Il volantino a tre bracci VB.839 si è aggiudicato l’IF Design Award 2019 tra 6.400 prodotti provenienti da 50 paesi.
Da sempre Elesa, azienda operante nel settore della componentistica meccanica, si è presa cura dell’estetica dei propri prodotti, riconosciuta con diversi premi. L’ultimo è il prestigioso IF Design Award, ottenuto per un volantino a tre bracci dal design unico ed ergonomico. Il volantino è stato scelto, fra oltre 6.000 prodotti provenienti da tutto il mondo, da una giuria di esperti internazionali sulla base di criteri quali grado di innovazione, unicità, facilità di utilizzo e attrazione estetica.
di Francesca Nebuloni
Il volantino a tre bracci VB.839 si è aggiudicato l’IF Design Award 2019 tra 6.400 prodotti provenienti da 50 paesi. La capacità di innovare e rinnovare si conferma ancora una volta vincente in casa Elesa. Il premio è uno dei più importanti riconoscimenti internazionali di design del prodotto che, dalla sua istituzione nel 1954, premia ogni anno i migliori prodotti secondo canoni stabiliti. Tra i criteri di valutazione, selezionati dai 67 membri della giuria di esperti internazionali, figurano il grado di innovazione ed elaborazione, l’unicità, la funzionalità, la sicurezza, l’ergonomia e l’attrazione estetica.
Con il corpo in tecnopolimero nero con finitura semi-lucida e calottina centrale nei 7 colori ELECOLORS®, il volantino VB.839 presenta un design unico, nato dalla sovrapposizione ideale di due triangoli ruotati di un angolo di 8°. La particolare forma ergonomica permette una più diretta applicazione della coppia di serraggio da parte dell’operatore, traducendosi nel massimo del comfort e della sicurezza nelle operazioni di serraggio.
Da sempre Elesa progetta i propri prodotti cercando la perfetta funzionalità e il meglio dell’ergonomia.
UN’ATTENZIONE STORICA AL DESIGN
I 40 premi di design industriale conquistati da Elesa, dal 1971 a oggi, hanno scandito il corso della sua storia. Anty Pansera, storico e critico del design, racconta la grande attenzione e la cura di Elesa verso la cultura del progetto: “Ogni singolo dettaglio, sia esso estetico o funzionale, è essenziale e può differenziare significativamente la percezione di un prodotto”. È proprio su questo principio che Elesa progetta da sempre i propri prodotti, cercando la perfetta funzionalità e il meglio dell’ergonomia nella creazione di componenti unici per il loro design e riconoscibili ovunque nel mondo. Una storia che risale ai lontani anni ’50, quando l’azienda monzese inizia una rivoluzione nella realizzazione di certi tradizionali componenti meccanici per macchine utensili.
“Questa innovazione prende le mosse da una precisa tendenza del mercato, che comincia a vedere macchine sempre più ergonomiche nel loro rapporto con l’uomo, ma anche esteticamente più accattivanti, in competizione con i vecchi macchinari (grigi o verdi e, comunque, piuttosto tristi), presenti nelle officine di quel periodo”: così Anty Pansera, Docente all’Accademia di Belle Arti di Brera e membro del CdA della Fondazione Museo del Design della Triennale, descrive l’interesse e l’attenzione che Elesa ha sempre dimostrato nei confronti del design.
“In un mercato tipicamente tecnico, che non dava alcuna importanza all’aspetto estetico di una parte meccanica, Elesa introduce il ‘design’, convinta che un componente meccanico, oltre a funzionare bene, può anche essere bello”, prosegue Pansera. Così motiverà la Giuria della XVII Edizione del premio Compasso d’Oro del 1994, l’assegnazione del prestigioso premio a due volantini di manovra serie ECW. 375 e EWW. 240: “Risultato di una concentrazione di morfologia estrema ed essenziale in un settore dove le soluzioni formali sono normalmente trascurate. Il cerchio viene focalizzato ed enfatizzato, fino a diventare qualcosa di metafisico”.
Una vocazione che si trasformò, nel corso degli anni seguenti, in una vera e propria missione pionieristica per l’epoca, resa possibile anche dalle particolari caratteristiche di stampabilità dei materiali plastici impiegati nella produzione, rispetto alle lavorazioni meccaniche di componenti in metallo (fusione, tornitura, fresatura, ecc.). È questo già un primo avvio a quello che sarà più tardi un movimento più ampio, che si caratterizza con l’introduzione nell’automotive, di componenti realizzati in tecnopolimeri, detto “metal replacement”: prodotti che erano tradizionalmente realizzati in metallo, iniziano a essere riproposti con materiali alternativi, come i materiali plastici termoindurenti in un primo tempo e i più recenti termoplastici, per arrivare agli attuali tecnopolimeri ad elevate prestazioni meccaniche e termiche, chiamati in gergo “Super-Tecnopolimeri”.
