Roberto Rota, General Manager di Atlas Copco Italia Divisione Utensili Industriali.
Leader nella produzione di compressori, attrezzature di ingegneria civile e miniere, utensili industriali e sistemi d’assemblaggio, Atlas Copco trae la sua forza ultracentenaria dal connubio tra solida tradizione e capacità d’innovarsi. Nelle parole di Roberto Rota, General Manager di Atlas Copco Italia Divisione Utensili Industriali, Tecn’è esplora i temi fondamentali che appartengono al DNA del gruppo.
di Anna Guida
“Solida tradizione e capacità di innovarsi: la forza della multinazionale è racchiusa nella conoscenza e nelle risorse per valutare con competenza i bisogni degli utilizzatori”, esordisce Roberto Rota, General Manager di Atlas Copco Italia Divisione Utensili Industriali, entrando così in medias res nel vivo dell’argomento dell’intervista: le ragioni che da oltre un secolo rendono la multinazionale svedese un gruppo industriale leader mondiale per la produzione di compressori, attrezzature di ingegneria civile e miniere, utensili industriali e sistemi di assemblaggio.
“Nell’intento di dare ulteriore valore aggiunto alla partnership, dalle proposte di Atlas Copco il cliente deve ricavare maggiore qualità, capacità produttiva e un migliore contributo ergonomico in totale sicurezza”, afferma Rota.
QUATTRO AREE DI BUSINESS, UN UNICO OBIETTIVO
Fondata nel 1873, Atlas Copco (www.atlascopco.it) ha sede a Stoccolma ed è presente in oltre 180 Paesi in tutto il mondo con un organico di più di 40.000 dipendenti. Offre soluzioni sostenibili per l’aumento della produttività dei clienti e si è strutturata in quattro aree di Business, ciascuna specializzata nella progettazione e produzione, e nella gestione di marketing, vendita, renting e assistenza di diverse linee di prodotto: compressori d’aria e generatori, attrezzature per ingegneria civile e miniere, utensili industriali e sistemi di assemblaggio. “La capacità di comprendere le esigenze degli utilizzatori, l’impegno nello sviluppo della qualità dei processi produttivi, la propensione all’innovazione tecnologica hanno guidato Atlas Copco nel corso di tutta la sua storia”, spiega Rota. “L’accurata formazione tecnica del nostro personale garantisce ai clienti l’affidabilità dei processi nella logica della Lean Production e risultati che durano nel tempo grazie all’impiego responsabile delle risorse, cioè a quella che noi chiamiamo produttività sostenibile”.
“Peculiarità principali della nostra cultura sono il miglioramento continuo dei prodotti e la focalizzazione sempre più specifica nei settori di mercato prioritari”, sottolinea Rota.
I CINQUE PILASTRI
“La sostenibilità e la garanzia di una crescita redditizia per noi e per i nostri clienti dipendono da cinque pilastri, cruciali per la strategia Atlas Copco. Parliamo di Presenza, Innovazione, Service, Eccellenza operativa e Risorse Umane. I successi futuri dipenderanno dalla capacità di gestire al meglio queste aree strategiche”, continua Rota. “Peculiarità principali della nostra cultura sono il miglioramento continuo dei prodotti e la focalizzazione sempre più specifica nei settori di mercato prioritari. La scelta di un’organizzazione definita da una matrice mercati-prodotti consente la disponibilità di personale dedicato allo sviluppo clienti con comuni necessità, facilita l’introduzione di nuovi prodotti e incrementa le occasioni per usufruire delle esperienze già vissute in altre applicazioni simili. Nonostante queste ultime siano le più varie, tale specializzazione assicura al cliente la massima competenza qualunque sia la richiesta. Leadership per noi significa creare risultati che durino nel tempo, e anche la produzione sostenibile rientra in questa nostra peculiare visione”.
I MERCATI TRAINANTI
“La condivisione con il cliente di strategie e obiettivi ci permette una penetrazione sempre più specifica nei segmenti di mercato prioritari in questo momento, quali l’automotive e la meccanica. I segnali di ripresa che vengono dal settore auto sono particolarmente importanti, perché l’industria automobilistica presenta sempre un’alta propensione all’innovazione e all’automazione dei processi”, continua Rota. “In generale in Italia i settori di mercato impegnati nell’esportazione stanno andando relativamente bene. In un quadro congiunturale altalenante, i comparti trainanti risultano essere Off-road, Power Generation e Green Energy. Anche l’industria meccanica sta dando incoraggianti segnali di ripresa. In attesa che anche gli indicatori riferiti ai restanti settori del mercato interno tornino a dare segnali interessanti, noi ci confermiamo sulle nostre posizioni seguendo la via della continuità e insistendo sull’evoluzione tecnologica, il lancio di nuovi prodotti e lo sviluppo di applicazioni in nuovi mercati”.
“I nostri specialisti accompagnano l’utilizzatore nel conseguimento della riduzione di sprechi e fermo macchina, contribuendo a tenere costanti i livelli di produttività per impianti già esistenti e per nuovi progetti”, evidenzia Rota.
ERGONOMIA, UN ARGOMENTO SENSIBILE
“La domanda di tecnologia si sta muovendo molto sul concetto di qualità, produttività sostenibile e costo del ciclo di vita del prodotto, un concetto quest’ultimo che ingloba anche il concetto di Service, inteso non solo come after market ma anche come supporto tecnologico allo sviluppo del prodotto per il cliente”, spiega Rota. “Anche l’attenzione all’ergonomia degli utensili è un trend sempre più sentito dagli utenti, che in noi trovano un partner da sempre impegnato sotto questo fronte. Il nostro primo trapano ergonomico è stato lanciato nel 1958: l’LBB33 rappresentava l’inizio di un nuovo approccio nei confronti degli utensili a mano. Il rapporto uomo macchina era ed è fondamentale per lo sviluppo dei nostri prodotti. Negli ultimi cinquant’anni l’ergonomia ha continuato a essere un aspetto determinante di tutta l’attività di ricerca, sviluppo e progettazione. Oggi un apposito laboratorio esegue prove, test e verifiche per valutare con certezza le caratteristiche del prodotto”.
UNA PRODUTTIVITÀ SOSTENIBILE
“Una nostra priorità consiste nel trovare nuovi modi per ridurre la quantità di energia utilizzata dai nostri prodotti e aumentare nel contempo la produttività in collaborazione con i clienti. Soluzioni alternative ed innovative nell’utilizzo e nella gestione degli utensili contribuiscono a diminuire il Total Cost of Ownership. Tutte le soluzioni sono progettate per funzionare efficacemente, prolungare la durata e ridurre i costi operativi, salvaguardando salute e sicurezza degli operatori: queste sono le caratteristiche distintive del marchio Atlas Copco”, conclude Rota. “Siamo, in sintesi, una realtà in grado di supportare l’efficienza produttiva e la sicurezza nell’ottica della sostenibilità ambientale. La nostra mission oggi è, dunque, quella di concentrarci sui temi fondamentali che appartengono al nostro DNA: innovazione e sviluppo tecnologico, interazione con i clienti, impegno per una partnership continua e duratura, sostenibilità”.
“Rispondiamo alla domanda tecnologica anche attraverso un’attenta politica di acquisizioni, che ci permette di acquisire competenze nuove e di offrire un portafoglio prodotti ancora più completo”, dichiara Rota.