Da sinistra a destra: Marco Diani, Milena Longoni e Paolo Longoni, soci e fondatori di iMAGE S.
Fedele al proprio DNA, iMAGE S, leader nella distribuzione di componenti per realizzare sistemi di visione, è un punto di riferimento, anche culturale, nell’evoluzione della Machine Vision.
di Simona Recanatini
Nell’attuale panorama industriale italiano, termini come “innovazione tecnologica” e “ricerca” sono praticamente obbligatori quando si tratta di descrivere un’azienda che desidera emergere e distinguersi dalla concorrenza, soprattutto nel contesto della globalizzazione. Ma non è sempre facile rimanere coerenti a tale proposito: serve una visione lucida del mercato, delle sue fasi e delle tecnologie emergenti, una filosofia aziendale fortemente centrata sulle necessità del cliente, un team di persone capaci e visionarie. È proprio in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo, con l’emergenza pandemica ancora in primo piano, che le aziende che realmente posseggono asset come la competenza e la costante innovazione tecnologica impressi nel proprio patrimonio genetico, e ne hanno sempre fatto il proprio punto di forza, diventano un modello di riferimento. E fanno la differenza. È il caso di iMAGE S S.p.A., impresa che fin dalla sua nascita, nel 1994, ha segnato la storia della visione artificiale nel nostro Paese, facendosi promotrice di una vera e propria cultura della visione, assicurando sempre alla propria clientela le migliori e le più avanzate tecnologie di Image Processing e il miglior supporto possibile. Questione di DNA, appunto.
Manager di iMAGE S sono Milena Longoni, Marco Diani, Paolo Longoni a cui si è affiancato recentemente Fabrizio Ricchetti dall’entrata nel gruppo di Next Imaging; i primi tre sono stati i soci e fondatori di questa azienda basata in Brianza, a Mariano Comense, in provincia di Como, leader nella distribuzione di componenti per la realizzazione di sistemi di visione e osservatorio privilegiato per individuare tutti i trend tecnologici in atto in quest’ambito.
Basata a Mariano Comense, in provincia di Como, iMAGE S è leader nella distribuzione di componenti per la realizzazione di sistemi di visione.
COLLABORAZIONI TECNOLOGICHE
Dalla condivisione di sapere alla certificazione di qualità, passando per nuovi prodotti adatti alle più diverse esigenze applicative, la crescita di iMAGE S ha radici nel dialogo costante con università, centri di ricerca, nell’associazionismo con altre imprese impegnate nello sviluppo di soluzioni e applicazioni innovative nel mondo industriale. È proprio in quest’ottica che nel corso del 2020 l’azienda brianzola ha stretto una partnership con Covision Lab, nuovo centro di competenza sull’Intelligenza Artificiale con sede a Bressanone, in Alto Adige. Composto da un pool di imprese italiane del settore tech che operano in più Paesi, questo hub verticale si pone l’obiettivo di velocizzare il passaggio di know-how dal mondo dalla ricerca a quello dell’industria, con un focus principale sulla Computer Vision, uno degli ambiti più promettenti dell’AI.
“In sostanza, si tratta di un consorzio di sette tech-company multinazionali, la cui missione è accelerare il processo di trasferimento di competenze dallo stato dell’arte scientifico fino all’utilizzo nella pratica. A quel punto le aziende realizzano le eventuali applicazioni industriali. iMAGE S è partner tecnologico di Covision Lab, che utilizza i nostri prodotti e sfrutta la nostra esperienza per lo sviluppo di tali soluzioni”, spiega Marco Diani, cofondatore di iMAGE S.
Marco Diani, cofondatore di iMAGE S, nel nuovo magazzino automatico.
LA CURA DELLE RELAZIONI
L’apertura al nuovo e la voglia di trovare nuove tecnologie e soluzioni da proporre al mercato italiano della Machine Vision, supportate da un solido bagaglio di competenza e da una profonda cura delle relazioni, sono da sempre il biglietto da visita di iMAGE S. “Spesso sono i produttori di prodotti molto interessanti tecnologicamente che si propongono ad iMAGE S per distribuire in ambito nazionale i propri prodotti: molte società si fidano della nostra serietà e della nostra competenza, ben comprendendo che un buon supporto in loco, soprattutto in un Paese come il nostro, può davvero fare la differenza”, spiega Marco Diani.
