In mostra per alcuni giorni nella showroom della sede principale di Rimini di scm group (www.scmgroup.com), l’auto elettrica alimentata da pannelli solari Emilia 3, è un veicolo dalle caratteristiche eccezionali che ha già raccolto prestigiosi risultati nelle competizioni riservate a veicoli solari. Questa auto ha partecipato e rappresentato l’Italia al World Solar Challenge, disputato in Australia nel 2013, che rappresenta una sorta di campionato mondiale per veicoli solari a cui prendono parte le più prestigiose università del mondo (MIT, Berkeley, Cambridge, Stanford, Deft, Tokai e Toronto).
Nel corso del 2016, Emilia 3 ha collezionato importanti risultati come la vittoria del Moroccan Solar Race Challenge, il secondo posto alla Carrera Solar Atacama (Cile) e il terzo posto nella European Solar Challenge, una “24 ore” corsa sul circuito di Zolder, in Belgio. Qui la vettura dell’Università di Bologna, realizzata in collaborazione con importanti sponsor come la Regione Emilia-Romagna, ha conquistato il terzo posto, battendo una delle Tesla Model S in gara.
La gloriosa carriera di Emilia 3 sta terminando e si sta realizzando la nuova vettura, che nell’ottobre di quest’anno parteciperà alla World Solar Challenge in Australia con l’intenzione di stupire. Il rinnovato veicolo nasce dal progetto Onda Solare, il cui obiettivo è la creazione, in meno di due anni, di un’automobile solare dalle straordinarie innovazioni.
Rispetto a Emilia 3, la nuova vettura presenta un design del tutto differente, frutto di una gara internazionale, che ha portato alla creazione di una “cruiser” che potrà trasportare quattro persone con caratteristiche tecniche di altissimo livello. Il nuovo veicolo solare avrà una superficie di 5 metri quadrati, ricoperta da pannelli solari, peserà meno di 230 kg, potrà raggiungere i 120 km/h e avere un’autonomia di 500 km.
Onda Solare è un progetto che vede in prima fila l’Alma Mater Studiorum, affiancata da scm group, che hanno ricevuto l’appoggio della Regione Emilia Romagna e di altre realtà del territorio. In particolare, grazie ai laboratori CRIF e CSR del Gruppo scm è in corso la realizzazione, mediante i centri di lavoro scm Accord 40 fx e Accord 50 fxm, dei modelli poliuretanici fresati che serviranno a creare l’intera struttura del veicolo in materiale composito, costituito da fibre di carbonio. Il risultato, a cui mancano pochi mesi per arrivare ai primi test sulla strada, è eccezionale, considerato soprattutto che il progetto Onda Solare ha preso avvio solo nell’aprile 2016.
È stato possibile ammirare la Emilia 3, il cui consumo equivale a 0,15 l di benzina per 100 km, alla presenza dei responsabili di scm Group, il 2 marzo scorso a Rimini, giorno in cui è stato inaugurato il nuovo Tecnopolo dell’Università, in via Dario Campana.
Sempre nella sede principale di Rimini di scm group, il 23 febbraio scorso si è svolto il workshop “Flessibilità: il prossimo step dell’efficienza energetica industriale”, collegato ai risultati del progetto comunitario H2020 IndustRE, che si occupa di efficienza energetica e flessibilità produttiva. Il progetto vede coinvolti numerosi partner provenienti da diversi Paesi UE (WIP, Germania; Comillas, Spagna; VITO, Belgio; Imperial College, Regno Unito; BBH, Belgio; ECI, Belgio; SER, Italia; oltre naturalmente a scm Fonderie.
IndustRE ha identificato la potenziale flessibilità della richiesta elettrica industriale come una opportunità che – mediante modelli di business innovativi – può favorire la crescita e l’integrazione delle fonti di energia rinnovabile, riducendo, nel contempo, il costo delle forniture elettriche in campo industriale. In questo progetto le imprese “energivore” lavorano in sinergia con il settore delle energie rinnovabili al fine di identificare modalità di azione congiunte e situazioni vantaggiose per tutti.
Il workshop ha affrontato gli aspetti normativi del mercato italiano al fine di identificare il valore della flessibilità. È stato presentato il ruolo della automazione sostenibile come uno strumento reale per l’efficienza energetica e la flessibilità. Infine, sono stati discussi in dettaglio la metodologia e il case study industriale implementato in scm Fonderie.