Las Vegas è famosa per le sue imitazioni architettoniche, ma anche per i suoi alberghi capaci di ospitare molte migliaia di persone.
Software e Servizi Cloud sono l’ultima frontiera per Autodesk, che porta nella nuvola anche il CAM. La software house vuole offrire ai propri utenti accesso virtuale in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo a strumenti flessibili per creare, simulare e trasformare in realtà ogni prototipo digitale.
di Giancarlo Giannangeli
All’inizio di dicembre si è svolta l’edizione 2013 della Autodesk University (http://au.autodesk.com/las-vegas/) a Las Vegas in Nevada (USA), città famosa per le sale da gioco, per essere situata nel bel mezzo del deserto, ma anche per le immense capacità di accoglienza alberghiera. Solo l’evento Autodesk ha fatto registrare quasi 10.000 iscritti, la maggioranza dei quali erano appartenenti ad aziende nordamericane, ma non mancavano utenti europei e soprattutto asiatici; abbiamo incontrato anche alcune aziende italiane. Tutti erano ansiosi di assistere alle innumerevoli sessioni di approfondimento tecnico predisposte sulle tante applicazioni di Autodesk (www.autodesk.com/) dedicate al mondo tridimensionale digitale.
L’ANALFABETA DEL VENTUNESIMO SECOLO
Nella sessione plenaria di apertura, Jeff Kowalski, Chief Technology Officer di Autodesk, oltre a sottolineare la vasta gamma di novità che la software house californiana presentava per il 2014, si è soffermato sui cambiamenti che si sono verificati e continuano a verificarsi vorticosamente. Secondo Kowalski l’affermarsi delle tecnologie Cloud e mobile sta modificando radicalmente l’approccio e le modalità di progettazione; Autodesk è fortemente impegnata per consentire ai propri clienti di trarre il massimo vantaggio da tale cambiamento. Sono stati introdotti software basati su Cloud capaci di fornire ai professionisti nuovi e potenti strumenti di progettazione, permettendo loro di connettersi l’uno con l’altro con efficienza: “Vogliamo che qualsiasi persona con una scintilla creativa possa, attraverso il nostro software, sperimentare le proprie idee prima di metterle in pratica. Desideriamo sciogliere i tradizionali vincoli che fino ad oggi hanno limitato la creatività, per poter esplorare e dimostrare, molto più velocemente che mai, se una qualunque idea funziona o no”.
La distanza tra le generazioni va continuamente accorciandosi: “Oggi ogni 6 anni ha inizio una nuova generazione; la differenza tra un ragazzo di 13 anni e uno di 19, una volta praticamente inesistente, oggi è significativa. Tutti noi siamo quindi chiamati a lavorare sodo per ‘disimparare’ la nostra mentalità tradizionalmente orientata ad una visione interna. Dobbiamo allargare i nostri orizzonti sempre più verso l’esterno. Oggi il mondo che ci circonda è volatile, non offre certezze, nella sua complessità; è anche ambiguo. Dobbiamo rifasare continuamente il nostro modo di confrontarci con esso e con il mercato. L’analfabeta del ventunesimo secolo non è chi non sa leggere e scrivere, operazioni ormai scontate, ma colui che non è in grado di imparare, disimparare e imparare di nuovo, assecondando e adeguandosi ai cambiamenti che si verificano a velocità sempre più elevata in ogni settore di attività”.
All’Autodesk University, Jeff Kowalski, Chief Technology Officer, si è soffermato sui vorticosi cambiamenti che si succedono nel mondo e nel mercato.
IL RUOLO DELLA NUVOLA
Così Autodesk, che iniziò l’attività all’inizio degli anni ’80 come fornitore di soluzioni CAD basate su desktop prima ancora che Windows facesse la sua comparsa sul mercato, ai giorni nostri sta modificando la propria identità. Dopo essere diventata negli anni uno dei maggiori protagonisti nel software per la progettazione e ingegnerizzazione 3D, oggi offre un catalogo di prodotti incredibilmente ampio e completo, coprendo in pratica ogni aspetto della trasformazione delle idee in realtà, dalla progettazione alla prototipazione virtuale. E dopo aver aggiunto a quelli della meccanica altri milioni di utenti nel campo delle costruzioni edili, dell’architettura e dell’arte visiva (cinematografia), ha iniziato a svincolare le applicazioni e i dati dalla classica scrivania in ufficio: “Si tratta del più significativo cambiamento in oltre 30 anni di storia; segna il nostro intento di continuare a rilasciare software di progettazione e ingegnerizzazione basato su Cloud in modo che tutti i progettisti, di qualsiasi livello, possano liberare la propria creatività, costruendo prodotti migliori e risolvendo tutti i problemi che si presentano nel mondo in cui viviamo”.