“Ideare nuove applicazioni richiede un lavoro di squadra che coinvolge fornitori di sistemi, sviluppatori di macchine e utenti finali. Ma prevede anche un dialogo con i centri di ricerca, le università, oltre alla capacità di creare sinergie con altre realtà impegnate nella realizzazione di nuove soluzioni per il mondo industriale, mettendo così a disposizione dei clienti i sistemi adatti alle più diverse esigenze. È questo il vero motore evolutivo della visione industriale”, dice Diani.
Sul fronte dei prodotti, tra le novità che caratterizzano l’offerta iMAGE S troviamo TeledyneDALSA GenieNano 45 e 67 Megapixel, le ultime nate della famiglia GenieNano.
LA FORZA DEL TEAM
“Abbiamo sempre creduto fortemente nella relazione con le persone. Nel 2020, per le ragioni che tutti conosciamo, non si è potuto partecipare alle fiere di settore e questo è stato alquanto penalizzante per il nostro lavoro. Lo smart working e le video-call, fondamentali in questo periodo, non hanno la stessa efficacia, inutile negarlo, degli incontri reali e del rapporto interpersonale. Non è un caso, infatti, che da quando abbiamo dato la possibilità ai nostri colleghi, tra mille attenzioni, di tornare dai clienti, gli ordini sono tornare a crescere (abbiamo stabilito un protocollo molto rigido a tutela di tutti i nostri collaboratori). Nel 2020, pur con tutte le limitazioni imposte dalla pandemia e alla diminuzione generale del lavoro, non abbiamo perso nemmeno un collaboratore. Tutto ciò perché crediamo fortemente nell’importanza strategica delle persone del nostro team, il vero elemento che fa la differenza. Sempre. In iMAGE S, oltretutto, abbiamo un turnover del personale molto basso e investiamo moltissimo nella formazione. In questa emergenza pandemica abbiamo puntato molto anche sulla sicurezza delle persone che lavorano con noi, stabilendo dei protocolli assai rigidi ma cercando, nello stesso tempo, di rendere il più confortevole possibile lavorare in azienda”, sottolinea Diani.
LMI Technologies Gocator 3210 e 3520 sono dei sensori snapshot per la ricostruzione di superfici 3D, utilizzabili in combinazione con un robot.
DOVE VA LA VISIONE?
Ma in che direzione sta andando il mondo della visione? Su questo punto Marco Diani è chiarissimo. “Premesso che la ricerca si concentra sui processi di acquisizione, ricostruzione e analisi 3D, sul controllo di qualità di superfici, analisi e modellazione di oggetti e scene tramite sistemi multicamera, per quanto riguarda l’hardware vi sono due possibili strade: la prima è l’estremizzazione delle performance, ovvero risoluzioni e velocità sempre più alte (ormai abbiamo a disposizione telecamere da 67 megapixel e oltre a prezzi abbordabili oppure telecamere lineari da 400 kHz). La seconda è un allargamento verso il basso: esistono tecnologie molto sofisticate a costi davvero contenuti, che certamente non risolvono tutti i problemi ma, per alcune tipologie di applicazioni, sono perfette. Parliamo, per esempio, delle misure tridimensionali. Già presenti sul mercato, oggi sono decisamente più performanti; assistiamo a una rapida espansione della piramide verso il basso in termini di quantità e verso l’alto in termini di tecnologia e prestazioni. Dunque, si tratta di un’espansione in entrambe le direzioni”, specifica Marco Diani.
MVTec Halcon 20.11 è la nuova release del software dedicato alla visione industriale: contiene una versione di OCR basato su Deep Learning.
A PROPOSITO DI AI E DEEP LEARNING
“Oggi si parla spesso di Deep Learning e di Intelligenza Artificiale: in alcune applicazioni si raggiunge anche il 98% di affidabilità. A mio avviso, però, le metodologie classiche verranno sempre più integrate tecnologie di intelligenza artificiale. Pensiamo per esempio al comparto del Food, nel quale le esigenze non sono così deterministiche ovvero non si deve avere la misurazione precisa ma piuttosto controllare che l’oggetto sia quello desiderato, abbia la forma richiesta e non abbia rotture o fuori standard”, spiega Diani.
