Una mobilità nuova che possa rispondere alle esigenze dei cittadini e, al contempo, contribuire alla creazione di uno spazio urbano smart, iperconnesso e a basso impatto ambientale: è questo il focus attorno al quale aziende ed esperti del settore stanno indirizzando le proprie ricerche e i propri sviluppi in fatto di prodotti all’avanguardia e al passo con i tempi.
È quanto emerso dalla IV edizione di Citytech (www.citytech.eu/it), evento conference & exhibition che si è svolto negli scorsi giorni a Milano presso la Fabbrica del Vapore. In occasione della manifestazione, il cui spinoff è stato “co-progettare mobilità e urbanistica nelle città del terzo millennio”, è stata presentata l’innovativa TCargo (www.t-cargo.it), la cargo-bike con pedalata assistita alimentata con pannelli fotovoltaici che, senza costi di carburante e quindi totalmente priva di emissioni, permette di spostarsi con velocità e sicurezza all’interno dell’ambiente cittadino.
Tecnologica e polifunzionale, TCargo consente di ridurre drasticamente il consumo di energia grazie ai pannelli solari integrati e rispetta completamente l’ambiente con un deciso abbattimento di inquinamento acustico e di emissioni in atmosfera.
Progettata da ESA, Ecologia Soluzione Ambiente (www.ecologia.re.it), realtà multibusiness che opera nel settore ambientale con l’obiettivo di fornire il proprio contributo ad Amministrazioni Pubbliche, multi-utility, aziende e privati cittadini, TCargo nasce dal desiderio di voler coniugare l’esigenza della raccolta dei rifiuti nei centri urbani con un mezzo a bassissimo impatto ambientale ed evolve poi in una gamma di diversi modelli pensati per la consegna di pacchi, la vendita, il trasporto di persone e quant’altro.
“La nostra è un’idea unica al mondo: una bici cargo per la raccolta dei rifiuti in grado di incentivare mobilità sostenibile e raccolta a impatto zero”, spiega Nicola Chiastrini, Amministratore Delegato di ESA. “La continua ricerca di innovazione, unita a una forte esigenza di sostenibilità ambientale, è il filo conduttore che ci ha spinti a progettarla e a declinarla, poi, in tantissimi altri utilizzi”.