Dal 3 al 6 novembre 2015, a Stoccarda, si è svolta la dodicesima edizione di BlechExpo, manifestazione dedicata ai sistemi per la lavorazione della lamiera. Foto ©BlechExpo.
I risultati di BlechExpo 2015, manifestazione dedicata ai sistemi per la lavorazione della lamiera, svoltasi a Stoccarda dal 3 al 6 novembre scorsi, ha evidenziato luci e ombre di un comparto da cui ci si attende sempre più innovazione. In particolare, l’evento ha sottolineato in particolare l’“internazionalità” di Industry 4.0 e ha rilanciato l’impiego delle sorgenti in fibra nel taglio laser.
di Alessandro Vitali
L’attesa per la dodicesima edizione di BlechExpo (www.blechexpo-messe.de), manifestazione dedicata ai sistemi per la lavorazione della lamiera svoltasi nel quartiere fieristico di Stoccarda dal 3 al 6 novembre 2015, in contemporanea con la quinta edizione di Schweisstec, era davvero sentita. Gli osservatori più attenti avevano infatti intravisto, nel corso della precedente edizione del novembre 2013, l’inizio di una vera rivoluzione tecnologica innescata dal fatto che Trumpf avesse deciso di sfruttare proprio questa fiera per proporre agli utilizzatori la nuova tecnica di taglio laser della lamiera BrightLine fiber che consentiva alle sorgenti con emissione di 1 μm d’avvicinarsi molto alle prestazioni dei più tradizionali laser a CO2. Questo annuncio aveva colto in contropiede non solo gli utilizzatori, ma anche i principali competitor che si stavano invece preparando per presentare le proprie innovazioni alla allora ben più qualificata fiera EuroBlech di Hannover, che si sarebbe svolta nell’ottobre 2014. L’iniziativa di Trump, coordinata dalla fiera di Stoccarda, a nostro avviso è stata più che sufficiente per infondere nuova linfa vitale a una manifestazione che, fino ad allora, era stata annoverata come “evento regionale” e, quindi, di secondo livello.
BlechExpo 2015 era dunque atteso come un momento significativo per un vero e proprio “cambio di passo”: la maggior parte degli oltre 38.000 visitatori sono arrivati a Stoccarda pensando di vedere importanti novità e di ripagare il prezzo del biglietto e del viaggio riportando nelle proprie aziende significative esperienze raccolte nel corso della manifestazione. Al di là dei commenti entusiasti dell’Ente organizzatore, P.E. Schall GmbH (www.schall-messen.de), che riportano un incremento di espositori del 7%, per un totale di 1.234 presenze da 36 Paesi diversi, di spazio espositivo (+6%) e di visitatori (+14%), dobbiamo invece osservare che, nonostante questi buoni successi, BlechExpo 2015 non ha completamente soddisfatto le aspettative degli operatori. Rimane comunque il fatto incontestabile che la manifestazione è riuscita a togliersi di dosso la nomea di “fiera regionale”, o di secondo livello, diventando una buona alternativa alla più rinomata EuroBlech.
Come detto, ci si aspettava molto di più a livello tecnologico, ma occorre osservare che EuroBlech 2015 ha saputo fornire indicazioni importanti e significative focalizzate, in particolare, non su una singola azienda, ma su tematiche di ampio respiro. Prima tra tutte, senza ombra di dubbio, la ricollocazione su scala internazionale di “Industry 4.0”, iniziativa proposta due anni or sono dal Governo tedesco per la digitalizzazione della produzione finalizzata alla costituzione di una “fabbrica intelligente”. Altro tema “caldo” trattato in ambito di EuroBlech 2015, attinente in particolare al taglio laser, è stato quello che ha visto non solo la riaffermazione dell’uso delle sorgenti in fibra, o con emissione alla lunghezza d’onda di 1 μm, ma anche dell’impiego di potenze sempre più elevate per questi laser.
Visitatori allo stand Trumpf di BlechExpo 2015. Foto ©BlechExpo.
