L’emergenza sanitaria in corso e la necessità di garantire anche in fabbrica le distanze interpersonali di sicurezza hanno spinto FAST assembler a ripensare rapidamente una fase della produzione, rendendola più resiliente. Come? Con una cella robotica collaborativa dotata di un braccio Universal Robots e la progettazione con il metodo della Lean Robotics!
“Nel quotidiano di un'azienda, ma in particolare di fronte a cambiamenti importanti e repentini come quelli di questo periodo, è importante saper reagire in fretta. L’impiego di nuove tecnologie come la robotica collaborativa e la stampa 3D, con una giusta metodologia (come può essere la Lean Robotics), può permettere di arrivare in fretta e in maniera efficiente a degli ottimi risultati, migliorabili nel tempo”.
Con le parole sopra riportate, il CEO di alumotion, Roberto Facchinetti, introduce l’esperienza di FAST assembler, un cliente che ha saputo guardare oltre e trovare la giusta quadratura tra le necessità produttive, il doveroso conseguimento di tutte le misure di sicurezza necessarie (in particolare in questa fase così delicata) e l’impiego degli operatori sulle mansioni a più alto valore aggiunto, sgravandoli dalle mansioni concettualmente più semplici, ripetitive e – proprio per questa ragione – spesso soggette a un certo rischio di errore.
All’interno del processo produttivo in questione, FAST assembler ha l’esigenza di incidere una lettera e un numero su un componente meccanico destinato al mondo HoReCa: serve posare il componente in una dima, tenerlo fermo con il dito e aspettare alcuni secondi, affinché la martellatrice passi a incidere.
Questo passaggio è stato svolto per lungo tempo da un operatore, ma l’intuizione di affidarlo a un braccio robotico collaborativo, ha permesso di ottimizzare tutta la procedura rendendola più fluida, più veloce e soprattutto più sicura, perché per tenere fermo il pezzo non è più necessario che gli operatori usino le dita, sottoponendole alle molte e continue vibrazioni prodotte dalla martellatrice.
Integrando un cobot Universal Robots e con il supporto costante dei tecnici alumotion, FAST assembler ha sviluppato una cella robotica in cui l’operatore ha l’unico compito di inserire i componenti in una dima orientata all’inizio della produzione; a quel punto il braccio robotico passa in autonomia a fare il pickup del pezzo, trasferirlo nella posizione dove avviene il processo di martellamento e avviarlo, e, infine, a portare il componente lavorato in una scatoletta di cartone dove, così modificato, viene rimesso a disposizione dell’operatore per le fasi successive della produzione.
Grazie a questa semplice soluzione, FAST assembler è riuscita a mantenere la medesima produttività di due operatori che dovevano lavorare fianco a fianco avvalendosi di uno solo e consentendo all’altro di occuparsi di fasi diverse della produzione.
Gli operatori che hanno testato questa cella robotica hanno trovato immediatamente confidenza con il nuovo layout produttivo e sono rimasti positivamente colpiti dalla semplicità con cui è possibile intervenire sul braccio robotico per riattivarne il movimento, per esempio dopo eventuali contatti accidentali.
Dopo aver sperimentato in prima persona come i cobot possono rendere l’ambiente produttivo sempre più possibile resiliente e sicuro, minimizzando i contatti senza impattare la produzione, in un confronto costante con i propri operatori, i tecnici di FAST assembler hanno iniziato a individuare nuove possibili ottimizzazioni, in grado di migliorare il più possibile l’attività produttiva, tenendo al centro la sicurezza e il benessere delle persone.