Biagio Scalone, Business Leader in Italia della Business Unit Nidec Drives, di cui Control Techniques è parte.
Con la sua proposta tecnologica, Control Techniques è in grado di coprire tutte le esigenze delle aziende manifatturiere che puntano alla produttività, alla sostenibilità e alla resilienza in un’ottica di transizione 5.0.
di Riccardo Oldani
La transizione 5.0 traccia un nuovo percorso per le aziende manifatturiere. All’indomani della convergenza delle tecnologie che hanno facilitato la rivoluzione 4.0, fondata sulla digitalizzazione delle imprese, è sempre più evidente che l’automazione intelligente non può essere fine a sé stessa. Oltre ad accrescere produzione e fatturati deve contribuire a rendere l’industria più sostenibile, incentrata sull’uomo e resiliente, cioè in grado di superare le difficoltà poste dal mercato, dalle catene di approvvigionamento o dalle trasformazioni tecnologiche e sociali.
Per dimostrare che questo percorso è possibile servono i buoni esempi di imprese che hanno avviato già da tempo la svolta 5.0, sia per trasformare la loro organizzazione sia per sviluppare prodotti innovativi. Control Techniques è tra queste. Parte integrante della Business Unit Nidec Drives, l’azienda è tra i leader nella progettazione e costruzione di drive in grado di gestire qualsiasi motore elettrico impiegato nelle industrie. In Italia è attiva con una sede che conta una sessantina di persone, coordinate da Biagio Scalone, Business Leader dal 2019.
Nell'ultimo triennio l'azienda ha registrato una continua crescita di fatturato. Ciò anche grazie alla continuità delle consegne che ha saputo garantire ai clienti nei periodi di shortage dei componenti.
UN NUOVO SCENARIO
Abbiamo incontrato Scalone nella sede di Nidec Drives Italia, ad Assago, alle porte di Milano, proprio per farci raccontare l’evoluzione 5.0 del Gruppo, parte di una strategia maturata dall’attenta valutazione del mercato, dell’evoluzione tecnologica e dei trend sociali e geopolitici. La partecipazione a SPS Italia, la fiera in programma dal 28 al 30 maggio a Fiere di Parma, è l’occasione per i visitatori di conoscere nel dettaglio l’approccio innovativo e olistico di Nidec Drives, attraverso l’articolato percorso di visita del ricco stand F 021, al padiglione 3.
“Control Techniques è reduce da un biennio molto buono”, commenta Scalone. “Il 2022 ha visto per noi una grande crescita, al confronto della quale il 2023 non è stato, a dire il vero, altrettanto performante. Ma il vero confronto per lo scorso anno va fatto con il 2021, rispetto al quale abbiamo avuto comunque un incremento a doppia cifra del fatturato. Un risultato che ci ha confortato e ha confermato l’assestamento del mercato. Per il 2024, valutato lo scenario e i primi mesi, ci aspettiamo di replicare le performance del 2023, con una leggera crescita”.
L’anno in corso sta presentando però uno scenario diverso rispetto ai mesi precedenti.
“Se nei momenti di difficoltà di approvvigionamento clienti ed end user, soprattutto quelli di grandi dimensioni, avevano aperto le specifiche, ampliando il parco fornitori e allargando di fatto il mercato, ora le hanno richiuse”, osserva Scalone. “In questo momento, lo scenario è pertanto tornato a essere meno dinamico, la domanda si è ridotta e i problemi di shortage sono rientrati. Ma gli insegnamenti appresi sono preziosi. Il gruppo Nidec, per esempio, e Control Techniques di conseguenza, hanno deciso di operare di più a livello locale, sia mantenendo più elevati gli stock nei vari Paesi, sia distribuendo di più la produzione vicino ai mercati di destinazione. Ora disponiamo di 5 siti produttivi, compreso l’ultimo, nuovissimo, di Bangalore in India, che coprono i principali mercati su cui siamo attivi nel mondo. Uno sforzo che ha comportato un investimento di oltre 300 milioni per il Gruppo”. In questa riconfigurazione, Control Techniques ricopre un ruolo particolare e specifico nella galassia Nidec. “Se la casa madre è particolarmente focalizzata su tutte le applicazioni dei motori elettrici, con un’attenzione specifica per quelli per la trazione e per l’automotive e per le soluzioni di accumulo per le reti di distribuzione degli inverter, dove ha sempre dimostrato una forte spinta all’innovazione”, dice ancora Scalone.
