Il 2022 sarà l’anno della piena ripresa per i settori che utilizzano acciai speciali in Europa, ma la velocità sarà diversa. Nel frattempo, la congiuntura appare positiva, con prezzi e volumi in aumento. È quanto è emerso nel corso del webinar “Mercato & Dintorni” di siderweb, che, il 15 settembre si è svolto proprio sugli acciai speciali.
Nei primi sei mesi del 2021, ha spiegato Stefano Ferrari, Responsabile dell’Ufficio Studi siderweb, l’Italia ha aumentato i volumi di import ed export, con il primo che è tornato sopra i livelli del 2019, mentre il secondo deve ancora recuperare circa il 2%. Di conseguenza, è aumentato il peso delle importazioni di acciai speciali: l’import netto è passato da 381.000 t nel 2020 a 509.000 t nel 2021.
Quanto ai prezzi: “da dicembre 2020 a settembre 2021 le quotazioni degli acciai speciali rilevate da siderweb sono state in costante aumento, anche se negli ultimi due mesi con una spinta inferiore a quella che si è registrata in primavera”.
Nel primo semestre 2021, l’attività degli utilizzatori europei è cresciuta del 16,2% rispetto all’anno scorso e quella degli italiani del 34,9%. L’Europa ha chiuso l’anno con un +11%. Solo nel 2022 tornerà ai livelli di consumo del 2018, stando alle stime, con però notevoli differenze tra settori utilizzatori. “L’automotive e i mezzi di trasporto”, ha spiegato Ferrari, “rimarranno al di sotto dei volumi di tre anni fa, mentre la meccanica e la produzione di prodotti in metallo sarà su valori analoghi. Infine, costruzioni ed elettrodomestici faranno registrare un forte spunto”.
“La congiuntura degli acciai speciali, in generale, appare positiva, con prezzi e volumi in aumento. Anche nella seconda parte del 2021 e nel 2022 il mercato sembra indirizzato a un’ulteriore crescita, seppur con tassi inferiori a quelli degli scorsi mesi”, ha concluso Ferrari. “Resta da verificare quale sarà l’impatto di questo trend positivo sui prezzi, e come questo interagirà con quello, oggi in contrazione, delle materie prime”.
Dopo gli squilibri che hanno segnato il 2020, “lentamente il gap tra i costi di produzione e i prezzi di vendita si sta allineando”, ha detto Giovanni Bajetti, Direttore Commerciale, Marketing e Pianificazione di Acciaierie Venete, “o meglio, si stava allineando: negli ultimi mesi le cose si sono complicate, con l’esplosione dei prezzi dell’energia, con un raddoppio contabilizzato finora da inizio anno. Anche perché non esiste un ‘extra’ nei contratti legati all’energia. L’aumento non parrebbe congiunturale, ma destinato a durare per buona parte, se non per tutto il 2022. Il mercato resterà comunque tonico per un paio d’anni”.
Una descrizione che ha trovato d’accordo il CEO di ABS, Stefano Scolari. «Guardando al 2022, uno dei nostri obiettivi è quello di recuperare i maggiori costi, ma siamo comunque ottimisti”, ha detto Scolari. “Grazie agli investimenti, ABS cambia pelle ogni 2-3 anni, affrontando sfide sempre nuove. Grazie poi alla nostra integrazione con Danieli, disponiamo di tecnologie che ci permettono di lavorare affiancando i nostri clienti, tecnologie per le quali, negli ultimi 10 anni, sono stati investiti 980 milioni di euro”.
“Temiamo un rallentamento nel breve termine causa lo shortage dei semiconduttori, che sta già spingendo alcuni nostri clienti a ridurre un po’ gli ordini”, ha detto invece Roberto de Miranda, del Comitato Esecutivo di ORI Martin, riferendosi in particolare al mercato automotive. “La speranza è che la crisi rientri rapidamente; si sperava lo facesse già dopo l’estate, invece sembra più lunga del previsto. Ma il mercato c’è, è un problema di forniture”.
Nell’attuale contesto, il sistema bancario deve avere la “consapevolezza di non poter approcciare situazioni nuove con strumenti nati in epoche in cui la velocità e l’intensità dei cicli erano diverse da quelle odierne”, ha spiegato Stefano Vittorio Kuhn, Coordinatore Commerciale Territoriale Lombardia di BPER Banca. “È necessario immaginare strumenti che non siano quelli ordinari, sia per il finanziamento del capitale circolante che per gli investimenti che saranno necessari. Con gli specialisti della direzione Corporate Investment Banking, guidata da Marco Mandelli, stiamo per esempio ragionando su basket bond di filiera per individuare gli strumenti necessari”.