Team di sviluppatori. Immagine generata con AI (con bias).
Dopo essere state per lungo tempo prerogativa maschile, le discipline STEM attraggono oggi sempre più donne: il divario di genere a livello globale si sta riducendo e, tra il 2011 e il 2021, le donne impiegate nel settore sono aumentate del 31% (Diversity in STEM, NCSES, 2023).
A confermare il trend internazionale sono anche le statistiche italiane sul numero crescente di donne laureate in ingegneria (277.201) e impiegate nei settori delle scienze e della tecnologia (L’universo femminile dell’ingegneria in Italia, Consiglio Nazionale Ingegneri, febbraio 2023), con particolare predilezione per il settore biomedicale.
Per le aziende che si occupano di sviluppare progetti con le tecnologie più all’avanguardia, promuovere una cultura dell’innovazione vuol dire anche favorire politiche di Diversity & Inclusion, tra cui anche la valorizzazione della presenza femminile.
È questo l’approccio del Gruppo Teoresi, realtà di ingegneria nata a Torino e oggi presente a livello globale, specializzata in tecnologie di frontiera, dall’auto a guida autonoma alle nanotecnologie applicate all’ambito medicale.
In Teoresi i progetti di ricerca e sviluppo più innovativi si svolgono all’interno di team composti da professionalità e background diversi, dove vengono rispettati i criteri di diversità e inclusione.
“Creare una cultura aziendale che incentiva e valorizza il confronto tra identità differenti e sensibilizza i dipendenti sull’importanza dell’inclusione è una scelta giusta e cardinale per ogni azienda, che si traduce anche in vantaggi competitivi: l’azienda rafforza la propria reputazione, aumenta l’attrattività dei talenti, migliora i risultati finanziari, genera innovazione e impatto”, dichiara Beatrice Borgia, Chief Corporate Development Officer di Gruppo Teoresi.
“In un momento storico in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo la vita quotidiana, occorre interrogarsi in merito ai suoi bias e sul ruolo che questa tecnologia ha nella società anche in relazione al divario di genere. Ciò è fondamentale per garantire che le soluzioni che utilizzano l’AI siano sviluppate in modo imparziale, etico e inclusivo”, prosegue Borgia.
“Per questo, come Teoresi, proponiamo ai nostri oltre mille dipendenti progetti innovativi, che dimostrino l’impegno concreto sul luogo di lavoro in tematiche di Diversity & Inclusion. È stato per noi fondamentale avviare un processo di diversity transformation dell’azienda, passando per la sensibilizzazione dei dipendenti al fine di confrontarsi sui bias, per poi metterli in discussione e superarli insieme”, aggiunge Borgia.
La diversità guida il progresso
Affinché la presenza femminile nei settori scientifici e tecnologici continui a crescere, occorre che le aziende lavorino a strategie di inclusione e valorizzazione: in questo modo, ogni persona avrà pari opportunità di crescita e potrà sviluppare al meglio il proprio potenziale.
Un esempio virtuoso, per Teoresi, è stata la prima edizione dell’Innovation Hack Award la call for ideas rivolta a tutti i dipendenti del Gruppo, vinta nel 2023 da un team a prevalenza femminile: una soluzione rivolta al settore Life Sciences, che sfrutta l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per consentire a persone anziane o a persone con patologie neurodegenerative di preservare e rivivere i propri ricordi.
La proposta vincitrice è stata premiata da due giurie, composte da professionisti del mondo della ricerca e dell’industria, come migliore progetto tecnologico di frontiera che vedrà il supporto da parte di Teoresi per lo sviluppo progettuale.
Progettare le tecnologie del futuro
L’elemento strategico per fare innovazione è la costruzione di team in ottica di cross-fertilization: le persone coinvolte acquisiscono know how e conoscenze applicabili in settori sempre nuovi, compresi ambiti ingegneristici molto distanti.
La diversificazione e moltiplicazione dei punti di vista porta, inoltre, a formare gruppi di lavoro in cui approdano persone con percorsi personali e professionali differenti, aprendo nuove opportunità per i talenti femminili. A questo scopo Teoresi mette in campo iniziative di sensibilizzazione, coinvolgendo in workshop sulla D&I i dipendenti e i team nelle varie sedi italiane (15 in tutto, tra cui Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli), allo scopo di promuovere i concetti di Diversity & Inclusion, ma anche di responsabilità sociale.
Intelligenza artificiale
Teoresi applica l’AI in numerosi processi di ricerca e sviluppo che comportano un approccio innovativo ed etico alla tecnologia: dalla telemedicina, con lo scopo di operare diagnosi di patologie o stati di rischio, alla guida autonoma in cui l’intelligenza artificiale partecipa al “processo decisionale” dell’automobile.
È importante anche osservare come gli algoritmi di apprendimento automatico riflettano i pregiudizi e i preconcetti dei dati su cui sono addestrati: se non correttamente allenata, dunque, l’AI rischia di generare risultati discriminatori che possono sfavorire i gruppi sottorappresentati.
Per questo Teoresi ha avviato nel 2023 un progetto pilota per sensibilizzare i suoi team interni sul tema Diversity & Inclusion partendo da una tecnologia innovativa e creativa come l’AI generativa.
Per Teoresi l’intelligenza artificiale è anche uno strumento di comunicazione: dopo avere realizzato nel 2022 una campagna di comunicazione con immagini generate con Midjourney, nel 2024 coinvolgerà i dipendenti in un progetto di comunicazione aziendale iniziato a dicembre 2023, in collaborazione con il collettivo di creativi AI/CC (Artificial Intelligence Creative Community), in processo collaborativo per la realizzazione di opere visive realizzate con strumenti di text-to-image.
Beatrice Borgia, Chief Corporate Development Officer di Gruppo Teoresi.