MCM S.p.A. dalla sua fondazione, avvenuta 37 anni fa, ha conquistato una posizione di leadership nelle tecnologie di progettazione e costruzione di centri di lavoro e relativi sistemi di automazione, con rilevanti quote di mercato in diversi settori industriali.
L’incontro tra l’eccellenza tecnologica italiana e le capacità finanziarie di un robusto gruppo cinese dà nuova linfa alle prospettive di crescita dell’azienda piacentina MCM. Il riassetto del capitale sociale, avvenuto un anno fa con l’acquisizione da parte del colosso asiatico Rifa dell’80% delle quote, consentirà all’azienda di Vigolzone di penetrare con vigore nel grande mercato aerospace e automotive cinese, all’insegna della totale continuità con la storia di eccellenza tecnologica dell’azienda italiana. All’orizzonte c'è dunque un rilancio che apre prospettive di crescita per il costruttore di macchine utensili piacentino, come spiega il direttore generale Gian Luca Giovanelli.
di Anita Gargano
Gian Luca Giovanelli, ingegnere meccanico torinese con una lunga esperienza in aziende del settore delle macchine utensili, da circa un anno è direttore generale di MCM (www.mcmspa.it), da quando cioè il gruppo cinese Rifa, attraverso la società produttrice di macchine utensili Zhejiang Rifa Precision Machinery, ha acquisito il controllo dell’azienda di Vigolzone, aprendo per l’industria piacentina un nuovo capitolo della sua storia. È lui a tracciare per Tecn’è una linea tra passato e futuro di quest’azienda. “MCM è nata nel 1978 dall’intuizione e dal coraggio di ex dipendenti SECMU che decisero di mettersi in proprio. La corretta valutazione delle future esigenze dei mercati e la conseguente efficace definizione delle linee di prodotto offerte hanno garantito una solida crescita all’azienda. I fondatori, tutti dotati di grande preparazione e competenza nel settore, hanno sempre privilegiato l’elemento tecnico e operativo, con l’obiettivo di assicurare l’effettiva soddisfazione dei clienti; una filosofia che ha certamente pagato, come testimoniano i numerosi successi aziendali nel corso degli ultimi 40 anni. I centri di lavoro MCM si sono così affermati sia sul mercato nazionale che su quello internazionale, soprattutto in Francia, Germania, Spagna e USA”.
Impianto MCM FMS robotizzato.
I PUNTI DI FORZA DEL MADE IN ITALY
“Il nostro punto di forza è senza dubbio la solida base progettuale, tecnologica e realizzativa di tutte le linee di prodotto, elementi di base sui quali si innesta una forte e reale attitudine alla flessibilità: in MCM ogni progetto è seguito con la massima attenzione da team dedicati; anche le minime esigenze del cliente trovano una soluzione e una risposta e le personalizzazioni, quando necessarie, sono sempre prese in considerazione. Le diverse soluzioni di automazione consentono un’aggregazione delle singole macchine in sistemi di produzione con altissimi livelli di efficienza e flessibilità. Oltre all’implementazione di impianti completi, MCM possiede anche risorse e competenze dedicate allo sviluppo di processi, sia in campo automotive che aerospaziale”, spiega Giovanelli. “I principali settori applicativi dell’azienda sono, in misura sempre più marcata, quelli in cui il modello produttivo del cliente presuppone elementi concreti di flessibilità, uniti alle consuete aspettative in termini di precisione, produttività e affidabilità delle macchine, caratteristiche ovviamente fuori discussione. Tutto ciò significa avere, oltre a macchine utensili di base altamente performanti, la possibilità di definire soluzioni che soddisfino pienamente i requisiti del cliente, attraverso un’ampia gamma di sistemi di automazione, prevalentemente di nostra concezione, che consentono un’automatizzazione flessibile della produzione, con l’integrazione di macchine di diversa tipologia e provenienza”.
Impianto MCM FMS Jet Five per la lavorazione del titanio nel settore aerospace.
UN’OPPORTUNITÀ DI CRESCITA
“I soci storici hanno valutato positivamente nel tempo le opportunità di crescita connesse a una maggiore globalizzazione dell’azienda. Rifa Precision, decima azienda cinese per importanza nel settore delle macchine utensili e quotata alla borsa di Shenzhen, aveva la necessità di acquisire maggiori tecnologie per poter sfruttare le nuove opportunità di mercato. Da questi punti di partenza è nata l’iniziativa di unire MCM al gruppo Rifa, con la possibilità di creare forti sinergie finanziarie, di marketing e di sourcing”, prosegue Giovanelli. “Lo sviluppo della partnership è stato fin dall’inizio basato sulla volontà della società piacentina MCM di dare continuità alle caratteristiche strategiche, tecnologiche e di marketing che l’hanno sempre caratterizzata nei suoi 37 anni di vita. Non sono previsti infatti elementi di discontinuità di nessun tipo: restano in Italia la sede e l’operatività e non sono attese forme di riduzione della capacità produttiva, anzi ci aspettiamo di poterla incrementare. Questa nuova partnership italo-cinese, dopo un anno dalla sua costituzione, conferma quindi di essere una grande opportunità di crescita per le due realtà industriali, con concrete possibilità di ulteriori rilevanti miglioramenti delle complessive performance”.
I PRIMI RISULTATI
“L’evoluzione della nostra azienda procede così come era stata pianificata, i risultati raggiunti sono infatti soddisfacenti: il 2015 si chiuderà con un rilevante incremento del fatturato rispetto al 2014, superiore ai 60 milioni di euro. Il mercato ha recepito con favore il nuovo assetto, riconfermando la tradizionale fiducia e cogliendo le grandi possibilità che si sono aperte”, continua Giovanelli. “Queste possibilità riguardano le nuove opportunità commerciali che MCM potrà vantare sul mercato cinese, per il quale è stata creata una filiale commerciale, e il consolidamento della sua presenza su altri mercati, in primis quello italiano e francese, dove sono attivi interessanti progetti in diversi settori, dall’aerospace al settore energetico, dove vantiamo posizioni di leadership tecnologica. Altri mercati importanti per l’azienda piacentina sono quelli in cui MCM è già presente con proprie filiali tecnico-commerciali, ovvero USA, Germania, Russia”.
Area di lavoro con Testa Tilting.
SOLIDE RADICI SUL TERRITORO
“In un mondo sempre più globalizzato, crediamo che sia più importante la componente industriale connessa al territorio piuttosto che l’origine del capitale investito. MCM intende tenere radici ben piantate a Vigolzone, considerata base per consolidare e sviluppare. I dipendenti del gruppo sono circa 240 e l’intenzione è quella di crescere, anche dal punto di vista occupazionale. Molti elementi contribuiscono ad avere trend in crescita anche nei prossimi anni: stiamo operando per consolidare tutti gli elementi positivi e per introdurre quelle componenti manageriali necessarie ad un ulteriore aumento della competitività”, spiega Giovanelli. “Come è sempre stato nel DNA dell’azienda, contiamo molto sui giovani. Abbiamo istituito canali ci cooperazione con l’ISII Marconi di Piacenza e con il Politecnico di Milano, per avviare percorsi di conoscenza reciproca che portino i ragazzi a conoscere le realtà industriali fin dalla scuola. Siamo convinti che questo sia molto importante, anche per contribuire a individuare e far crescere in loro quelle competenze che risultano poi determinanti nel mondo del lavoro”.
MCM i.TANK multitasking Testa Tilting (tornitura verticale).