Marco Bossi, Group HCM Business Unit Leader and Managing Director Italy di Talentia Software.
Prima della crisi sanitaria dovuta al Covid, lo smart working era un’opzione che solo in pochi potevano prendere in considerazione, ma alcuni cambiamenti portati dalla pandemia sono destinati a durare. È quello che è successo proprio con lo smart working? Siamo di fronte a una modalità di lavoro sostenibile nel lungo termine? Le aziende saranno in grado di creare postazioni di lavoro efficienti anche da casa?
Gli HR manager si trovano di fronte a una grande sfida: gestire il lavoro da remoto senza inficiare sulla produttività e senza dover sacrificare l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Quanti trovano impossibile non controllare le notifiche e le e-mail, anche nel tempo libero? La linea di demarcazione tra lavoro e vita privata può essere molto labile quando si lavora da remoto.
In un rapporto redatto da PwC, l’azienda di consulenza analizza in termini di costi e benefici come un aumento del lavoro da remoto influenzi il benessere sociale complessivo. Le conclusioni dell’analisi indicano i seguenti benefici come i più importanti: riduzione dei costi, il lavoro da remoto fa risparmiare sia l’azienda che i dipendenti; aumento della produttività, senza viaggi inutili si risparmia tempo, le ore passate al lavoro sono più produttive e sono dedicate alle attività che danno un vero valore aggiunto; equilibrio migliore tra lavoro e vita privata.
In effetti si stima che, anche solo aumentando di un giorno a settimana il lavoro svolto da casa, l’azienda e i dipendenti risparmierebbero 3,9 milioni in più ogni anno. Inoltre, questo cambiamento potrebbe portare a una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente a 605,5 milioni di chilogrammi all’anno. Solo in Olanda, ciò costituirebbe una riduzione del 2% nelle emissioni totali del trasporto su strada.
Il processo di digitalizzazione sta cambiando il modo di lavorare delle aziende e, quindi, anche la gestione delle Risorse Umane. Tecnologia, big data e sviluppo dell’IA costituiranno una sfida in questo senso; snelliranno i processi, cambieranno la cultura aziendale e contribuiranno a creare uno spazio di lavoro efficiente.
Alcuni aspetti chiave per raggiungere un equilibrio tra smart working e vita lavorativa, che sono stati raccolti in un altro report PwC dal titolo “L’esperienza del lavoro da remoto”, sono i seguenti: stabilire una chiara divisione tra tempo personale e tempo lavorativo: favorire la costruzione di relazioni forti; garantire il successo con la comunicazione che diventa fondamentale; costruire una cultura di flessibilità per adattarsi alle esigenze di ogni individuo; assicurare che il performance management sia centrato sui risultati, non sulla presenza fisica; costruire relazioni basate sulla fiducia è fondamentale per una cultura forte e autonoma.
D’altro canto, l’implementazione di un HR software è essenziale per ottimizzare la gestione dei dipendenti da remoto e la comunicazione con loro. Sebbene sia davvero difficile quantificare il senso di appartenenza o la cultura aziendale, questi sono comunque aspetti che possono influenzare la produttività.
Talentia Software, azienda leader nello sviluppo di soluzioni per la gestione delle risorse umane e finanziarie per le imprese di medie e grandi dimensioni, supporta le HR con una soluzione HCM end-to-end dedicata, intuitiva e flessibile, per coinvolgere, sviluppare e motivare i collaboratori. Combinare la presenza fisica e il lavoro da remoto aiuterebbe a trovare il giusto equilibrio. La gestione dei team da remoto è possibile e dovrebbe essere un obiettivo chiave della gestione delle Risorse Umane. (Marco Bossi, Group HCM Business Unit Leader and Managing Director Italy di Talentia Software)