 2021).