Il Piano nazionale Industria 4.0 attuato dal Governo sta già dando i suoi frutti: è quanto emerge dalla rilevazione trimestrale della raccolta ordini UCIMU (www.ucimu.it) di macchine utensili che, nel primo trimestre 2017, ha registrato un incremento del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In valore assoluto l’indice si è attestato a 187,7, ben al di sopra della media 100 fissata al 2010.
In particolare, il risultato complessivo dell’indice, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, è stato determinato dall’ottimo riscontro degli ordinativi raccolti sul mercato interno, cresciuti del 22,2% rispetto al periodo gennaio-marzo 2016. Il valore assoluto dell’indice si è attestato a 236,3.
Sul fronte estero, l’indice è risultato stazionario, segnando un incremento dello 0,3%. L’indice assoluto è risultato pari a 168,1.
Dopo l’arretramento registrato nell’ultimo trimestre del 2016, effetto dell’attesa per l’entrata in vigore del Piano Nazionale Industria 4.0 annunciato dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, la domanda italiana di sistemi di produzione torna a muoversi e lo fa in modo deciso, a conferma della positività del mercato domestico che oggi può, oltretutto, beneficiare di importanti incentivi fiscali quali Superammortamento e Iperammortamento.
Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha dichiarato: “la scelta delle autorità di governo di dotare il paese di una politica industriale compatta e indirizzata a favorire l’aggiornamento tecnologico e organizzativo delle imprese è stata sicuramente lungimirante non solo per i provvedimenti contenuti nel Piano ma anche per la tempistica scelta”.
“Infatti, dopo anni di difficoltà, il mercato nazionale, a partire dal 2014, era tornato ad investire in sistemi di produzione. Il risveglio della domanda e il contestuale dato di invecchiamento degli impianti produttivi, risultati con un’anzianità media pari a 13 anni, sono i fattori che hanno reso “perfettamente adatto” il contesto temporale nel quale applicare il Piano”.
D’altra parte la positività del mercato italiano, tornato a un livello di consumo molto vicino a quello pre-crisi, è confermata anche dai numeri della fiera LAMIERA, la biennale dedicata al comparto delle tecnologie per la deformazione della lamiera che terrà la sua prima edizione milanese a fieramilano Rho dal 17 al 20 maggio. Oltre 450 imprese e 40.000 m2 di superficie espositiva totale sono il punto di partenza della “nuova” LAMIERA, giunta a Milano dopo 18 edizioni, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il networking tra domanda e offerta del comparto.
“Resta ora da capire - ha continuato il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE - se un anno è sufficiente a ridare alle imprese italiane lo slancio necessario affinché possano incrementare il grado di competitività indispensabile per il confronto con i competitors esteri”.
“A questo proposito - ha rilevato Massimo Carboniero - si potrebbe ragionare sull’effettiva natura e durata dei due provvedimenti pilastro del Piano Nazionale Industria 4.0. In particolare, potrebbe essere utile trasformare il Superammortamento in provvedimento strutturale, anche per adeguare gli attuali coefficienti di ammortamento che non corrispondono più alla reale durata dei beni. E, d’altro canto, a fronte di un grande interesse delle imprese ad impegnarsi nella propria riorganizzazione in chiave digitale, valutare l’inserimento dell’Iperammortamento anche nella prossima Legge di bilancio”.
“In attesa di avere la conferma, anche dalle prossime rilevazioni trimestrali, della validità dei due incentivi fiscali – ha concluso il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE – le imprese manifatturiere, impegnate ora più di prima nell’attività di R&S, trarrebbero comunque grande giovamento dagli interventi immediati di riduzione del cuneo fiscale e di detrazione degli oneri contributivi per i giovani assunti. Provvedimenti, questi, capaci di favorire l’introduzione di risorse umane per soddisfare le nuove professionalità richieste dal nuovo approccio di Industria 4.0”.