Giuliano Collodel è Managing Director di Turck Banner Italia dal settembre 2018.
Reduce da un positivo 2020, Turck Banner s.r.l. affronta il 2021 forte del cambiamento che è riuscita a completare, puntando su qualità di prodotti e soluzioni, persone e tanta concretezza.
di Simona Recanatini
L’eccellenza non è una competenza: è un atteggiamento. Fedele proprio alla politica della qualità totale e dell’eccellenza, non solo del prodotto ma anche delle soluzioni, del servizio e dell’affiancamento al cliente, Turck Banner s.r.l. è cresciuta ed è cambiata molto nel corso degli ultimi anni. Joint venture tra la tedesca Hans Turck e l’americana Banner Engineering, l’azienda si propone di offrire al mercato italiano applicazioni realmente all’avanguardia nel campo dell’automazione industriale. Un alto livello di innovazione, qualità e affidabilità dei prodotti e delle soluzioni offerte, un catalogo di prim’ordine: sono questi gli asset su cui punta la società guidata da Giuliano Collodel, che ne è Managing Director dal settembre 2018. “La filiale italiana di Turck Banner è cambiata profondamente negli ultimi tre anni, riuscendo a raggiungere ottimi risultati. Il più importante proprio nel 2020, dal momento che, con grande soddisfazione, abbiamo centrato l’obiettivo di budget che ci eravamo posti”, esordisce Collodel. “Bisogna riconoscere che fino al 2018 Turck Banner era una sorta di filiale secondaria, una filiale di supporto. Solo nel 2020 abbiamo finalmente assunto le sembianze della ‘vera’ Turck Banner Italia, frutto di una maggior presenza sul mercato e di importanti investimenti: un nuovo sito web, nuove persone, una struttura marketing interna e una struttura vendita con figure tecnico-commerciali. Tutto questo ha fatto confluire in azienda un know-how differente e più completo, con la possibilità di poter essere più vicini alle richieste dei clienti, offrendo loro un prodotto di alta qualità, che proviene da due multinazionali leader nel mondo dell’automazione sensoristica, che unite superano il miliardo di euro di fatturato, e che anche nel 2020 non hanno mai smesso di investire in ricerca e sviluppo”, sottolinea Collodel.
Roberto Roberti è Business Development Manager Sensors di Turck Banner.
UN’AZIENDA GRINTOSA
Nonostante il momento difficile legato alla pandemia, dunque, Collodel e il suo team sono riusciti a trasformare l’azienda in una realtà grintosa, molto ben inserita nel panorama italiano dell’automazione industriale. La formula che ha portato al cambiamento sarà adottata anche nel 2021: non mancheranno le nuove assunzioni, per ciascuna delle quali è previsto un importante piano di crescita, così come i nuovi prodotti, caratterizzati come sempre da un alto livello di innovazione. Per fare un esempio, Turck Banner supporta IO-Link sin dal suo inizio, senza dimenticare che tra i fondatori del consorzio internazionale IO-Link c’è anche la tedesca Hans Turck, una delle due case madri di Turck Banner Italia. “Quando sono entrato in questa società l’obiettivo era quello di triplicare il fatturato in tre anni. Ci siamo riusciti e l’obiettivo per i prossimi tre/cinque anni resta il medesimo. Per farlo, l’innovazione tecnologica e l’alta qualità dei prodotti che siamo in grado di offrire ai nostri clienti sono i punti fermi della nostra strategia. Ma in questo contesto, la mia parola d’ordine è comunicazione: all’interno del mio team, su questo punto, sono intransigente. Bisogna lavorare compatti, uniti, tutti vinciamo e tutti perdiamo. La comunicazione parte dalla logistica e arriva alla dirigenza. La nostra è una squadra di circa 25 persone, a breve saremo una trentina: vale la pena investire il nostro tempo in tavole rotonde, dove l’esperienza di ciascuno di noi è un piccolo tassello del puzzle che porta a creare la strategia finale. È molto importante, a mio avviso, ascoltare il feedback di chi lavora a stretto contatto con il cliente finale, perché riesce a percepire piccoli dettagli che fanno la differenza. Voglio sottolineare che il team è il nostro asset più importante: i tecnici parlano con i commerciali, questi ultimi parlano con la business unit che a sua volta dialoga con il management. Un grande lavoro di squadra dove la comunicazione e la trasparenza sono protagoniste. E tutto questo si riflette positivamente sul rapporto cliente”, evidenzia Collodel.
Il 2020 è stato un anno prolifero, in particolare, per il mondo dei sensori Turck Banner.
