Si è chiusa sabato 26 ottobre Mecha-Tronika (www.mechatronika.it), la mostra delle intelligenze per la produzione industriale, in scena nel quartiere espositivo di fieramilano. Dedicata ai sistemi e alle tecnologiche capaci di ottimizzare la gestione di macchine, processi e impianti, Mecha-Tronika, è stata organizzata da EFIM-Ente Fiere Italiane Macchine e Fiera Milano, e promossa dai rappresentanti ufficiali dei settori in mostra: AIDAM, associazione italiana di automazione meccatronica; ASSODEL, associazione nazionale fornitori elettronica; IMVG, Italian Machine Vision Group; GISI, associazione imprese italiane di strumentazione; SIRI, associazione italiana robotica e automazione; Ucimu-Sistemi per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione.
L’interesse per l’offerta proposta dalle 180 imprese presenti a Mecha-Tronika e disposta su una superficie totale pari a 8.000 metri quadrati è dimostrata dall’affluenza di pubblico: nei quattro giorni di manifestazione 5.712 visite, di cui 158 stranieri e 558 studenti, sono state registrate direttamente ai tornelli di Mecha-Tronika, cui è ragionevole aggiungere circa 2.000 visite non registrate, provenienti da Vitrum, manifestazione dedicata alle macchine per la lavorazione del vetro in scena nei padiglioni adiacenti. La concomitanza con Vitrum ha prodotto una proficua sinergia tra le manifestazioni e permesso al pubblico presente in fiera la visita a due eventi che, considerato il focus, risultano perfettamente complementari.
Al di là dei numeri, la soddisfazione degli espositori intervistati conferma l’interesse per un settore, quello della meccatronica e dell’automazione, relativamente giovane e che, in Italia, prima dell’avvento di Mecha-Tronika, non aveva una mostra di riferimento. Inoltre, una chiave di successo di questa prima edizione di è stato il perfetto mix tra imprese già affermate e nuove realtà agli albori della loro storia. In particolare la partecipazione di “nuovi espositori”, come i numerosi Incubatori, gli spin off, le start-up e i centri di ricerca presenti all’interno dell’area Open Academy, ha creato un nuovo flusso di visitatori in rappresentanza di realtà finora non accreditate presso le aziende espositrici, il che la dice lunga sulle potenzialità dei settori che sono lambiti “dall’approccio meccatronico”.
Nonostante la debolezza del mercato interno, l’esordio della manifestazione è stato senza dubbio positivo, come confermano gli espositori intervistati che hanno rilevato la presenza di un pubblico interessato e altamente profilato rispetto ai prodotti in mostra. “Del resto”, hanno commentato gli organizzatori, “sono ampi i margini di sviluppo per questa manifestazione che racconta di un settore in continua espansione, capace di proporre soluzioni applicabili alla quasi totalità dei settori industriali: dall’automotive alle macchine e impianti per la lavorazione dei metalli, dall’elettrotecnica-elettronica alla farmaceutica, dalla cosmetica al medicinale, dall’alimentare al confezionamento, dalla chimica alle materie plastiche, dall’ottica ai componenti per arredo, dal trasporto alle telecomunicazioni”.