Questo ruolo sempre più centrale è stato sancito anche con l’avvio di un processo di “elevazione” del brand Control Techniques, che dal primo maggio si è trasformato in Nidec Drives. “Una nuova identità”, spiega il management di Nidec, “che mira a eliminare confusioni di marchio e allinea il business alla grande famiglia delle società del Gruppo”. Qualità, innovazione e spinta al miglioramento che hanno sempre contraddistinto i prodotti Control Techniques resteranno immutati, ma ora i clienti potranno avvalersi ancora di più delle sinergie e dei servizi di un Gruppo davvero globale.
Commander C300 PM, il nuovo drive Control Techniques per il controllo di motori a magneti permanenti.
ALTE POTENZE, EFFICIENZA ENERGETICA
La specializzazione di Control Techniques e la sua capacità di innovare, secondo il Manager, costituiranno il vantaggio competitivo in questo momento di svolta. “Le difficoltà di approvvigionamento dei componenti che hanno segnato buona parte del 2022 e l’inizio del 2023 hanno spinto le aziende a concentrarsi meno sull’evoluzione tecnologica e più sulle contromisure agli eventi esterni. Ma ora dobbiamo tornare a portare la tecnologia al centro della scena, ed è quello che faremo con la nostra presenza a SPS Italia”.
In che modo? “Con una proposta in grado di rispondere non soltanto alle esigenze di vari settori industriali, dall’automotive alle macchine utensili, dal printing al packaging, dal tessile al food, ma anche di coprire qualsiasi bisogno di automazione in qualsiasi area dell’attività aziendale, dalla gestione della potenza alla climatizzazione e ventilazione del building. Una formula che si articola su quattro ‘pillar’ strategici, quattro capisaldi che non solo individuano prodotti e soluzioni, ma anche una proposta di valori a beneficio delle imprese manifatturiere”.
Il primo “pillar” riguarda la gestione delle alte potenze. “I nostri drive possono coprire una vastissima gamma di potenze, da pochi kW fino a 2,8 MW”, dice Scalone, “utilizzabili sia in modalità stand alone sia preassemblati in quadri industriali standard già pronti”. Una scelta vastissima, che anche per le grandi potenze offre prodotti di peso e dimensioni davvero contenuti (size 12), come gli Unidrive M, adatti per realizzare soluzioni compatte e maneggevoli. “Con i nostri size 12”, spiega Scalone, “è possibile anche gestire la rigenerazione di energia, consentendo alle imprese di recuperare e riutilizzare energia elettrica che altrimenti andrebbe dissipata, con importanti ricadute sia dal punto di vista dell’efficienza che dei risparmi”. Ventilatori, pompe, compressori, estrusori sono tra i macchinari controllati da azionamenti che sempre di più richiedono una potenza elevata, in grado di assicurare un prezioso risparmio energetico, e i prodotti Control Techniques di questa fascia svolgono proprio questa importante funzione.
F600, azionamento specifico per pompe, per un ampio range di potenze comprese tra 1,1 kW e 2,8 MW.
