Robot SCARA Epson: 4 assi con braccio e carico utile variabile, veloci precisi e affidabili.
È nata oltre 30 anni fa sotto il segno di alcuni valori che ancora oggi la caratterizzano: passione, innovazione, competenza, collaborazione, resilienza e fiducia. Sinta è cresciuta nel tempo, sostenuta dai prestigiosi brand di cui è fornitore e a cui ha prestato la faccia: EPSON per la robotica SCARA e antropomorfa, IAI per gli assi elettrici e la robotica cartesiana, TM per la robotica collaborativa.
“Oggi ci riteniamo pronti ad allargare le nostre sfide e per farlo ci siamo rivolti a NACHI, corporate giapponese con una divisione di robotica che ha sviluppato, negli anni, una gamma di robot antropomorfi con portate al polso da 1 a 1.000 kg”, ci dicono in Sinta. “Conosciuta e ben presente nel mondo industriale asiatico, NACHI ha recentemente deciso di incrementare la propria presenza anche sul mercato europeo e italiano, mercato di fatto non presidiato in passato per una scelta strategica aziendale”.
“Abbiamo scelto di rappresentare in Italia i prodotti NACHI perché abbiamo ritenuto questo brand sinergico alla nostra offerta di tecnologie che si allineano alla nostra filosofia di lavoro e rappresentano un valore aggiunto per tutti i nostri clienti, clienti che si affidano a noi sia per la qualità dei prodotti forniti che per il servizio offerto, cucito sempre sulle necessità specifiche di ognuno.
Noi crediamo infatti nei vantaggi di una fabbrica automatizzata e intelligente, che possa essere su misura e adattare la propria attività per fronteggiare le mutabili esigenze del cliente”.
Robot cartesiani IAI: combinazione di assi elettrici motorizzati in varie configurazioni con controller e software in modalità plug&play.
PER FABBRICHE SMART
NACHI fornisce soluzioni di automazione personalizzate con robot per tutte le aree di applicazione, sia che si tratti di carico/scarico di macchine utensili, di operazioni di imballaggio e pallettizzazione di tutti i tipi di componenti, sia di operazioni di assemblaggio e di saldatura, coprendo una vastissima gamma di settori, dall’automobilistico, all’elettronico fino alle costruzioni in acciaio.
Il plus di questo marchio è da un lato la vastità della gamma, sia per carico trasportato (da 1 a 1.000 kg), sia per range di movimentazione (da 350 mm a 3.972mm), e dall’altro la qualità, l’affidabilità e la robustezza meccanica del robot.
Cobot TM con visione integrata, facili da programmare.
UN’AMPIA E DIFFERENZIATA SELEZIONE
La gamma dei robot NACHI si articola in diverse serie, caratterizzate ciascuna dalla peculiarità del carico sopportato al polso o dalla tipologia di lavorazione a cui si dedica.
La serie più popolare è la MZ, moderna dal punto di vista del design della macchina a 6 assi: estremamente compatta, leggera e precisa, con una protezione standard IP67, porta un carico al polso da 1 a 25 kg e ha un’estensione massima del braccio che va da 350 a 1.882 mm. Esistono anche serie dedicate ad applicazioni specifiche, come per esempio la saldatura e la pallettizzazione.
La serie adatta ad applicazioni di saldatura, a punti o ad arco, è la SRA. I robot a 6 assi di questa portano al polso al massimo carichi da 100 a 250 kg e hanno un’estensione massima da 1.634 a 2.792 mm.
Quella specifica per la pallettizzazione è la serie LP, con robot a 4 assi, un carico massimo al polso da 130 a 210 kg e 3.210 mm di estensione massima.
Altra serie è la MC, adatta alla movimentazione di carichi pesanti, che a sua volta si divide in due, una per carichi al polso da 10 a 70 kg e l’altra per carichi da 280 a 1.000 kg.
Si tratta solo di alcuni esempi della vastità della gamma, che si articola anche in robot a 4, 5 e 7 assi, coprendo anche la tipologia SCARA e quella appesa al soffitto, con movimento a 360° del braccio robotico.