Ecco quindi PLM 360, un nuovo paradigma per la gestione del ciclo di vita del prodotto, mediante il quale l’azienda ha voluto abbattere qualsiasi barriera alla sperimentazione e analisi. L’anno scorso, con il lancio di Fusion 360, è stata inaugurata una nuova era per la progettazione e la modellazione geometrica. L’ultimo passo è stato presentato in anteprima (sarà disponibile nel corso del 2014) proprio durante l’evento di Las Vegas, con l’annuncio di CAM 360, software di programmazione delle macchine utensili che permette agli utenti di usufruire di strumenti di collaborazione e memorizzazione dei dati condivisi, garantendo agli operatori semplicità di utilizzo e straordinaria flessibilità. Esso permette agli utenti di entrare in contatto rapidamente con colleghi e clienti, per portare a termine più velocemente le lavorazioni più impegnative superando i limiti che affliggono le tradizionali procedure.
PER CHI RIMANE SULLA SCRIVANIA
Naturalmente la modalità desktop non viene trascurata: le suite di progettazione 2014 di Autodesk continuano a portare innovazione per abbreviare i tempi e contenere i costi. Potenti strumenti di simulazione sono alla base della velocizzazione del ciclo di sviluppo: “Per i nostri clienti tutto ciò si traduce in una maggiore produttività e in un più veloce ritorno dell’investimento. Il nuovo Inventor, per esempio, tra i numerosi vantaggi, offre una maggiore scalabilità. Sono inoltre disponibili nuovi processi automatizzati per i test di caduta e l’accesso a funzionalità per lo studio della progettazione parametrica. Nella simulazione fluidodinamica i calcoli sono ora più veloci, mentre appaiono nuove applicazioni come il movimento e il versamento dei liquidi, il flusso dei canali aperti e l’interazione solido/liquido. Nel settore degli stampi una nuova funzionalità può essere sfruttata per progettare percorsi di raffreddamento più efficienti, capaci di ridurre i tempi di costruzione migliorando contemporaneamente la qualità del prodotto”.
La prototipazione digitale è stata applicata da Autodesk anche agli stabilimenti industriali, per esempio nei settori dell’automobile, dei semiconduttori e dell’elettronica di consumo: Autodesk Factory Design Suite 2014 fornisce agli utenti un accesso esclusivo alla progettazione del layout di uno stabilimento industriale.
NON SOLO MECCANICA
Autodesk, dopo aver consolidato la presenza nella meccanica, ha iniziato a investire in nuovi mercati come la produzione personale e l’arte digitale:“Abbiamo attirato milioni di nuovi clienti che oggi utilizzano i nostri prodotti per liberare la propria creatività, immaginando, progettando, creando. Per esempio, ultimamente sono ben 18 i film vincitori del premio Oscar nella categoria Migliori Effetti Speciali (‘Avatar’, tanto per citarne uno) che hanno utilizzato i sistemi Autodesk”.
Ma anche edifici, strade, ponti: nel corso dell’evento la software house ha presentato una serie di nuove tecnologie per il cosiddetto BIM (Building Information Modeling), la modellazione al computer per ogni fase del processo edilizio nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. Le funzionalità di Autodesk consentono agli operatori di utilizzare un modello tridimensionale direttamente sul campo: “Si può camminare con il modello in mano e valutare come apparirà l’edificio prima che venga realmente costruito. Così si possono identificare in modo più efficace potenziali problemi che potrebbero diventare ancora più seri in cantiere”. È perfino disponibile una tecnologia di analisi del traffico per simulare le modalità di spostamento dei cittadini con auto, autobus o treni.
La sala da pranzo per 10.000 invitati.