DALLA CLIMATIZZAZIONE AL MOTION CONTROL
Il secondo “pillar” della strategia di Control Techniques riguarda i drive per i sistemi HVAC (acronimo per Heat, Ventilation and Air Conditioning), che richiedono controlli intelligenti in funzione di una gestione sostenibile degli edifici, un altro ambito in cui le imprese industriali possono realizzare importanti economie. “Anche in questo caso”, dice Scalone, “possiamo integrare soluzioni sviluppate ad-hoc, sulla base di esigenze specifiche, con una gamma di prodotti a catalogo estremamente ampia”. La gestione corretta dei sistemi HVAC, in funzione dell’efficientamento energetico, è del resto una delle strategie chiave definite dall’Unione Europea per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Green Deal, che mirano all’azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2050 e alla loro riduzione del 55% entro il 2030, ed è un passo importante verso la transizione 5.0.
Il terzo “pillar” riguarda il motion control, il controllo del movimento di tutte le soluzioni di automazione, autentico core business di Control Techniques. “Abbiamo messo a punto”, spiega Scalone, “una serie di prodotti che coprono tutte le esigenze, dal controller al gearbox, con cui possiamo fornire ai nostri clienti pacchetti completi chiavi in mano. La sfida che lanciamo loro a SPS è di venire a trovarci nel nostro stand per toccare con mano le nostre soluzioni. A coloro che sceglieranno il nostro pacchetto completo per il motion control praticheremo uno sconto speciale. Questo non vuol dire però che i nostri prodotti non possano essere usati in integrazione con quelli di altri brand. Per tutti i nostri dispositivi abbiamo scelto piattaforme aperte. Per esempio i PLC sono Codesys-based. E quindi l’integrazione è totale, semplice e garantita”.
Unidrive, parte di una gamma ad alte prestazioni e di grande successo. Oggi più di un milione di azionamenti nel mondo è controllato con questo tipo di prodotto.
SEMPLICITÀ INNANZITUTTO
Il quarto “pillar” della strategia Control Techniques, infine, riguarda lo sviluppo di prodotti “general purpose”, “in grado cioè”, sottolinea Scalone, “di coprire qualsiasi applicazione in corrente alternata o in corrente continua”. In questo ambito la novità tecnologica che portiamo a SPS è il nuovo Commander 300 PM, per il controllo di motori a magneti permanenti. Un prodotto intelligente, dotato di molte funzioni comuni a tutta la famiglia Commander C, come per esempio funzionalità da PLC per programmazioni semplici. Tutto in questo tipo di prodotti è pensato per la facilità di utilizzo e impostazione, “come abbiamo già dimostrato con l’introduzione dei nostri drive Commander S”, spiega Scalone, “dotati di tecnologia NFC, la stessa utilizzata per i pagamenti wireless nei negozi, che consente di parametrizzarli in modo semplicissimo, utilizzando una app su uno smartphone. Queste caratteristiche di facilità d’uso consentono di usare i nostri drive anche in applicazioni molto semplici, per esempio per gestire l’apertura e la chiusura di cancelli, il funzionamento di miscelatori in ambito food o in altre situazioni, sempre più diffuse, che alimentano un mercato considerato ‘povero’ da molti produttori di soluzioni di automazione, ma in grandissima crescita. Non rendono necessarie, inoltre, competenze specifiche da parte del personale e degli utilizzatori”.
DM-50, il robot di fantasia ideato nel 2023 per celebrare i 50 anni di Control Techniques, simboleggia in questa creazione grafica l’impegno dell’azienda nello sviluppo di controlli intelligenti per sistemi HVAC di refrigerazione e climatizzazione.
