La sede di Hilscher GmbH in Germania. Rappresentata nel nostro Paese dalla filiale Hilscher Italia s.r.l., sviluppa dispositivi volti a massimizzare l’efficienza e la robustezza delle comunicazioni nel mondo dell’automazione industriale.
Dal CAD alla realtà aumentata, dall’analytics alla manutenzione predittiva: attraverso due casi applicativi, a SPS IPC Drives 2017 Hilscher ha mostrato prodotti e soluzioni totalmente integrate per la Fabbrica Intelligente. Filiale italiana dell’omonima azienda tedesca, da oltre 30 anni sviluppa dispositivi volti a massimizzare l’efficienza e la robustezza delle comunicazioni nel mondo dell’automazione industriale.
di Leo Castelli
Da sempre attenta alle evoluzioni del mercato, Hilscher (www.hilscher.it) ha mostrato a SPS IPC Drives Italia 2017 le proprie competenze in ambito Industry 4.0 attraverso due esemplari applicazioni pratiche ubicate presso i propri stand al padiglione 3 e 4. La chiave dell’Industry 4.0, la connettività tra più linee o tra diversi impianti dello stesso stabilimento o ancor più tra diverse sedi e le più avanzate realtà IT, Cloud e Database, è in molti casi un terreno ancora inesplorato. Hilscher, che da sempre opera nel settore dei protocolli di comunicazione, offre la risposta a questa necessità, integrando prodotti e soluzioni in un’ottica di Fabbrica Intelligente.
Digitalizzazione di un centro di lavoro di Mandelli Sistemi: CAD, realtà aumentata, analytics e manutenzione predittiva a servizio del manufacturing.
APPLICAZIONI PRATICHE
In occasione di SPS IPC Drives Italia 2017 è stato possibile vedere in concreto le evoluzioni della piattaforma netIOT di Hilscher: dispositivi e funzionalità che permettono di ottenere una connettività avanzata tra i mondi OT e IT.
Nel padiglione 4, in collaborazione con Mandelli Sistemi, storico marchio piacentino nel mondo della macchina utensile dedicata al settore aeronautico, è stato presentato un centro di lavoro completamente digitalizzato, in cui progettazione CAD, realtà aumentata e manutenzione predittiva sono totalmente integrate. Nel padiglione 3, invece, Hilsher ha proposto il concept di un banco di test per tubi in vetroresina e kevlar prodotti da Saver Compositi. Attraverso quest’applicazione ha reso possibile osservare come una macchina interconnessa non solo permetta una tracciabilità sicura e flessibile della produzione e della sua qualità, ma anche un monitoraggio degli organi interni della macchina stessa. In altre parole: controllare la macchina “che controlla”. Da notare come i due casi applicativi siano completamente diversi tra loro, segno che i benefici dell’I4.0 sono realmente trasversali.
Infine, a dimostrazione dell’attenzione che Hilscher pone nei confronti dei clienti, l’azienda ha ospitato nel proprio stand la prestigiosa società di consulenza fiscale Warrant Group: grazie ai suoi esperti i visitatori hanno potuto conoscere gli ultimi aggiornamenti in materia di incentivi fiscali governativi.
Al fine di offrire classi di prestazione diverse per tutti i casi di utilizzo, Hilscher ha pensato a una completa famiglia di field controller: netX 52, 51, 100, 500, a cui si sono aggiunti i nuovissimi 90 e 4000.
COMUNICAZIONE INDUSTRIALE
La filiale italiana dell’omonima Casa tedesca propone al nostro mercato innovative soluzioni in ottica Industria 4.0. Ad esempio, per rispondere all’utilizzo crescente dei sistemi Ethernet real-time nelle applicazioni di automazione industriale, Hilscher ha realizzato netX, un controllore di rete a elevata integrazione, dotato di una nuova architettura di sistema, ottimizzata per la comunicazione industriale e un rapido time to market. Hardware e software sono forniti interamente da Hilscher: un unico produttore, quindi, in grado di fornire una risposta concreta all’esigenza di integrazione delle tecnologie di campo.
