Un’immagine del porto di Genova.
Nidec ASI, parte della Divisione Energy & Infrastructure del Gruppo Nidec, prosegue il proprio percorso di crescita in Europa e in Italia all’insegna della sostenibilità, consolidando la propria leadership nel settore della transizione ecologica nel nostro paese con l’aggiudicazione di due progetti “chiavi in mano” per l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) del porto passeggeri di Genova e di quello di Savona.
In particolare, per quanto concerne Genova, a distanza di 4 anni dal primo progetto shore-to-ship realizzato da Nidec ASI per il porto di Genova Prà, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, attraverso la sigla di un contratto del valore di circa 18 milioni di euro complessivi, ha assegnato la progettazione esecutiva e i lavori a RTI-Raggruppamento Temporaneo di Imprese.
Nidec ASI è la capogruppo di RTI, che vede Ceisis, leader nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti portuali, e lo studio di ingegneria civile Molfino & Longo come partner del consorzio.
Nidec ASI è anche a capo del gruppo di aziende che si è aggiudicato per decisione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale l’appalto per un progetto da circa 8 milioni di euro a Savona, che coinvolge ancora Ceisis, e anche Giuggia Costruzioni, la Società SV Port e lo Studio Tecnico Fenoglio e Persico.
Nel capoluogo ligure l’ordine è stato acquisito a giugno 2022 ed è già partita la fase della progettazione, mentre l’ordine per l’appalto relativo al porto di Savona è stato firmato a settembre 2022 e si stima che entrambi i progetti saranno realizzati in circa 2-3 anni.
Grazie agli innovativi sistemi di alimentazione elettrica delle navi, messi a punto da Nidec ASI a Genova e Savona, sarà possibile ridurre le emissioni e l’inquinamento acustico con impatti positivi su abitanti e turisti delle zone limitrofe ai due porti liguri, che si trovano entrambi all’interno delle città, avendo, al contempo, un minimo impatto sul funzionamento dei porti.
A Genova, il progetto prevede la realizzazione da parte di Nidec ASI di sei accosti che permetteranno alle navi da crociera e ai traghetti attraccati al porto di spegnere i generatori di bordo, allacciandosi alla rete elettrica per alimentare le esigenze operative. Per adattare la tensione e la frequenza della rete di alimentazione a quella che serve alle navi, verrà realizzato un sistema di conversione, composto da quadri di distribuzione, trasformatori e da convertitori che consentiranno alle navi di alimentarsi contemporaneamente.
A Savona verrà sviluppato un sistema di cold ironing per il porto crociere simile a quello di Genova, con un convertitore che consentirà di alimentare una nave per volta. In entrambi i progetti, un sistema di automazione, monitoraggio e controllo consentirà di rispettare tutte le normative di sicurezza.
Progetti ambiziosi
Le due commesse rispondono all’esigenza di adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea che, dal 2003, ha invitato i porti ad adottare sistemi elettrificazione delle banchine dei porti (shore-to-ship) per ridurre le emissioni inquinanti delle navi in porto, mantenere attivi il riscaldamento, l’aria condizionata e i necessari sistemi ausiliari delle imbarcazioni. Una raccomandazione che diventerà vincolante per tutti i porti europei entro il 2025.
Gli investimenti previsti per l’ammodernamento dei porti di Genova e Savona sono co-finanziati dalla BEI-Banca di Investimento Europea per un totale di progetti pari a 789 milioni di euro (300 circa coperti dal finanziamento BEI) e comprendono vari interventi quali lo spostamento della diga foranea nel porto capoluogo, gli accessi ai terminal ferroviari, il cold ironing (elettrificazione delle banchine), la ristrutturazione degli approdi portuali e la sicurezza informatica.
“Questi ambiziosi progetti confermano la nostra leadership nello sviluppo di sistemi shore-to-ship in Europa e in Italia. Le due iniziative che ci vedono protagonisti rappresentano un tassello fondamentale nel percorso volto alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività portuali, tema centrale per promuovere un modello di sviluppo sostenibile in Italia e in Europa e che confidiamo dia il via a molti altri progetti analoghi per i porti italiani, dopo quelli liguri, che hanno fatto da apripista”, dichiara Dominique Llonch, CEO di Nidec ASI.
“La trasformazione delle infrastrutture logistiche e portuali nella direzione di una maggiore sicurezza e di un risparmio energetico può, inoltre, contribuire a migliorare la vita delle comunità locali e a sviluppare l’attività turistica, consentendo l’attracco di un maggior numero di navi da crociera”, prosegue Llonch.
“Siamo lieti di continuare a collaborare con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale apportando la più avanzata tecnologia, grazie a un’esperienza di 40 anni nella realizzazione di sistemi di conversione, unita alla capacità di soddisfare esigenze specifiche attraverso soluzioni personalizzate e a un comprovato know how”, aggiunge Llonch.
“Know how sviluppato attraverso diverse applicazioni già installate nel Porto di Genova Prà, a Livorno, nei Cantieri di Muggiano presso La Spezia, nelle Basi Militari Navali di Taranto, nel porto di La Valletta e a Port de Sète nel sud della Francia. Abbiamo molte altre iniziative in pipeline: stiamo infatti partecipando a tutte le gare nel mediterraneo per lo sviluppo di sistemi di elettrificazione”, conclude Llonch.
Una panoramica del porto di Savona.