È TEMPO DI INDUSTRY 4.0
Come sopra accennato, il termine “Industry 4.0” deriva da un’iniziativa del Governo tedesco volta a incentivare la informatizzazione della produzione per renderla più agile, specialmente nei Paesi ad alto costo di manodopera. Il termine deriva dalle conclusioni di uno studio condotto da un gruppo di lavoro tedesco annunciate alla Fiera di Hannover nell’aprile 2013.
La prima rivoluzione industriale è stata registrata con la meccanizzazione della produzione utilizzando l’acqua e le macchine a vapore. La seconda rivoluzione industriale ha introdotto la produzione di massa grazie all’impiego dell’energia elettrica. Le successive rivoluzioni “digitali” utilizzano l’elettronica e l’informatica per incrementare l’automazione della produzione. Un’idea che dalla Germania ha varcato i confini e che oggi è diffusa in tutto il mondo. BlechExpo 2015 ha mostrato i primi risultati anche nell’ambito di lavorazioni in settori non ad alta tecnologia.
Come giustamente è stato fatto osservare presso lo stand Salvagnini, numerose aziende – tra cui la stessa Casa vicentina e alcune aziende giapponesi quali Amada e Yamazaki Mazak – operano già da tempo per una gestione informatica dei sistemi laser per applicazioni di taglio e lavorazione di semiconduttori. A BlechExpo 2015 si è visto un uso più generalizzato dell’ICT per controllare la gestione e l’operatività di macchine diverse inserite in una stessa linea di produzione.
Come in altre occasioni, Trumpf è stata tra le più attive nel presentare questa tendenza, tanto che gli addetti allo stand indossavano una maglietta con il motto “TruConnect” studiato per questa fiera. “I nostri clienti sono obbligati a lavorare con un numero di pezzi per lotto sempre più piccolo per soddisfare i loro utenti. Ciò implica che i costi di gestione macchina, indipendenti dalle dimensioni del lotto, diventano un costo fisso. I piccoli lotti, sempre più probabili nel prossimo futuro, vengono penalizzati. La soluzione TruConnect risponde a questa necessità”, ha sottolineato Matthias Kammüller, Responsabile della Divisione Macchine Laser di Trumpf nel presentare le novità proposte allo stand.
“Troppo spesso notiamo presso i clienti che le informazioni passano attraverso appunti scritti a mano, appesi ai carter delle macchine. Su questi foglietti vengono indicate le condizioni operative ottimali delle stesse e come ottenerle. Con TruConnect tutte queste informazioni sono presenti nella rete aziendale e sono a disposizione di tutti gli addetti che, in ogni momento, con il loro iPad possono sapere lo stato di utilizzo di ogni macchina e degli utensili a essa destinati”, ha aggiunto Kammüller. Questa innovazione, indipendentemente dall’accordo che Trumpf ha siglato con la società tedesca di software Axoom nell’ambito del programma Industry 4.0, rappresenti la novità più significativa proposta dalla stessa Trumpf a Blechexpo 2015, poiché consente di migliorare l’operatività presso i clienti e contribuisce a incrementare la produttività.
Bystronic, d’altro canto, non poteva non essere in linea con le innovazioni presentate dalla casa di Stoccarda e, quindi, ha proposto soluzioni sostanzialmente finalizzate ai medesimi scopi, ma realizzate mediante software dedicati. Per il taglio laser ha riproposto il software ByOptimizer in grado di realizzare automaticamente piani di taglio ottimali. In tal modo le lunghe attività di programmazione per il posizionamento migliore dei pezzi diventano superflue. “ByOptimizer si basa su una innovativa tecnologia di clustering, che raggruppa, in maniera efficiente, i pezzi da tagliare, in modo che non vi sia praticamente alcun spazio intermedio tra essi”, ha evidenziato Jean-Pierre Neuhaus, Responsabile Marketing in Bystronic.
