“Piccole modifiche e migliorie ci consentiranno di ‘rinfrescare’ interamente la nostra offerta. Non ci sarà da stupirsi, quindi, se anche il catalogo 2015 sarà corposo e ricco di sorprese”, afferma Sergio Grisendi, responsabile export di Speedy Block.
Punto di riferimento in tutta Europa per i settori industriali in cui è richiesto il fissaggio rapido di componenti, Speedy Block è oggi pronta a correre una nuova gara che, nelle attese, la porterà molto lontano. Ecco come l’azienda di Locate di Triulzi si sta preparando a raggiungere e penetrare due mercati nuovi, per certi versi ostici ma potenzialmente vastissimi: l’Asia e l’America del Nord.
di Paolo Milani
Ogni volta che si sperimenta una nuova distanza, è importante che non si pongano limiti al miglioramento. Che potrà investire non solo le prestazioni, ma anche la tecnica, la velocità, lo stile, la motivazione, la determinazione. È con questa convinzione che Speedy Block (www.speedyblock.it), azienda che da quasi 70 anni opera nel campo dei sistemi di serraggio rapido utilizzati in diversi settori industriali, si appresta come ogni anno ad affrontare nuove, stimolanti sfide.
LE ANTICIPAZIONI SUL CATALOGO
L’azienda di Locate di Triulzi, in provincia di Milano, rappresenta in tutta Europa un punto di riferimento per i settori industriali in cui è richiesto il fissaggio rapido, temporaneo o permanente, di componenti. I suoi prodotti sono utilizzati dalle più importanti imprese che operano nei campi della saldatura, della carpenteria meccanica e dell’automazione. Studio, progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione: Speedy Block segue l’intero processo per arrivare a fornire ai clienti l’attrezzatura di serraggio più adatta alle loro esigenze.
L’innovazione di prodotto è uno dei caratteri distintivi di questa impresa familiare giunta ormai alla terza generazione: “Anche quest’anno il nostro catalogo, che uscirà tra maggio e giugno, presenterà moltissime novità. Innanzitutto presenteremo una serie di articoli con bloccaggio di sicurezza e implementeremo la famiglia di prodotti in acciaio inox”, spiega Sergio Grisendi, responsabile export, nipote del fondatore Ginepro che diede avvio all’attività nel 1948. “L’orientamento strategico in questo momento è puntare sui segmenti di mercato caratterizzati da elevate esigenze qualitative oppure su segmenti ancora scoperti dal punto di vista del serraggio industriale. È per questo che stiamo studiando la possibilità di dedicare una gamma speciale alla nicchia degli acciai speciali, che presentano una più alta resistenza alla corrosione. Oltre a queste novità, stiamo rinnovando tutte le nostre serie. Piccole modifiche e migliorie ci consentiranno di ‘rinfrescare’ interamente la nostra offerta. Non ci sarà da stupirsi, quindi, se anche il catalogo 2015 sarà corposo e ricco di sorprese”.
“Il mercato italiano rimane importante e consolidato per la nostra azienda. Inaspettatamente, nel 2014 abbiamo registrato una crescita maggiore in Italia che all’estero”, spiega Sergio Grisendi.
DAL DOPOGUERRA AD OGGI
Speedy Block nacque nel 1948 per effettuare lavorazioni di stampi per conto terzi. All’inizio degli anni Settanta, dopo la scomparsa del fondatore, Ginepro Grisendi, i suoi tre figli registrarono il marchio e definirono meglio la mission aziendale: dalla lavorazione per conto terzi passarono alla produzione in proprio e si specializzarono nella progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di attrezzature di serraggio rapido. I fratelli Carlo, Walter e Alberto capirono che il mercato richiedeva questi attrezzi e che il comparto avrebbe dato ampie possibilità di sviluppo, perché in Italia non c’era nessuno che li producesse a livello industriale. Nel 1972 i primi pezzi: la gamma comprendeva una piccola parte della serie orizzontale e verticale, modelli che ancora oggi la famiglia Grisendi vende in tutto il mondo. Le due serie nel corso degli anni sono state affiancate da altre sette: acciaio inox, Long Life, pneumatica, ad asta di spinta, a tirante, a tirante con leva di sicurezza, rotazionale.
