Incalzata da nuovi modelli di acquisto e nuovi comportamenti dei consumatori, la classica produzione fatica a rispondere alle richieste della domanda. L’immagine illustra, in estrema sintesi, le sfide odierne che richiedono cambi di formati e di lotti in tempi brevi.
B&R ci illustra come l’e-commerce e le campagne di marketing impattanti sui lotti in produzione, in un mercato in cui la naturale evoluzione porta ad avere diverse tipologie di confezioni, anche contenenti più prodotti diversi.
di Giuseppe Costa
Incalzata da nuovi modelli di acquisto e dai nuovi comportamenti dei consumatori, la classica produzione fatica a rispondere alle richieste della domanda. Un semplice dato: i lotti tipici di pochi anni fa erano di 300.000 pezzi, oggi sono passati a 10.000, 30 volte meno!
In termini di produttività, considerando un ritmo di 120 pacchetti al minuto, se prima era necessario un cambio formato dopo più di 40 h (5 turni lavorativi), adesso un lotto non dura un’ora e mezza. Il cambio formato è diventato strategico per mantenere il lotto remunerativo.
Ecco allora che quello che ci troviamo ad affrontare è un mercato dominato dall’e-commerce, dove la naturale evoluzione porta ad avere diverse tipologie di confezioni, anche contenenti più prodotti diversi.
La macchina adattiva secondo B&R deve includere quattro tecnologie fondamentali.
TECNOLOGIA INNOVATIVA
Ma come essere pronti a produrre un pezzo da spedire in giornata, invece che produrre un lotto da stoccare a magazzino? Non è certo possibile richiedere più velocità gli operatori o acquistare nuove linee che soddisfino tutte le possibili variabili.
Chi progetta le macchine automatiche vive oggi inseguendo le specifiche del cliente, correndo contro il tempo per progettare una macchina dedicata, per scoprire che, quando questa è pronta, dopo circa soli due anni, l’esigenza di chi l’ha acquistata è cambiata.
Non sembrerebbe esserci una via di uscita. È dunque il momento di guardare e adottare nuove tecnologie per fare un ulteriore salto tecnologico, qualitativo e strategico, ricercando soluzioni innovative. Siamo giunti a un punto in cui servono macchine e linee adattive, così flessibili da risolvere le sfide oggi note e le altre che ancora non si sono presentate.
I 4 PILASTRI DELLA PRODUZIONE ADATTIVA
Sono quattro, secondo B&R, le principali tecnologie che abilitano la produzione adattiva.
La prima è costituita dai track: sistemi di trasporto in fabbrica intelligenti, che sostituiscono il classico nastro con carrelli magnetici indipendenti. I track smistano i singoli prodotti su percorsi individuali, passando per stazioni di lavorazione specifiche al fine di dar vita a oggetti unici. Il sistema track è la dorsale che rende possibile una produzione adattiva.
La seconda è la visione integrata: oltre a garantire la qualità dei prodotti, quando è integrata nel controllo macchina offre informazioni in tempo reale, così da permettere una comprensione e un miglioramento del processo, sfruttando anche algoritmi di Deep Learning, Machine Learning o intelligenza artificiale.
I robot rappresentano la terza tecnologia abilitante: un elemento meccanico di movimentazione costruito senza sapere cosa dovrà fare. Cosa può garantire più flessibilità?
Infine, la simulazione e il digital twin sono il quarto pilastro tecnologico: consentendo una completa prototipazione virtuale del sistema, contribuiscono a ridurre i tempi e i costi di progettazione delle macchine e di programmazione della produzione in fabbrica.
Una panoramica sulle tecnologie abilitanti della macchina adattiva: tra queste figurano i track, la visione integrata, i robot, la simulazione e i digital twin.
Perché questo concetto di macchina adattiva funzioni correttamente, l’architettura di controllo di macchine e linee dev’essere integrata. Questa condizione è necessaria per poter orchestrare tutti gli elementi – logica di controllo, movimento, dati dai sensori, interfacce operatore, dispositivi di sicurezza, diagnostica e manutenzione, per citarne alcuni – in un unico ambiente di sviluppo e controllo. Operativamente significa avere una singola applicazione, un “cervello” e una singola rete.
I costruttori di macchine italiani sono noti nel mondo per la loro capacità di innovare e di adattarsi, e guardano a queste tecnologie non per sostituire le attuali macchine, ma per permettere ai loro clienti, la manifattura, di entrare in nuovi mercati con potenziate capacità e modelli di business differenti.
Realtà eccellenti del panorama nazionale, tra i primi ad adottare le tecnologie abilitanti per le loro macchine, sorprendono con usi e interpretazioni che nemmeno un fornitore tecnologico vivace come B&R avrebbe mai immaginato. ©TECNeLaB
Schematizzazione del Direct-to-consumer Marketing.