Nella produzione di alimenti e bevande vengono impiegati sofisticati sistemi di automazione: questo sta rendendo sempre più evidente il problema della qualità dell’energia.
“La produzione di alimenti e bevande è sempre più a ciclo continuo, 24 h su 24. Per questo le linee produttive sono ora fortemente affidate a sofisticati sistemi di automazione, anche se questo sta rendendo più evidente il problema della qualità dell’energia, soprattutto in ambito alimentare”: Darcy Simonis, Vice Presidente del segmento Food & Beverage di ABB, ci spiega come, migliorando la qualità dell’energia, si può ridurre lo spreco di cibo in un settore dove spesso la produzione è a ciclo continuo.
“Gli alimenti sono delicati. Quindi, anche brevi interruzioni di tensione elettrica della rete, che bloccano i processi produttivi, possono portare a sprechi alimentari di ampia portata. L’interruzione di macchine per la produzione alimentare e la refrigerazione può significare grandi quantità di alimenti bruciati, rovinati o contaminati che, date le severe norme di salute e sicurezza alimentare, devono essere scartate. In un sistema produttivo h 24 questo può velocemente degenerare, poiché basta che un solo pezzo del sistema perda la sincronizzazione e non venga intercettato per sprecare grandi quantitativi di prodotto”, spiega Darcy Simonis.
“Le interruzioni dovute a bassa qualità di tensione possono provocare lo spegnimento di macchinari in modo non sicuro. Quando la qualità della tensione elettrica non è elevata, il flusso energetico è discontinuo e non alimenta correttamente i macchinari. Questi sono picchi improvvisi di corrente che provocano una caduta del voltaggio sull’impedenza della rete di approvvigionamento causando una variazione del voltaggio. E, purtroppo, queste cadute di tensione provocano danni ai macchinari, necessità di sostituire alcuni componenti, o persino gravi problemi di salute e sicurezza”, aggiunge Darcy Simonis.
“Ad esempio, se un convogliatore si blocca mentre sta infornando il pane, le forme di pane potrebbero prendere fuoco provocando gravi danni al nastro trasportatore e al forno e mettendo anche a rischio di incendio tutto l’impianto. Spegnimenti impropri di smart machine possono anche danneggiare sistemi interni, provocando disallineamento dei dati, errori e perdite di precisione”, illustra Darcy Simonis.
“Gli effetti negativi delle interruzioni di tensione si fanno sentire anche a livello economico. Secondo la Pan-European Power Quality Survey (un’indagine sulle conseguenze della bassa qualità dell’energia elettrica sulle industrie UE), le perdite annue dovute a una bassa qualità dell’energia elettrica ammonterebbero al 4% del fatturato. C’è da dire poi che questo dato è destinato a crescere con l’aumento dell’automazione, poiché le interruzioni di tensione avranno maggiore impatto sull’efficienza dei cicli produttivi”, sottolinea Darcy Simonis.
“I produttori di alimenti sanno che la riduzione degli sprechi alimentari è fondamentale per rendere solida l’attività. Il metodo principale per ridurre lo spreco di cibo è avere un buon controllo sui processi. In ogni caso, finché ci saranno forniture di energia ‘di basso rango’ a mettere i bastoni tra le ruote, i metodi moderni per migliorare il controllo tramite software e sistemi di supervisione avanzati non possono garantire l’efficacia attesa. E quindi la qualità dell’energia elettrica degli impianti deve essere necessariamente monitorata per evitare interruzioni inaspettate”, afferma Darcy Simonis.
“Le ricerche dimostrano che circa il 90% dei problemi legati alla qualità dell’energia che ha provocato disfunzioni a impianti industriali è dato da cali di tensione. Questo avviene quando il valore RMS della tensione si riduce dal 10 al 90% del suo valore nominale per massimo un minuto. Le cadute di tensione, di solito, sono provocate da eventi atmosferici quali forti venti, piogge abbondanti o copiose nevicate, ma possono anche scaturire da incidenti stradali e lavori edili. Tali cali di tensione possono provocare corto circuiti e sovraccarichi”, continua Darcy Simonis.
“Gli affari, purtroppo, non hanno alcun potere sul tempo atmosferico o sulle grandi opere e ci si deve quindi affidare ad altri metodi per proteggere i propri impianti. Gli stabilizzatori attivi di tensione, come la gamma PCS 100 di ABB, percepiscono le interruzioni di alimentazione, come i cali di tensione, e mettono in atto misure correttive per riportare la tensione ai livelli nominali. Questo consente una produzione priva di interruzioni, con riduzione dei tempi di fermo macchine non voluti ed eliminazione di sprechi alimentari provocati da guasti di sistema”, aggiunge Darcy Simonis.
“Se un impianto di imbottigliamento di bevande non protetto venisse colpito da un black-out, si potrebbero verificare ingenti danni a causa, ad esempio, del disallineamento tra gli ugelli di iniezione delle bevande e le bottiglie. Inoltre, come sappiamo, le formule per le bibite sono molto delicate e una perdita di precisione potrebbe influire sulle quantità dei singoli ingredienti alterandone il gusto del prodotto. Installando stabilizzatori attivi di tensione per gestire i vostri impianti potete essere certi di proteggere tutti i vostri processi”, riporta Darcy Simonis.
“Da quando il processo produttivo di alimenti e bevande si articola su un ciclo ininterrotto di 24 h, i produttori devono ricorrere a maggiori precauzioni sia per rendere sicuri gli impianti sia per mantenere la sicurezza dei propri operatori, riducendo nel contempo lo spreco alimentare. Non importa se imperversa un temporale o se stanno facendo dei lavori nelle vicinanze: se lavori con un provider come ABB che protegge la qualità della tua energia i tuoi impianti saranno sempre efficienti e operativi!”, conclude Darcy Simonis.
Darcy Simonis, Vice Presidente del segmento Food & Beverage di ABB.