Per meglio comprendere come muoversi all’interno del variegato mondo delle tematiche ambientali, UCIF è partita dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 e dai suoi 17 macro-obiettivi.
All’interno del proprio format We Talk, UCIF ha proposto tematiche dedicate all’acronimo S.M.A.R.T., tema del convegno del 28 maggio 2022, dove il mondo della finitura si incontrerà per confrontarsi sulle tecnologie più avanzate del settore.
di Marcello Zinno
Spesso il tema della sostenibilità è affrontato con un’accezione di marketing e con poco contenuto. Ci si imbatte in slogan, strategie di comunicazione e di posizionamento del brand o ancora in fenomeni e personaggi mediatici. Difficilmente si ragiona a fondo su come le aziende di oggi dovrebbero e potrebbero essere concretamente sostenibili, anche creandosi un vantaggio competitivo, perché i due fattori non sono sostitutivi, ma complementari. E allora tutto il tema della transizione verso tecnologie a ridotto impatto ambientale non passa solo per la capacità di intercettare risorse economiche dedicate (spesso pubbliche), ma si pone come fine per cambiare approccio produttivo e presentarsi con una nuova filosofia aziendale che porti diversi benefici.
VERSO UN MONDO MIGLIORE
È con questa mentalità che UCIF ha organizzato un incontro digitale, all’interno del proprio format chiamato “We Talk”, con la partecipazione di due esperti che hanno affrontato il problema con un occhio rivolto alle aziende e ai vantaggi aziendali nell’abbracciare scelte sostenibili. Perché se è vero che spesso i cittadini sono sensibili a questi temi, è anche vero che molti settori industriali non sanno ancora come coniugare l’attenzione verso l’ambiente con i vincoli economici che i mercati (ormai mondiali) impongono. Proprio per comprendere meglio come muoversi all’interno della giungla (anch’essa verde) dei temi ambientali, UCIF è partita dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 e dai suoi 17 macro obiettivi, che, insieme all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, costituisce la tabella di marcia per un mondo migliore e per il quadro globale di cooperazione internazionale in materia di sviluppo sostenibile e relative dimensioni economiche, sociali, ambientali e di governance. Per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda, l’Europa si è fatta promotrice di una serie di politiche e di obiettivi vincolanti, come la riduzione del 55% di emissioni di gas serra entro il 2030 e quello ancora più ambizioso di neutralità climatica dell’Unione entro il 2050, che passa necessariamente attraverso un processo di decarbonizzazione di ciascuno Stato Membro (declinato poi all’interno del PNIEC).
Gli obiettivi climatici per il 2030 tracciati per un mondo migliore in un quadro globale di cooperazione internazionale in materia di sviluppo sostenibile e relative dimensioni economiche, sociali, ambientali e di governance.
UNA CULTURA AZIENDALE SMART
Ma perché economicamente (e non solo per una responsabilità sociale) le aziende dovrebbero andare in questa direzione? Innanzitutto, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede che il 37% dei fondi venga destinato alla transizione verde, che costituisce una delle 6 missioni del piano, ma anche perché, attraverso modelli di business circolari, si possono creare diverse opportunità, come, ad esempio, il modello di simbiosi industriale (gli scarti di un’azienda potrebbero tradursi in risorse per un’altra,). A ciò si aggiungono delle misure atte a promuovere il diritto al riuso e alla riparazione e si andrà sempre di più nella direzione di prodotti disassemblabili per consentire il corretto smaltimento di ogni singola componente (ecoprogettazione). E come se non bastasse la sostenibilità diventerà anche una “cultura aziendale” per fare engagement su diversi livelli: di azionisti, perché in futuro nessuno vorrà investire in un’azienda che inquina; di dipendenti, perché le giovani generazioni sono attente al tema e non vorranno portare competenze in un’azienda non green; della strategia aziendale stessa, perché nessuna mission aziendale sarà più concepita se non si prevede un rispetto o una tutela dell’ambiente che ci circonda.
L’evento tenuto da UCIF sulla sostenibilità ha rappresentato un primo appuntamento che condurrà UCIF al “Convegno S.M.A.R.T. del 28 maggio 2022”, appuntamento in cui tutta la finitura si incontrerà per confrontarsi sulle tecnologie più avanzate del settore. ©TECNeLaB
Cinque linee di intervento che dovranno essere sviluppate in maniera integrata in materia di decarbonizzazione, efficienza, sicurezza energetica, sviluppo del mercato dell’energia e ricerca, innovazione e competitività.