IL PRIMO VOLANTINO
“L’occasione per un’importante innovazione si presenta per caso quando, nei primi anni ’60, un cliente inglese si rivolge a Elesa per chiedere un volantino di manovra (all’epoca normalmente nella forma a razze, per consentire di impugnare la corona) che potesse ruotare anche in automatico in alcune fasi del funzionamento, trascinato dalla rotazione del motore senza rischi per la sicurezza dell’operatore”, racconta Anty Pansera, “La risposta ovvia di Elesa è un volantino a disco pieno, senza razze, per assicurare appunto una maggiore sicurezza di lavoro. Ma una forma tonda, piena, che poteva avere diametri sino a 200-250 mm e tutto nero, nel complesso si presentava con un aspetto “molto pesante”, esteticamente poco gradevole. Da questa considerazione nasce l’idea di Elesa di interrompere la pesantezza della massa nera con l’aggiunta di un elemento avente una funzione unicamente estetica: un anello piano di alluminio anodizzato mat, opportunamente proporzionato, tra il mozzo e la fascia esterna che di colpo, che illumina il volantino di una luce particolare per il contrasto e i riflessi di luce tra il colore nero lucido del volantino e l’alluminio anodizzato mat dell’anello”. Presentato al Design Show di Chicago nel 1971, il volantino riscuote subito un grande successo, aprendo improvvisamente il mercato a una nuova sensibilità: anche un componente con una funzione prettamente meccanica può anche essere “esteticamente bello”.
Un impegno che porta l’azienda a collezionare diversi premi negli anni: “Nel 1977 il volantino è premiato dalla giuria internazionale Die gute Industrieform IF ad Hannover per il suo ‘unico e distintivo design’, riconosciuto successivamente, più volte, dal Tribunale e dalla Corte di Appello di Milano cui Elesa farà ricorso contro più di un concorrente che tenta di produrre copie del prodotto originale Elesa”, continua Anty Pansera.
Il volantino a disco VDN.FP-SST di Elesa.
Negli anni a seguire, sotto l’impulso della grande disponibilità di materiali plastici nuovi e con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative e tecnicamente all’avanguardia, Elesa sviluppa un volantino a disco, serie VDS., che la giuria internazionale IF premia nel 1985 e inserito da quella del Compasso d’oro nella lista dei prodotti selezionati per l’omonimo premio nel 1987.
Un nuovo successo che spinge l’azienda a indirizzare i canoni della propria progettazione verso l’innovazione di certe forme tradizionali nella componentistica industriale, coniugando l’esigenza ergonomica e la funzionalità alla qualità estetica anche grazie all’uso del colore. Si instaura così un proficuo e lungo rapporto con Giorgio Decursu, un designer impegnato nella nuova cultura del progetto di macchine, esperto nel coniugare le esigenze ergonomiche all’efficienza e alla qualità estetica nella migliore tradizione del Design italiano.
ANCORA BELLEZZA, ANCORA RICONOSCIMENTI
Negli anni ’90 nasce la linea Ergostyle® con il preciso obiettivo di soddisfare le esigenze estetiche di nuovi mercati, che si aprono per la componentistica con applicazioni del tutto nuove. Non solo macchine utensili, dunque, ma anche attrezzature utilizzate nella società civile quali attrezzature ospedaliere, medicali, per il fitness, per l’ufficio, e dove l’operatore non è più il tecnico metalmeccanico specializzato ma il medico, l’infermiere, o chi frequenta una palestra. Come ricorda Anty Pansera: “si crea così un marchio discreto, costituito da cinque punti quante sono le lettere del nome Elesa, che rende i componenti di questa linea riconoscibili oltre che come prodotto di Elesa anche come elementi di design”.
Nel 1994 tutta la nuova linea Ergostyle® by Elesa ottiene la Segnalazione d’onore del Compasso d’oro e due dei suoi componenti conquistano il premio del Compasso d’oro. Nei decenni che seguono, l’impegno di Elesa si riconferma man mano con altri riconoscimenti da parte delle più autorevoli giurie internazionali di industrial design, tra cui la IF di Hannover, il Design Center Stuttgart di Stoccarda, il Good Design Award in Giappone e il Red Dot Award in Germania.
IL COLORE COME DISTINTIVO
Oltre alla linea Ergostyle®, nella gamma dei più tradizionali Standards Elesa trova origine una serie di elementi con inserti colorati o interamente colorati, disponibili in una particolare gamma cromatica: gli ELECOLORS®. I colori offrono varie possibilità di abbinamento al colore sociale del cliente, oltre a rappresentare un elemento fondamentale per distinguere in modo semplice e immediato le differenti funzioni dei componenti.
“La diffusione di questi nuovi valori nel mondo della componentistica delle costruzioni meccaniche ha reso nel tempo il marchio Elesa sinonimo di componenti di ‘design’ riconosciuto in tutto il mondo”, conclude Anty Pansera, Elesa rappresenta un’altra eccellenza del Made in Italy che continua a concretizzarsi in realistica inventiva e capacità di innovazione”.
Un concetto riassunto alla perfezione nella dichiarazione di apertura del catalogo dei prodotti Elesa: “Progettiamo i nostri prodotti ricercando la perfetta funzionalità e il meglio dell’ergonomia. Ma cerchiamo anche di creare prodotti unici per il loro design, riconoscibili ovunque nel mondo come prodotti Elesa. E molte volte ci siamo anche riusciti”. ©TECNeLaB
Il volantino a razze VRTP di Elesa.