LE PERSONE AL CENTRO
Il tema delle competenze è centrale nella visione del mondo di Control Techniques. “L’uomo”, osserva Scalone, “deve stare al centro delle aziende, anche in produzione. La vera flessibilità, al di là di tutte le soluzioni di automazione possibili, è garantita dalle persone. Noi investiamo molto sul capitale umano della nostra azienda, valore su cui abbiamo sempre puntato. Vogliamo avere sempre di più a che fare con giovani, non necessariamente laureati, ma anche provenienti dagli ITS, gli istituti tecnologici superiori che danno la possibilità ai ragazzi diplomati di toccare veramente con mano le tecnologie e le applicazioni che hanno studiato nella scuola superiore. Vogliamo portare ‘a bordo’ giovani con questo tipo di preparazione, anche perché tutte le tecnologie che entreranno sempre di più nelle imprese produttive, compresa l’intelligenza artificiale, per loro sono molto più facili da maneggiare rispetto a lavoratori delle generazioni precedenti”. Control Techniques prevede un’intensa formazione per i neoassunti e un percorso di tutoring in cui sono affiancati da un collega più esperto. “Un tipo di cura e di attenzione”, sottolinea Scalone, “che anche altre realtà più grandi cercano di sviluppare, ma probabilmente con meno possibilità di seguire la crescita dei giovani in modo così personalizzato”.
Un motivo di attrazione, per una generazione sempre più sensibile ai valori e all’etica delle aziende per cui lavorano, è anche l’impegno per la sostenibilità di Control Techniques. “Proseguiamo la partnership avviata con successo con 3Bee, la nature tech company che monitora la salute degli alveari, con cui abbiamo stabilito un ottimo rapporto di vicinanza e comunità d’intenti”, sottolinea Scalone a questo proposito. “Ma anche a livello tecnologico abbiamo sviluppato soluzioni sostenibili che mostreremo in fiera a SPS Italia. Un esempio è la Solar Pump, che consente di alimentare un nostro inverter con un solo pannello fotovoltaico. L’applicazione può essere utile, per esempio, per azionare pompe per la distribuzione dell’acqua in sistemi di irrigazione in aree remote, non connesse alla rete elettrica, situazione frequente nei Paesi in via di sviluppo. Abbiamo anche soluzioni ed elevate competenze nella gestione ottimale delle acque reflue industriali, come per esempio gli azionamenti F600 specifici per pompe. Con prodotti come i nostri nuovi drive Commander 300 PM general purpose per motori a magneti permanenti, senza feedback, diamo alle industrie la possibilità di gestire tutta la distribuzione elettrica in funzione di un notevole risparmio energetico. Casa madre si sta inoltre attivando per certificare le caratteristiche di sostenibilità dei propri prodotti in funzione della produzione industriale”.
Control Techniques è impegnata nello sviluppo di soluzioni per la sostenibilità, come la Solar Pump, controllo alimentato da un pannello fotovoltaico per la gestione di pompe per l’irrigazione anche in aree remote.
UNO STAND TUTTO DA VISITARE
Control Techniques ha studiato anche per quest’anno a SPS Italia uno stand (padiglione 3, stand F021) capace di incuriosire e di richiamare i visitatori. Il percorso consente di attraversare la filosofia dell’azienda e le sue varie declinazioni, “entrando” nei relativi prodotti. A partire dall’azionamento e dalla configurazione del DC bus per passare poi alle soluzioni sostenibili, come la Solar Pump, applicata a una vasca piena per illustrare anche la gestione delle acque. Si passa poi alle soluzioni general purpose, con motori a magneti permanenti senza encoder gestiti dal nuovo drive Commander 300 PM e, ancora, alle applicazioni motion, con un robot delta di pick & place gestito e pilotato interamente dalle tecnologie di controllo e azionamento Control Techniques. Si chiude con un angolo dedicato alla realtà aumentata, utilizzata per automatizzare e facilitare il supporto per il cliente, attraverso strumenti che consentono di parametrizzare facilmente un prodotto da installare e avviare o di farne la manutenzione. I visitatori possono poi partecipare a un contest, incentrato su uno tra i più famosi rompicapi di sempre che, proprio quest’anno, festeggia i suoi primi cinquant’anni: il cubo di Rubik. ©ÈUREKA!
“Nidec in Italia è molto attiva nella formazione e nel tutoring di giovani addetti e investe molto sul suo capitale umano”, dice Biagio Scalone.