Speedy Block opera da quasi 70 anni nel campo dei sistemi di serraggio rapido utilizzati in diversi settori industriali.
LO SGUARDO OLTREOCEANO
Oggi tocca ai loro figli, cioè alla terza generazione di Grisendi, spingere ancora più in là l’asticella degli obiettivi di un’azienda in continua evoluzione. A cominciare dai numeri: “La struttura della società sta crescendo di pari passo con la gamma dei nostri articoli. Abbiamo continuato ad assumere nuovo personale, anche in questi ultimi anni così duri, e nel 2015 prevediamo ancora nuovi ingressi”, spiega Sergio. “Stiamo rafforzando il nostro organico anche perché abbiamo in mente un obiettivo molto ambizioso: conquistare mercati per noi ancora inesplorati. Se infatti possiamo affermare senza false modestie di essere oggi un punto di riferimento in tutta Europa per le aziende che hanno bisogno di attrezzi di serraggio rapido, la nostra penetrazione nel mercato nordamericano e asiatico è scarsa, quasi irrilevante. Si tratta di aree enormi che presentano problematiche particolari, ma per certi versi simili. Per esempio sia negli Stati Uniti che in Asia i prezzi degli attrezzi di serraggio sono bassissimi. Stiamo lavorando per raggiungere l’intercambiabilità dei nostri attrezzi, che saranno pronti sia nel sistema metrico decimale che in pollici per gli Stati Uniti. Un lavoro ancora più corposo e attento ci attende per ‘agguantare’ l’Asia, un continente dove ogni Paese ha le sue specificità e criticità”.
Nel settore del serraggio industriale, contenere i prezzi è l’esigenza principale. Proprio per questo, fino all’ingresso di Speedy Block in questo mercato si utilizzavano strumenti di serraggio artigianali, economici ma molto fragili e lacunosi. “Noi siamo riusciti a produrre dispositivi di qualità superiore, a prezzi competitivi. Ora stiamo cercando di sviluppare e applicare la stessa idea iniziale per entrare in altri mercati, ad oggi dominati da prodotti a basso prezzo ma meno sicuri e meno performanti rispetto ai nostri”, spiega il responsabile export.
I continui investimenti in macchine e impianti rendono l’azienda di Locate di Triulzi in grado d’eseguire la maggior parte delle operazioni sui propri dispositivi di bloccaggio, in modo da garantire un’alta qualità lavorativa su tutto il ciclo di lavoro.
UN INVESTIMENTO CONTINUO
I continui investimenti in macchine operatrici e impianti rendono l’azienda di Locate di Triulzi in grado di eseguire la maggior parte delle operazioni sui propri dispositivi di bloccaggio, in modo da poter garantire un’alta qualità lavorativa su tutto il ciclo di lavorazione e un controllo fase per fase, dall’ingresso delle materie prime alla spedizione diretta. La garanzia di qualità (certificata conforme alle norme ISO 9001 fin dal 1994) e i tempi di consegna estremamente veloci, anche per grandi quantitativi sono frutto di un sistema di produzione automatizzato, di controlli e collaudi efficaci, di una gestione previdente delle materie prime e dei materiali in ingresso. “I nostri prodotti sono sempre reperibili grazie a un approvvigionamento costante del nostro magazzino; circa tre anni fa abbiamo fatto un grosso investimento per costruire accanto allo stabilimento un magazzino completamente automatico che ha risolto molti problemi di logistica interna e di picking, migliorando la sicurezza degli addetti e rendendo le consegne ancora più veloci e accurate. Dal ricevimento dell’ordine, le consegne avvengono in 24/48 ore, offrendo anche un servizio di spedizione a costi concorrenziali”, spiega Sergio Grisendi. “Il mercato italiano rimane importante e consolidato per la nostra azienda. Inaspettatamente, nel 2014 abbiamo registrato una crescita maggiore in Italia che all’estero. Anche per il 2015 il trend sembra positivo. Aumenteremo ancor più la nostra visibilità all’interno dei confini nazionali con la partecipazione a tre fiere: MECSPE a fine marzo a Parma, Plast a inizio maggio a Milano e infine, immancabile, la EMO che si terrà a ottobre nel capoluogo lombardo”.
La struttura di Speedy Block sta crescendo di pari passo con la gamma degli articoli. Anche nel 2015 si prevedono nuovi ingressi in organico.