BCS Group ha contribuito alla realizzazione del treno sanitario prodotto in collaborazione da Trenitalia – Gruppo FS Italiane –, Dipartimento della Protezione Civile e AREU, al fine di trasferire e curare pazienti durante emergenze e calamità.
Tra le imprese fornitrici, R.V.M. Impianti – società che si occupa di opere impiantistiche elettriche, meccaniche e tecnologiche complete, per strutture complesse quali ospedali, cliniche, università e grandi alberghi – ha scelto il brand MOSA, specializzato in produzione di macchine che soddisfano le esigenze nei settori della produzione di energia elettrica e della saldatura, per lo speciale progetto volto alla realizzazione del treno sanitario.
I generatori MOSA, in particolare, sono i gruppi elettrogeni scelti per garantire la fornitura elettrica costante del convoglio, dopo le modifiche apportate da Trenitalia nelle Officine Manutenzione Ciclica di Voghera, in provincia di Pavia. Anche grazie a MOSA, è stato possibile rendere funzionante un treno fondamentale per la lotta al Covid-19, ma non solo, soluzione che consente di trasferire e curare fino a 21 pazienti assistiti da personale sanitario dedicato, su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche.
Per realizzare l’ambizioso progetto, l’Officina Manutenzione Ciclica di Voghera ha allacciato rapporti di collaborazione con ditte che non avevano mai in precedenza lavorato nel settore ferroviario, ma specializzate nella realizzazione di corsie di ospedali, unità mediche, ambulatori, terapie intensive.
Tra le aziende fornitrici coinvolte è stata scelta R.V.M. Impianti per eseguire tutte le prestazioni d’installazione dei presidi medici. R.V.M. Impianti, che da tempo opera con MOSA, ha implementato le carrozze energetiche collaborando con il brand del Gruppo BCS per ottenere in tempi ristretti dei prodotti di comprovata affidabilità, modulati ad hoc per le necessità del convoglio sanitario.
L’esigenza di fornire una costante energia elettrica agli impianti sanitari era uno degli aspetti nevralgici emerso già in fase progettuale. Le modifiche effettuate permettono agli impianti a bordo treno di essere alimentati in maniera tradizionale, mentre quelli sanitari hanno una garanzia d’autonomia elettrica fornita dai gruppi elettrogeni MOSA scelti da R.V.M. Impianti, sei gruppi che, a coppie di due, alimentano ciascuna delle tre carrozze sanitarie.
MOSA non ha fornito solo i generatori. Con la guida di R.V.M. Impianti, infatti, per soddisfare le richieste di Trenitalia, sono state fatte delle modifiche dei prodotti, affinché in un brevissimo tempo riuscissero a garantire l’elettricità costante necessaria al funzionamento dei presidi sanitari.
Il prodotto di partenza è stato il generatore GE 45 YSX che, con un peso di soli 1.020 kg, è compatto e facilmente trasportabile. Il gruppo elettrogeno è dotato di un motore diesel YANMAR 4TNV98T e di un alternatore sincrono con una potenza trifase di 42 kVA e una potenza monofase di 15,5 kVA, con raffreddamento ad acqua. Si tratta di un gruppo elettrogeno super silenziato, con un serbatoio dalla capacità di 100 l per 13,5 h di funzionamento continuo.
L’alternatore è equipaggiato con un regolatore di tensione (AVR) a sensing trifase. Questo particolare regolatore consente di equilibrare la tensione d’uscita dell’alternatore anche quando sono allacciati carichi monofasi di diversa potenza.
Inoltre, la centralina InteliLite AMF2 è stata programmata in modalità mutual-dual: questa programmazione consente di controllare due gruppi elettrogeni in parallelo, stabilendo quale gruppo fornirà energia. In particolare, a ogni avvio, il gruppo elettrogeno con meno ore di lavoro prende carico, mentre l’altro rimane disponibile in caso di guasto o emergenza.
È stata così data risposta alle esigenze del progetto legato al treno sanitario, grazie alla garanzia di durabilità, in quanto le ore di lavoro di ogni gruppo elettrogeno sono mantenute uguali, all’efficienza, perché consente di attivare il secondo gruppo solo quando necessario, e alla sicurezza contro i guasti, perché il secondo gruppo è pronto all’avvio per fornire energia in caso di eventuale allarme del primo gruppo.