“Grazie a questa declinazione di robot così ampia siamo ancor più fiduciosi oggi di poter soddisfare efficacemente le più svariate esigenze di chi si rivolge a noi con una problematica di automazione”, dicono in Sinta.
Alcuni esempi della gamma di robot antropomorfi NACHI.
IL FATTORE UMANO E LA SOSTENIBILITÀ
“Sentiamo che sia doverosa una riflessione sulla situazione attuale. Le esperienze di questi anni di pandemia e della guerra così vicina ci costringono come individui singoli e come collettività a pensare a chi siamo realmente. Ci siamo “scoperti” esseri viventi, legati gli uni agli altri inevitabilmente, in un mondo che ci si è offerto con tutte le sue risorse e che abbiamo cannibalizzato. L’energia non è un costo fisso: l’utilizzo dell’energia in modo efficiente da un lato riduce i costi di esercizio per un’impresa e dall’altro impatta positivamente sull’ambiente”, spiegano in Sinta.
“Un’impresa è buona se, oltre a produrre benessere a livello di beni strumentali, lo fa anche a livello ambientale. È necessario, per salvaguardare il futuro delle generazioni, preservare l’ambiente in cui dovranno vivere. Non è più tempo del pensare, ma del fare.
La ‘green automation’ è un’attività doverosa oltre che efficace. I nostri partner si sono dimostrati sensibili a questo principio. Prendiamo, per esempio, IAI, che ha puntato il suo sviluppo sulla declinazione di una vastissima gamma di cilindri elettrici, secondo una giusta coscienza di economicità globale”.
Inquadra QRcode e visualizza il filmato: esempio di applicazione di pallettizzazione con robot NACHI dedicato.
SCELTE EFFICIENTI
“I cilindri ad aria non sono efficienti: dal compressore, che fornisce l’aria, al movimento del cilindro si ha una significativa perdita di energia. I cilindri elettrici, invece, hanno una minima perdita di energia e richiedono minore manutenzione, con un conseguente costo di esercizio inferiore a quello di uno pneumatico.
Considerate la quantità di elettricità necessaria per far funzionare compressori che alimentano i cilindri ad aria, spesso per 24 ore al giorno. Con un elecilindro il consumo di energia è approssimativamente 1/3 di quello necessario per il cilindro pneumatico. La riduzione del consumo di energia elettrica non solo contiene i costi operativi, ma contribuisce anche alla conservazione di energia globale”.
“Riassumendo crediamo che il mercato si stia evolvendo rapidamente con tecnologie che aiutano a configurare e riconfigurare i prodotti in modo rapido, rispettando il più possibile le esigenze della produzione e dell’ambiente in cui questa produzione va ad inserirsi, un ambiente di cui ciascuno di noi fa parte e verso il quale siamo tutti corresponsabili. È importante non dimenticarlo nelle scelte che facciamo e noi di Sinta abbiamo sempre cercato, nel tempo, di portare soluzioni che possano aiutare a crescere in questo senso”.
Esempio di applicazione di manipolazione NACHI: inquadra il QRcode e visualizza il filmato.
ELECILINDI, L’ALTERNATIVA GREEN
Gli elecilindri sono dunque cilindri elettrici del tutto alternativi a quelli pneumatici: facili da usare, flessibili, economicamente convenienti sia dal punto di vista dell’acquisto che dell’esercizio. In più non inquinano e sono forniti chiavi in mano. Il sistema è costituito sempre da attuatore con controller integrato, cavi ed eventuale tastiera di programmazione. Possono essere usati per sostituire “al volo” vecchi cilindri pneumatici, senza dover modificare programmi sul PLC o cambiare quadri elettrici. L’interfaccia grafica permette di settare posizione e cinematica in maniera intuitiva. Il controllo completo di velocità e accelerazione permette di avere un movimento fluido con velocità stabili e possibilità di fermarsi/partire dolcemente per le forze in gioco controllate. Anche l’efficienza e la vita utile risultano aumentate in modo significativo. ©ÈUREKA!
Esempio di gamma di elecilindri IAI: risparmia costi ed energia per un mondo più vivibile per tutti.