È un team di ricerca italiano quello che ha convinto la giuria del KUKA Innovation Award 2020, grazie alla concezione innovativa di una procedura chirurgica non invasiva. Il riconoscimento all’innovazione è stato accompagnato da un premio in denaro di 20.000 euro.
Il team della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con HIFUSK, robot chirurgo che utilizza gli ultrasuoni, ha vinto il Premio sviluppato una procedura chirurgica non invasiva basata proprio su ultrasuoni focalizzati ad alta intensità e sul robot leggero KUKA LBR Med, procedura che ben risponde alle necessità medicali nel trattamento dei tessuti patologici mai soddisfatte finora.
La combinazione di un robot e degli ultrasuoni non invasivi abilita infatti trattamenti chirurgici di alta precisione, senza incisioni, anestesia o energia di ionizzazione. Il controllo robotico e il machine learning assicurano una procedura sicura, anche se i movimenti dell’obiettivo cambiano nel corso della terapia.
A causa della pandemia da coronavirus, la cerimonia di premiazione si è svolta, per la prima volta, con una sessione web live nel corso di virtual.MEDICA, svoltasi lo scorso novembre. “L’innovazione è il ‘cuore’ di KUKA e le soluzioni moderne hanno bisogno di idee innovative che provengono sia dall’interno dell’azienda sia dall’esterno: è il motivo per cui diamo valore alla stretta collaborazione con Università e ricercatori”, ha sottolineato Peter Mohnen, CEO di KUKA AG, annunciando i vincitori.
“La robotica gioca un ruolo sempre più importante nella medicina e offre un ampio range di possibilità”, sottolinea Kristina Wagner, Vicepresidente di KUKA Corporate Research. “La digitalizzazione e l’automazione possono supportare e alleviare il peso del lavoro nel settore healthcare. In KUKA stiamo supportando questo sviluppo anche attraverso l’‘Innovation Award’ e la ‘Medical Robotic Challenge’”.
Team di ricerca e giovani talenti da tutto il mondo sono entrati nel contest con le loro “idee robotiche innovative” su temi come la diagnostica, la chirurgia, la terapia e la riabilitazione: una giuria internazionale ha selezionato le cinque idee migliori. Il team di finalisti ha poi avuto tempo fino a novembre per mettere in pratica le proprie idee, ma, causa la pandemia, le squadre hanno dovuto lavorare in condizioni difficili. L’accesso ai laboratori è stato infatti parzialmente ristretto e i finalisti non hanno potuto sviluppare le proprie applicazioni al massimo delle loro capacità.
Al fine dell’implementazione dei loro progetti, ai team è stato fornito un robot leggero e sensibile qual è KUKA LBR Med, primo componente robotico certificato per l’integrazione in un dispositivo medicale. Inoltre, le squadre hanno ricevuto addestramento per l’utilizzo dell’hardware e sono state supportate dagli esperti KUKA durante tutto il contest. I finalisti, infine, hanno presentato i loro concept, digitalmente, a un pubblico di specialisti internazionali nel corso di virtual.MEDICA.
Il “KUKA Innovation Award” è nato nel 2014 con lo scopo di promuovere l’innovazione. Questa sfida a cadenza annuale ha l’obiettivo di accelerare il passo nel campo dell’automazione robotica, facilitando il trasferimento di tecnologia dalla ricerca all’industria. Indirizzato a sviluppatori, laureati e team di ricerca, di aziende o università, il Premio ha già posto le basi per la prossima edizione dal titolo “Artificial Intelligence Challenge”: il focus sarà infatti sui concetti inerenti ogni aspetto dell’intelligenza artificiale.