TECNOLOGIE DI TRASMISSIONE e DATI EMERGENTI
In generale, per quanto riguarda le novità tecnologiche della visione digitale, si segnalano in particolare le telecamere ad alta risoluzione o con interfaccia Ethernet che lavorano a 5 Gb, con la possibilità di acquisire immagini a frequenza sempre più elevata. La combinazione di velocità e risoluzione permette di leggere oggetti in movimento come se fossero fermi e di eseguire quindi controlli di qualità o lettura di codici molto piccoli in impianti produttivi molto veloci.
Gocator 3210 e 3520 sono in grado di effettuare contemporaneamente sia operazioni di misura che di bin picking.
UNO SGUARDO AL FUTURO
“In Italia siamo bravi in moltissimi ambiti, cito ad esempio settori come il Packaging, il Food e il farmaceutico e iMAGE S ha la fortuna di operare in tanti comparti diversi; caratteristica che, soprattutto in periodi di crisi, è di grande aiuto.
Pensiamo dunque al 2021 in maniera positiva: c’è una ripresa, ma in questi primi sei mesi ci sono, e ci saranno, problemi legati alla consegna dei componenti. Noi vendiamo il componente finito, certo, ma le parti per realizzare il componente finito registrano tempi di consegna che arrivano alle 50 settimane… Sarà quindi un bel test per tutti - fornitori, distributori e clienti - superare questo ostacolo. Dal mio osservatorio di imprenditore italiano non posso che augurarmi professionalità, buonsenso e competenza da parte di chi ci governa, perché questi fattori sono davvero mancati nei mesi trascorsi”, conclude Marco Diani.
Professionalità, buonsenso e grande competenza, invece, non sono mai mancate in iMAGE S, che si è sempre mossa abilmente fra la ricerca di nuove soluzioni e le loro potenziali applicazioni, sapendo creare, in un ambiente straordinario e all’avanguardia, tutti i presupposti per lavorare all’insegna del progresso tecnologico.
FOCUS: PRODOTTI E TECNOLOGIE DI ULTIMA GENERAZIONE
Per le aziende e gli sviluppatori di sistemi interessati a scoprire gli ultimi trend nella Machine Vision, le soluzioni proposte da iMAGE S sono una “tappa obbligata” da tenere in considerazione.
Fedele alla propria mission, l’azienda ricerca costantemente prodotti di alta qualità e le più avanzate tecnologie per offrire le migliori soluzioni nell’ambito della visione industriale, medicale e scientifica. Da pochi mesi ha siglato una collaborazione anche con Opto, società tedesca che oltre 40 anni si occupa dello sviluppo e della produzione di moduli di misura calibrati che permettono di raggiungere precisioni elevatissime. “Opto è una realtà storica, fondata nel 1980: i loro strumenti sono precisissimi e di qualità assoluta. Cito, per fare un esempio, Opto Imaging Module, una camera con ottica, illuminazione ed elettronica integrate, progettate per ridurre il tempo di integrazione all’interno dei sistemi, che garantiscono un livello di intelligenza e facilità d’uso senza precedenti per ogni ambiente lavorativo, da macchine per misure a sistemi di testing o strumentazione per bioanalisi”, spiega Marco Diani.
Sul fronte dei prodotti, sono davvero molte le novità che caratterizzano l’offerta iMAGE S. A cominciare da TeledyneDALSA GenieNano 45 e 67 Megapixel, le ultime nate della famiglia GenieNano. Consentono l’acquisizione di immagini ad altissima risoluzione con un transfer rate eccezionale: sono infatti dotate rispettivamente di interfaccia 5 GigE e CoaXPress che permettono di raggiungere una velocità di trasferimento pari a 820 Megapixel e a 2 Gigapixel al secondo.
LMI Technologies Gocator 3210 e 3520 sono invece dei sensori snapshot per la ricostruzione di superfici 3D, utilizzabili in combinazione con un robot: sono in grado di effettuare contemporaneamente sia operazioni di misura che di bin picking. Segnaliamo infine MVTec Halcon 20.11, la nuova release del software dedicato alla visione industriale che contiene importanti novità, tra le quali una versione di OCR basato sul Deep Learning, un miglioramento del pattern matching per renderlo ancora più stabile in situazioni di basso contrasto e alto rumore, e il nuovo tool di Edge Extraction, basato anch’esso sul Deep Learning. ©TECN’È
OPTO Imaging Module, distribuita da iMAGE S, è una camera con ottica, illuminazione ed elettronica integrate, progettate per una produzione smart.