L’ESPERIENZA DELLA PANDEMIA
“In tutto questo, paradossalmente, il Covid ha reso ancora più unito il nostro team e ci ha dato modo di conoscerci meglio, sia sotto il profilo tecnico che umano. Anche se da remoto, durante il lockdown e l’emergenza abbiamo sempre lavorato e, per i nostri clienti, siamo stati sempre presenti. L’Italia intera non ha mai smesso di ‘marciare’, anche nei momenti peggiori, e questo è un grande punto di forza del nostro incredibile Paese. Non posso non riconoscere che il 2020 è stato comunque un anno faticoso: dalla sera alla mattina non si sapeva cosa sarebbe potuto succedere e questo ha creato molto stress. Riuscire a trovare dei momenti comuni di confronto e di svago, sulle nostre piattaforme di comunicazione e sociali, ci ha aiutati a comprendere che davvero stavamo vivendo tutti la medesima frustrazione. Ma non eravamo soli…”, spiega Collodel. “Ci siamo lasciati alle spalle un anno di fatica e di grande impegno. Devo sottolineare che se non avessimo condotto importanti investimenti nel 2019 e nel 2020 saremmo arrivati al 2021 stremati. Ma è fondamentale non smettere di investire quando le cose non vanno bene, per farsi trovare pronti nel momento in cui tutto si sistema. Spero che questo nuovo anno coincida davvero con la ripartenza. Dobbiamo essere consapevoli che lavorando bene i risultati non possono non arrivare. Anche se c’è di mezzo una pandemia, l’importante è crescere, anche di poco, ma continuare a crescere…”, conclude Giuliano Collodel.
Marco Terzi è Product Manager Lighting & PTL in Turck Banner Italia.
SENSORI SEMPRE PIÙ SPECIFICI
Sul fronte dei prodotti, il 2020 è stato un anno prolifero, in particolare, per il mondo dei sensori Turck Banner. I dipartimenti di R&S hanno lavorato per completare un percorso di reingegnerizzazione prodotti su tutte le linee di sensori cominciato qualche anno fa con l’avvento di Industry 4.0, confermando così il prestigio storico del marchio Turck Banner anche nei prodotti e nelle tecnologie di nuova generazione.
“La vicinanza ai clienti e alle loro esigenze ha portato Turck Banner ad essere pronta a soddisfare i requisiti attuali del mercato, che siano del settore della logistica, automotive, packaging alimentare e farmaceutico, così come nel mondo del processo e degli equipaggiamenti mobili. In questi anni abbiamo visto un’eccellente evoluzione nel mondo dei sensori. Componenti industriali che si trasformano da semplici periferiche in strumenti intelligenti in grado di comunicare e fornire informazioni aggiuntive, che ci permettono di ottimizzare i processi produttivi e conoscere meglio lo stato di salute dei nostri macchinari ai fini della manutenzione predittiva”, spiega Roberto Roberti, Business Development Manager Sensors. “Nei settori della logistica e intra-logistica oggi sono richieste linee sempre più veloci ed è necessario avere sistemi di tracciabilità e smistamento sempre più affidabili in grado di adattarsi ad ogni tipo di oggetto, pacco o imballaggio che transita lungo la linea. Oltre alle soluzioni standard, Turck Banner ha introdotto soluzioni specifiche per tali applicazioni, come lo speciale sensore laser Q5X Jam Detection in grado di intercettare autonomamente possibili inceppamenti e incastri di materiale lungo la linea. A queste si sommano le soluzioni innovative che riusciamo a fornire nel settore della lavorazione materiali, nell’automotive e nella robotica, grazie ai robusti sensori di rilevazione e posizionamento a tecnologia induttiva e ai precisi laser di misura e sensori a fibra ottica, i quali tutti oggi integrano tecnologia IO-Link, che fa diventare uno strumento di rilevazione intelligente anche un semplice finecorsa”, spiega Roberti.
Il design della serie PTL110 è ideale per una rapida installazione e un facile riposizionamento in caso di riconfigurazione.
LA SERIE PTL110
La serie PTL110 di Turck Banner rappresenta il più evoluto esempio di integrazione tra sensori ottici, indicatori luminosi/alfanumerici e pulsanti touch configurabili, assemblati in un’unica soluzione modulare, configurabile e scalabile. “Proponiamo un programma di produzione completo, modulare e versatile per tutte le applicazioni di indicazione e segnalazione luminosa per assistere gli operatori nei processi manuali di picking per assemblaggio industriale su stazioni di lavoro, stoccaggio componentistica, movimentazione merci per centri di logistica ad elevato flusso merci”, spiega Marco Terzi, Product Manager Lighting & PTL. “Il design della serie PTL110, con la sua gamma di accessori di fissaggio specifici, è ideale per una rapida installazione e un facile riposizionamento in caso di riconfigurazione. Dal punto di vista della gestione dei segnali, la funzionalità PICK-IQ, esclusiva di Banner, ottimizza la comunicazione Modbus riducendone i tempi di latenza su reti complesse”, conclude Terzi.
Maurizio Franzoso è Business Development Manager Safety Turck Banner Italia.
PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE PER DIAGNOSTICA AVANZATA
Con In Series Diagnostics (ISD), Turck Banner propone invece funzionalità diagnostiche facili da implementare per sistemi di sicurezza complessi. “ISD è il protocollo di comunicazione che semplifica l’accesso ai dati diagnostici di dispositivi in un sistema di sicurezza senza apparecchiature speciali o cablaggio dedicato.
