La parte della sede di FANUC Italia, ad Arese, adibita all’esposizione e dimostrazione delle soluzioni per il manufacturing del gruppo giapponese.
Un’affollata open house, organizzata il 25 e il 26 gennaio scorsi da FANUC Italia (www.fanuc.eu) nella propria sede di Arese, vicino Milano, ha dato lo spunto per ragionare su come le tecnologie di Industria 4.0 stiano trasformando anche l’uomo e il suo rapporto con il lavoro in una nuova dimensione, improntata alla formazione continua, alla crescita e a ruoli più creativi e gratificanti.
L’open house ha consentito di osservare “dal vivo” le ultime soluzioni in fatto di robot industriali del grande marchio giapponese. Momento clou della due giorni è stato la vivace tavola rotonda del 25 gennaio, moderata dal giornalista di Radio 24 Enrico Pagliarini, cui hanno partecipato Paolo Guazzotti di Assolombarda, Gabriele Grassi di Elettric 80 e BeMa, Maurizio Porta di Porta Solutions e Stefano Linari di Alleantia, oltre, naturalmente, a Marco Ghirardello, General Manager di FANUC Italia e VP di FANUC Europe, nelle vesti di padrone di casa.
Dal dibattito è emerso come la nuova edizione del Piano Impresa 4.0 del ministero dello Sviluppo Economico, che prolunga al 2018 i provvedimenti dell’iper e del superammortamento, allarghi la portata dei suoi interventi anche alla formazione del personale, finanziata fino a un massimo di 300 mila euro, che, ha osservato Guazzotti di Assolombarda, “non dovrà più essere subita dai dipendenti, bensì invocata, perché destinata a diventare una parte fondamentale dell’aggiornamento professionale, un valore essenziale per mantenere i propri skill vivi sul mercato”.
“Le tecnologie per l’Industria 4.0 – ha detto Grassi di Elettric 80 – non sono fisse e immutabili, ma strumenti in continua evoluzione che gli esperti delle aziende devono conoscere in modo molto approfondito e saper modificare e utilizzare in base ai propri obiettivi”. La tendenza è di trasformare le stesse macchine in sistemi in grado di comunicare e fornire servizi, come avviene per esempio per i Multicenter di Porta Solutions, centri di lavoro transfer in grado di eseguire in modo intelligente non solo la manutenzione predittiva ma anche cicli di lavoro ad alta efficienza energetica.
Anche FANUC, come ha evidenziato Ghirardello, sta adottando questo approccio, “per esempio con soluzioni come il nuovo FANUC FIELD, una piattaforma per la progettazione di impianti produttivi che consente l’inserimento di prodotti di terzi, o come le applicazioni MT-Linki, che attivano il collegamento in rete di macchine e dispositivi, anche di terze parti, per scopi di manutenzione preventiva”. Queste e altre soluzioni, tra cui robot collaborativi e il sistema Zero Down Time ZDT, integrato nei robot FANUC per eliminare il rischio di fermi attraverso il monitoraggio remoto in cloud, sono state illustrate dai tecnici del gruppo giapponese nella parte espositiva organizzata a latere della tavola rotonda. (Riccardo Oldani)
I partecipanti alla tavola rotonda organizzata in occasione dell’open house di FANUC. Da sinistra: Stefano Linari di Alleantia, Maurizio Porta di Porta Solutions, Marco Ghirardello, General Manager di FANUC Italia, il giornalista di Radio 24 Enrico Pagliarini, Gabriele Grassi di Elettric 80 e Paolo Guazzotti di Assolombarda.