Gli inserti Walter FP4 per lavorazione di finitura (Finishing), MP4 per lavorazione intermedia (Medium) e RP4 per lavorazione di sgrossatura (Roughing) con inserti positivi. Foto Walter AG.
Con nuova forma base positiva ISO P, Walter AG ha espanso il programma Tiger·tec Silver® con tre “grintosi” rappresentanti di questa geometria, spesso sottovalutata, che si esprime al meglio nelle applicazioni con pressioni di taglio ridotte e nei piccoli diametri. FP4, MP4 e RP4 sono i nomi delle tre nuove geometrie che lo specialista in utensili di precisione di Tübingen ha introdotto lo scorso mese di marzo.
di Guglielmo Lupini
FP4, MP4 e RP4. Questi i nomi delle tre nuove geometrie ISO P con forma base positiva che Walter (www.walter-tools.com), lo specialista in utensili di precisione di Tübingen, ha introdotto lo scorso mese di marzo nel proprio programma. Gli inserti a fissaggio meccanico per la lavorazione dell’acciaio sono disponibili nei collaudati materiali da taglio Tiger·tec Silver® WPP10S, WPP20S e WPP30S.
FINITURA AL TOP
L’inserto FP4 (dove “F” sta per “Finishing”), ottimizzato per la lavorazione di finitura dell’acciaio, offre qualità di finitura superficiale e controllo del truciolo ai massimi livelli, per garantire un’assoluta precisione. MP4 (dove “M” sta per “Medium”), per la lavorazione intermedia dell’acciaio, è il più versatile dei tre nuovi inserti ed è ideale per la lavorazione di materiali a truciolo lungo, quali ad esempio acciaio da costruzione St37 o altri acciai a basso contenuto di carbonio. La geometria è disponibile con due angoli di spoglia inferiore (7° e 11°), nonché in una versione con sinterizzazione e rettifica di precisione. L’angolo di spoglia inferiore da 11° consente la lavorazione di piccoli diametri. Rispetto alla sinterizzazione, la rettifica di precisione offre una precisione di sostituzione doppia, pari ad appena ±25 µm. L’RP4 (dove “R” sta per “Roughing”) ha un tagliente più stabile, concepito per la lavorazione di sgrossatura di componenti fucinati in acciaio o di croste di fusione. Questo inserto rappresenta la soluzione migliore laddove occorra il massimo volume di asportazione. Soprattutto le geometrie FP4 e MP4 sono state ottimizzate per creare trucioli corti, anche in caso di materiali a truciolo lungo come gli acciai da costruzione.
I dati su materiale da taglio, raggio e geometria, riportati al laser, riducono il rischio di confusione fra i vari inserti. Foto Walter AG.
UNA SCELTA CHE CONVIENE
Secondo Gerd Kussmaul, Senior Product Manager Turning, Walter AG, “Un inserto positivo ha da due a quattro taglienti, mentre uno negativo ne presenta il doppio. A prima vista, si potrebbe pensare a una minore economicità; invece, la forma base positiva offre molti vantaggi: ad esempio, minori pressioni di taglio e un taglio più dolce, per la lavorazione di piccoli diametri o di componenti molto lunghi e delicati. Tutto considerato, quindi, è una scelta che conviene. Sulle macchine multimandrino, ad esempio, le minori pressioni di taglio consentono avanzamenti superiori, oltre a un eccellente controllo del truciolo. In molti casi, gli inserti positivi sono perfino la soluzione al problema, come nel caso di piccoli diametri interni, dove sono utilizzabili a partire già da 8,5 mm. Inoltre, l’abbinamento fra Tiger·tec Silver® e le nuove geometrie assicura incrementi di prestazioni fino al 75%. Presso un nostro cliente statunitense nel settore automobilistico, in una prova sul campo con un inserto MP4 nel materiale da taglio WPP10S Tiger·tec Silver® abbiamo potuto lavorare simultaneamente 60 componenti rispetto ai 35 di un prodotto concorrente. Per di più, nella tornitura dell’accoppiamento interno si è resa necessaria una sola correzione dimensionale anziché cinque”.
LUNGHISSIMA DURATA
Gerd Kussmaul si sofferma ancora a descrivere i vantaggi dei nuovi inserti: “Le informazioni che prima si trovavano solo sulle confezioni degli inserti a fissaggio meccanico ora sono applicate su ogni singolo inserto positivo, come già avveniva per le geometrie negative. Materiale da taglio, raggio e geometria sono riportati al laser lateralmente sull'inserto, riducendo al minimo il rischio di confusione per l'operatore di macchina e, di conseguenza, anche i pezzi di scarto. Inoltre, i convenzionali cristalli in ossido di alluminio, data la struttura grossolana, si distaccano facilmente dal composto. Nel rivestimento Tiger·tec Silver®, i cristalli presentano un orientamento preciso, che ne rende più difficile l'asportazione. L’operazione decisiva, in fase di rivestimento CVD, è influire in modo mirato sull’accrescimento dei cristalli, in modo che aumentino parallelamente al piano di tranciatura. Successivamente, un post-trattamento meccanico converte in sollecitazione da compressione le sollecitazioni da trazione causate dai diversi coefficienti di dilatazione in fase di raffreddamento. Gli inserti durano quindi più a lungo, soprattutto nelle lavorazioni con tagli interrotti”.
Gerd Kussmaul, Senior Product Manager Turning, Walter AG. Foto Walter AG.