Altra interessante soluzioni proposta da Bystronic è PartID, sistema per la marcatura di componenti tagliati con un apposito codice d’identificazione. Il codice viene impresso dallo stesso laser che taglia e ciò semplifica le operazioni successive di lavoro con operazioni di piega o altro. “Per i clienti abbiamo inoltre a disposizione il dispositivo Plant Manager, che è contenuto nel nostro modulo BySoft 7, che garantisce il massimo controllo delle operazioni realizzate sulla lamiera dalle nostre macchine laser o a getto d’acqua”, ha concluso Neuhaus.
Differente, ma in linea con le indicazioni di Industry 4.0, è stato l’approccio di Salvagnini che, con il software Values, ha presentato una nuova possibilità di analisi dei costi applicabile trasversalmente a tutte le linee Salvagnini. “Prima avevamo un software che, pur raffinato e funzionale, era dedicato esclusivamente al taglio laser”, ha sottolineato Pierandrea Bello, Product Manager dell’azienda. “Ora, grazie a Values, è stato esteso a tutte le nostre macchine e da esso è possibile ottenere preventivamente un’analisi del costo pezzo, consentendo un indubbio risparmio di tempo produttivo”.
Sono queste solo alcune delle soluzioni che BechExpo 2015 ha permesso di ammirare: sicuramente la fiera ne ha proposte altre in ottica Industry 4.0: Le tre idee presentate da Trumpf, Bystronic e Salvagnini illustrano senza dubbio tre modalità di approccio diverse con cui affrontare il medesimo problema, Siamo sicuri in quest’ottica si confronteranno le prossime soluzioni produttive: la sfida lanciata vent’anni fa da Yamazaki Mazak con la presentazione dei primi impianti FMS è dunque ancora in corso.
TruConnect di Trumpf consente di ottimizzare i costi indiretti di gestione delle macchine al diminuire del numero di componenti per lotto.
TAGLIO LASER
Anche in questo campo le indicazioni di BlechExpo 2015 sono risultate illuminanti: i numeri forniti dai vari addetti sono leggermente discordati tra loro, ma i dati sembrano indicare che in fiera erano esposti ben 24 sistemi equipaggiati con laser in fibra contro un solo impianto con laser a CO2.
A fronte di un tale sbilanciamento non è possibile esporre alcuna motivazione contraria. L’unica osservazione possibile, scaturita dalle impressioni raccolte in fiera, è che la maggior parte delle imprese proponeva, per gli impianti di taglio laser, sorgenti in fibra con potenze di almeno 6 kW, senza ottenere per questo risultati apprezzabili rispetto a quanto ottenibile con potenze minori: solo allo stand di Yamazaki Mazak abbiamo visionato campioni dallo spessore di 30 mm tagliati con buoni risultati.
Il problema alla base di queste lavorazione rimane infatti quello del taglio di alti spessori di acciaio inossidabile. Purtroppo, dobbiamo osservare che la maggior parte dei costruttori non è stato in grado di mostrare proposte originali. Per tale ragione, girando in fiera si ricadeva spesso nella giusta osservazione dei visitatori: “il CO2 è migliore”. È questa è risultata una delle ombre di BlechExpo 2015: non aver saputo proporre soluzioni d’avanguardia nel comparto della tecnologia di taglio laser.
Da quanto sopra finora esposto, il lettore avrà capito che viviamo un momento di transizione in cui da una parte vengono proposte soluzioni globali e all’altra si fatica a risolvere le questioni quotidiane. Questa sintetica rassegna può dunque essere utile per individuare la direzione da prendere per risolvere i propri problemi produttivi, ovviamente senza alcuna pretesa di essere stati esaustivi.
Certamente, le considerazioni su cui basare le proprie prospettive d’acquisto nei prossimi anni per quanto concerne gli impianti per la lavorazione della lamiera non possono prescindere da un interrogativo: unità dedicate o integrate in linea?
Il nuovo sistema per taglio laser ByStar 3015 fiber di Bystronic utilizza un laser in fibra da 6 kW.
A BlechExpo 2015, Salvagnini ha presentato la nuova versione del sistema di taglio laser in fibra L5 ad alta dinamica, unitamente al software Values che ottimizza il percorso lavorativo di ogni componente in produzione.