La famiglia di processori multi-protocollo NetX, presente da più di 10 anni sul mercato con diversi modelli, è stata progettata secondo criteri di massima flessibilità: un’unica soluzione intelligente, in grado di dialogare con tutti i protocolli di comunicazione più utilizzati, quali Profinet, EtherCAT, Ethernet/IP, Powerlink, Sercos, CANopen, Profibus, DeviceNet, IO-Link, Modbus RTU e TCP, Varan, ASCII, netScript e CC-Link.
A rendere ancora più flessibile netX, la possibilità per i costruttori di dispositivi di inserire le proprie applicazioni a bordo, con conseguente riduzione dei volumi e del numero di componenti. Rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato, netX offre, inoltre, una semplicità di integrazione molto più elevata, grazie alla CPU ARM che gestisce direttamente la macchina ai diversi stadi del protocollo.
La flessibilità e la versatilità di questo field controller consentono, quindi, la realizzazione di sistemi con tutti i più diffusi protocolli Fieldbus ed Ethernet real-time nel minimo spazio, nonché l’attuazione di infinite applicazioni in tutti i settori dell’automazione industriale: dal manufacturing ai trasporti, fino al processo.
Al fine di offrire classi di prestazione diverse per tutti i casi di utilizzo, Hilscher ha pensato a una completa famiglia di field controller: netX 52, 51, 100, 500 e i nuovissimi 90 e 4000. Tutta la gamma di soluzioni Hilscher, dai moduli embedded alle schede PC, fino ai Gateway, si basa su questa tecnologia e sugli stessi principi di flessibilità, versatilità e universalità.
netIOT® è la soluzione Hilscher che permette di mettere in comunicazione macchine diverse con ambienti IT e cloud differenti e che consente di acquisire, aggregare, manipolare, storicizzare a trasferire in maniera semplice le informazioni.
TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI
Come accennato in apertura di articolo, la partecipazione di Hilscher alla fiera di riferimento dell’automazione industriale, SPS IPC Drives Italia 2017 è stata caratterizzata, in particolare, dalla capacità di dimostrare che la “comunicazione tra macchina e cloud non è mai stata così semplice”. Come detto, oltre alla presenza al padiglione 3, nel proprio stand G047, nell’area dedicata al “Know-How 4.0” del padiglione 4, Hilscher ha contribuito alla presentazione di un innovativo caso applicativo di Industrial IoT.
Un progetto congiunto che ha visto l’adesione di altri importanti nomi quali Deda Group, Fandis, Mandelli Sistemi, Pneumax e PTC, volto a mostrare come i principi di Industry 4.0 possano essere integrati all’interno di tutte le fasi del processo di automazione industriale, dalla progettazione all’utilizzo della macchina, dall’analisi e raccolta dati in tempo reale all’elaborazione delle informazioni, secondo i modelli generati attraverso algoritmi di machine learning.
L’applicazione ha illustrato ai visitatori la digitalizzazione di una macchina utensile: più nel dettaglio, ha mostrato l’analisi dell’efficienza, il monitoraggio e la predizione delle criticità in cloud di un centro di lavoro a CNC. La raccolta dei dati avveniva direttamente da sensori e device Fandis e Pneumax a bordo macchina utilizzando la rete Profinet. Esperienze di realtà aumentata, collegate alla macchina e agli stati di operatività, permettevano una gestione ottimizzata dei flussi di informazione e delle attività di manutenzione in massima sicurezza. Sia la realtà aumentata che lo studio delle criticità meccaniche potevano essere correlati al CAD 3D di progettazione della macchina stessa: in altre parole, progettazione, modellizzazione, connettività e realtà aumentata risultavano totalmente integrate con il centro di lavoro, attraverso lo scambio di dati con un’intelligenza su cloud.
Il ruolo di Hilscher è stato quello di mettere in comunicazione, attraverso i propri prodotti netIOT®, la macchina con il cloud, consentendo lo scambio dati in tempo reale. netIOT® è, infatti, la soluzione Hilscher che permette di mettere in comunicazione macchine diverse con ambienti IT e cloud differenti e che consente di acquisire, aggregare, manipolare, storicizzare a trasferire in maniera semplice le informazioni.
Il visitatore ha potuto vedere con i propri occhi e constatare come l’integrazione dei mondi OT e IT rivoluzioni i tradizionali concetti di diagnostica e analisi dati, creando macchine in grado di analizzare e migliorare se stesse. ©tecnelab