Il Museo Nicòlis (www.museonicolis.com) di Villafranca di Verona, simbolo di innovazione industriale, ha fatto da cornice alla come seconda tappa di “Industry 4.0, la voce di chi produce” organizzata da Festo (www.festo.com).
Lo scorso 9 novembre sono stati presentati nuovi case study ed esperienze già operative in Italia, impatti tecnologici e implicazioni organizzative, nuove modalità di lavoro e competenze relative a Industry 4.0.
A seguito del successo della precedente edizione di marzo, Festo ha deciso di organizzare un secondo appuntamento dedicato al punto di vista dei protagonisti della nuova rivoluzione industriale in atto, attraverso le testimonianze di chi studia gli scenari, di chi sviluppa la tecnologia, dei costruttori di plants & machines e dell'industria manifatturiera. Oltre 250 tra imprenditori, manager e professionisti hanno preso parte alla giornata.
Il convegno ha fornito uno spaccato a 360° di quello che potrà essere il mondo industriale nei prossimi 10 anni. Internet of Things, le Smart Factories, i sistemi cyber-fisici e i Big Data stanno spingendo il progetto del futuro: le soluzioni devono essere quindi sempre più rapide, articolate, flessibili e intelligenti. Cresce di conseguenza l'esigenza di maggiore disponibilità, efficienza energetica e produzione just-in-time. I prestigiosi relatori invitati da Festo hanno declinato le proprie testimonianze fornendo risposte ed esperienze concrete sulle diverse facce dell’Industry 4.0 per il settore manifatturiero e su come impatteranno nella pratica sulle performance di business, su cosa cambierà realmente in Italia e su come si stanno muovendo i costruttori di macchine e impianti per soddisfare le aspettative delle aziende produttrici.
Ad aprire i lavori sono stati Giampiero Bighiani, General Manager, Festo Industrial Automation, e Alessandro Enna, Direttore della Festo Academy Italia.
Nel suo intervento “Verso Industria 4.0: ma in quale direzione?”, Alessandro Torsoli, Presidente di AIDAM - Associazione Italiana di Automazione Meccatronica, ha parlato di Industry 4.0 come chance per il rilancio del manifatturiero italiano, un settore cruciale con il suo 15% di peso sul PIL e un giro di affari intorno ai 900 miliardi di euro, che dà lavoro a 4 milioni di addetti. Incremento della flessibilità, miglioramento della velocità di produzione, miglioramento della qualità del prodotto, aumento della produttività – con l’obiettivo di creare valore per il cliente, azienda o consumatore finale che sia – sono le aspettative che Torsoli ha richiamato.
Claudio Coradeschi, EMEA Industry Value Engineering di SAP Italia, ha parlato della personalizzazione di prodotto attraverso il connected manufacturing, illustrando diverse applicazioni concrete, come quella in Trenitalia per la manutenzione dinamica del Frecciarossa 1000, che ha permesso, grazie all’estrazione e all’analisi dei dati del treno, di risparmiare fino al 10% delle spese di manutenzione. In ambito manifatturiero, invece, SAP ha contribuito a innovare la linea produttiva in Ebm-Papst, arrivando al controllo attivo del processo, alla tracciabilità e all’eliminazione della carta.
L’esperienza del Festo Technology Plant a Scharnhausen in Germania è stata raccontata da Stefan Schwerdtle (Vice President Production Factory Scharnhausen, Festo AG). Il nuovo stabilimento, realizzato per vincere la sfida della competizione globale e rispondere al meglio alle esigenze dei clienti, ha introdotto numerose innovazioni: l’automazione intelligente, la Lean production, una nuova efficienza energetica oltre alla formazione e riqualificazione dei collaboratori.
Nella tavola rotonda dedicata alla voce dei Plant & Machines Builder sono intervenuti Ugo Ghirardi, Product Line Director Europe, Comau, e Andrea Annovi, Chief Technical Officer, System Electronics. A conclusione del convegno, l’intervento di Bruno Carminati, Senior Consultant Area Operations and Supply Chain, Festo Consulting sul tema “La supply chain e la fabbrica snella nella quarta rivoluzione industriale”, e la tavola rotonda: La voce dei Manufacturer alla quale hanno preso parte Pierluigi Petrali, Emea manufacturing R&D manager Whirlpool, e Nicola Salandini, plant manager Rittal.
Nell’occasione, gli ospiti hanno potuto toccare con mano Industry 4.0 scoprendo dal vivo il Multi-Carrier-System di Festo: un nuovo sistema di trasporto per l'intralogistica a motore lineare sviluppato in collaborazione con Siemens e – come novità assoluta – H-Gantry, una piccola linea di assemblaggio per la fabbrica 4.0.
Festo sta svolgendo inoltre un ruolo fondamentale all'interno della Industry 4.0, con una particolare attenzione a diversi aspetti: politica e standardizzazione; prodotti e tecnologie, con soluzioni complete di automazione meccatronica; formazione continua e aggiornamento professionale; interazione uomo-macchina.
L’azienda si conferma pioniera nelle tecnologie innovative 4.0, realizzando prodotti all’avanguardia per la connessione sistematica e integrata nella gestione dei flussi informativi, dei materiali e dei processi aziendali, dalla progettazione alla manifattura, fino alla supply chain.