La tecnologia AIC applicata al giunto LP3 R+W in un banco prova.
La tecnologia AIC facilita la raccolta e l’analisi di grandi quantità di dati dai giunti prodotti da R+W. Il gruppo mette così a disposizione dei clienti un potente strumento di digitalizzazione in grado di creare un sostanziale vantaggio sul mercato.
L’Industria 4.0 sta cambiando la concezione alla base dei processi produttivi aziendali sotto ogni punto di vista, integrando nuove tecnologie finalizzate all’Internet of Things (IoT) durante tutte le loro operazioni. Un vero e proprio cambiamento epocale, che sta investendo ogni singolo processo aziendale e che spinge, giorno dopo giorno, lo sviluppo produttivo verso una maggiore automazione, manutenzione predittiva e un generale miglioramento dei processi.
Il contesto produttivo 4.0 ambisce a dare vita a una vera e propria “smart factory”, caratterizzata da un’avanzata digitalizzazione non solo dei puri processi di produzione, ma di tutte le dinamiche aziendali ad essi interconnessi.
In questo nuovo ambiente, R+W ha scelto di compiere una vera e propria svolta tecnologica e progettuale. L’azienda tedesca, che in Italia ha sede a Cinisello Balsamo (MI), ha infatti di recente introdotto nel mondo dei componenti di trasmissione la tecnologia AIC applicata ai giunti di propria produzione.
Tramite l’app di R+W è possibile assegnare le misurazioni di ogni rilevazione a una specifica uscita analogica del gateway.
Analisi dei big data
La tecnologia AIC è stata ideata nell’ottica specifica dell’IoT per aumentare la capacità e la qualità produttiva dei contesti alla quale viene applicata, nello specifico attraverso l’analisi di grandi quantità di big data raccolti da sensori in un reparto aziendale. Viene così garantita la visibilità in tempo reale degli asset di produzione per monitorarli ed eseguire operazioni di manutenzione predittiva, con lo scopo di ridurre al minimo i tempi di fermo macchina.
Nello specifico la tecnologia AIC è composta da un amplificatore di segnale per trasmettere i dati a un qualsiasi device con sistema operativo Android. L’AIC è dotato di un microprocessore di calcolo integrato: i dati raccolti possono essere visualizzati, analizzati e salvati all’interno dell’app R+W o esportati su file CSV.
Se si prevede la comunicazione dati via gateway è possibile assegnare tramite app le misurazioni di ogni rilevazione a una specifica uscita analogica del gateway stesso.
Utilizzando la porta seriale si può trasferire lo stream di dati a un computer: il gateway viene identificato come una porta seriale COM e può essere riconosciuto da diversi programmi come Serial Plotter, MATLAB, LabView e altri ancora.
L’app di R+W permette la rappresentazione dei dati misurati, relativi alle grandezze di coppia, velocità, vibrazione e compressione/estensione.
Condivisione in tempo reale
I dati rilevati dai sensori AIC vengono trasferiti secondo protocollo UART, un dispositivo hardware, di uso generale o dedicato, che converte flussi di bit di dati da un formato parallelo a un formato seriale asincrono o viceversa.
Attraverso questa configurazione la tecnologia AIC si rivolge direttamente ai principi dell’IoT, incidendo direttamente sulle capacità di condivisione e acquisizione di dati all’interno delle fasi produttive. Una delle caratteristiche principali degli ambienti di produzione abilitati all’IoT, all’interno dei quali ha luogo la realizzazione dei componenti smart, è la raccolta in tempo reale dei dati così come la loro condivisione tra le varie risorse (come il personale specializzato e i materiali impiegati) e tra il personale specializzato e i macchinari.
Protagonista a Parma
La tecnologia AIC è il centro dello spazio espositivo che R+W Italia allestisce all’evento fieristico SPS Italia, in programma a Parma dal 23 al 25 maggio. L’appuntamento annuale per il comparto manifatturiero italiano costituisce un’occasione privilegiata per conoscere i nuovi trend relativi all’automazione industriale.
In questo contesto è possibile entrare in contatto con le proposte che R+W sviluppa per il comparto industriale italiano, rivolte al raggiungimento degli obiettivi posti dall’Industry 4.0.
Una sfida che vede l’azienda di Cinisello Balsamo partire dall’ampia esperienza trentennale raccolta nel campo dei giunti e degli organi di trasmissione e che poi si è sviluppata in modo trasversale a molti settori strategici del comparto produttivo nazionale e internazionale: dalla produzione delle macchine utensili al packaging, dall’alimentare al siderurgico, fino ai banchi prova.
La tecnologia AIC applicata a un banco prova costituito da un motore marcia e un motore freno al fine di determinare e confrontare i dati relativi alla coppia applicata.
Dallo shopfloor verso l’alto
La tecnologia AIC sviluppata e realizzata da R+W non si rivolge unicamente al comparto produttivo di un’azienda attraverso la sua implementazione negli organi di trasmissione come i giunti. AIC si propone infatti di svolgere un ruolo di interconnessione tra il reparto di produzione e tutti gli altri settori dell’azienda, secondo i precetti dell’Industry 4.0.
L’automazione del processo produttivo, la produzione just-in-time e la creazione di prodotti unici implica da parte delle professionalità coinvolte all’interno dell’azienda, la capacità di gestire la complessità delle informazioni e di controllarle, sia che provengano dall’esterno che dall’interno del processo produttivo. Il Team di R+W Italia si propone così, attraverso la tecnologia AIC, di favorire la trasformazione digitale delle aziende e ottenere vantaggi competitivi nel proprio settore di riferimento. ©ÈUREKA!
La tecnologia AIC rappresenta la risposta di R+W Italia alle sfide lanciate dall’Industry 4.0.