Gli operatori saranno in grado di risolvere problemi dei sistemi di sicurezza delle macchine, prevenire i guasti del sistema e ridurre i tempi di fermo delle apparecchiature”, racconta Maurizo Franzoso, Business Development Manager Safety. “Questa tecnologia di nuova generazione è esclusiva per i dispositivi di sicurezza di Turck Banner, quali i controllori di sicurezza della serie SC10, gli interruttori di sicurezza RFID della serie SI-RF e i pulsanti di arresto di emergenza. I dispositivi compatibili con ISD raggiungono i massimi livelli di sicurezza. Prevenire significa ridurre drasticamente i tempi di inattività non pianificati e ISD offre alle imprese e agli operatori una visione più approfondita dello stato e delle prestazioni delle loro apparecchiature, rendendoli meno dipendenti da assistenze esterne per risolvere i problemi del sistema”, conclude Franzoso.
Con In Series Diagnostics (ISD) Turck Banner propone funzionalità diagnostiche facili da implementare per sistemi di sicurezza complessi.
FOCUS 1: COMUNICAZIONE MULTIPROTOCOLLO
PLC TBEN-L è il primo controllore industriale IP67 al mondo che offre un PLC CODESYS integrato e consente una connessione cloud e una comunicazione con diversi protocolli Ethernet allo stesso tempo, grazie alla sua tecnologia multiprotocollo. “La nuova modalità Dual MAC consente al modulo di stabilire una connessione alla rete di automazione tramite una porta e una connessione Internet separata in modo sicuro al cloud tramite la seconda porta”, spiega Luca Martini, Business Development Manager System Sales. “In alternativa, se non è richiesta una connessione Internet al cloud, è possibile la comunicazione in due reti Ethernet, ad esempio come dispositivo Profinet e come master Profinet, Ethernet / IP, Modbus TCP / RTU o CANopen”, conclude Martini.
Luca Martini è Business Development Manager System Sales Tuck Banner Italia.
FOCUS 2: MANUTENZIONE DA REMOTO GRAZIE AL CLOUD
Il produttore di macchine speciali Velco utilizza una soluzione di monitoraggio remota che sfrutta Turck Cloud Solutions per individuare le fonti di errore e monitorare i parametri di produzione. Il serbatoio pressurizzato, le pistole a rotore e gli impianti di iniezione di Velco sono impiegati negli altiforni, nelle acciaierie, nelle fonderie e nell’industria dei refrattari. Al fine di fornire un rapido supporto ai clienti in caso di malfunzionamenti, le macchine speciali sono dotate di una funzione di monitoraggio remoto. Poiché la soluzione precedente risultava obsoleta, Velco ne ha cercata una basata su cloud che consentisse l’accesso da remoto utilizzando PC o smartphone. Dopo un processo di selezione, è stata scelta la soluzione cloud di Turck, l’unica in grado di soddisfare tutti i requisiti. “I clienti vogliono supporto con la manutenzione a distanza”, spiega Klaus Küster, responsabile dell’ingegneria elettrica di Velco. Il modulo di monitoraggio remoto è stato progettato per eliminare le eccessive chiamate di richiesta di assistenza per linee di alimentazione chiuse accidentalmente o per la pressione di pulsanti di emergenza e allo stesso tempo aiutare nella risoluzione dei problemi di malfunzionamenti reali. Turck Cloud Solutions si è distinto per la facilità d’uso. “Il vantaggio principale è il fatto che potremmo accedere al controller della macchina direttamente tramite un PC o uno smartphone e persino controllarlo tramite Modbus. Altre soluzioni non potevano offrire questo plus” aggiunge. Con la dashboard del cloud Velco i dipendenti possono vedere le loro macchine elencate nella finestra di navigazione. Una mappa visualizzata con Google Maps indica la posizione delle singole macchine. Se un dipendente clicca su una delle voci nell’elenco, la dashboard fornisce una chiara panoramica di tutti i dati rilevanti. Oltre ad alcuni valori analogici come la pressione dell’acqua o il livello del materiale, vengono forniti anche indicatori digitali come lo stato di funzionamento o lo stato del pulsante di arresto di emergenza.
PLC TBEN-L è il primo controllore industriale IP67 al mondo che offre un PLC CODESYS integrato e consente una connessione cloud e una comunicazione con diversi protocolli Ethernet allo stesso tempo.
Fin dall’inizio, Turck ha attribuito la massima importanza alla sicurezza dei dati e delle comunicazioni. Diversi livelli di autorizzazione possono essere definiti individualmente per ogni macchina e utente, dai diritti di lettura elementari all'autorizzazione di scrittura, fino ai diritti di amministratore. Anche la comunicazione tra il gateway cloud TCG20 di Turck e il server cloud è crittografata tramite il protocollo cloud proprietario di Kolibri, che soddisfa i più recenti standard per il trasporto dei dati nel web (TLS 1.3, AES256). ©ÈUREKA!
La comunicazione tra il gateway cloud TCG20 di Turck e il server cloud è crittografata tramite il protocollo cloud proprietario di Kolibri, che soddisfa i più recenti standard per il trasporto dei dati nel web (TLS 1.3, AES256).